Capitolo 12: Someone Kill Me

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POV GIULIA

Io Dylan e Tyler siamo appena arrivati a scuola.
Tyler ha iniziato a fare centomila domande sul perché fossimo andati solo io e Dylan all'ospedale da mio padre. "Te l'ho già detto Tyler. Dylan è passato prima da me perché gli ho chiesto se poteva accompagnarmi prima... ero solo in ansia perché volevo vedere mio padre. Tutto qua" dico per l'ennesima volta a Tyler "si ma potevate dirlo anche a me" afferma camminando verso l'ingresso seguito da me e Dylan "saresti venuto?" Gli domanda Dylan "no...però per cortesia potevate chiedermelo" dice Tyler "sentite basta farla lunga ormai è andata. Mi accompagni dopo. Tanto devo andare a prenderlo per portarlo a casa" affermo annoiata dalla situazione. Fanno entrambi spallucce e insieme ci avviamo verso gli armadietti.

"O mio Dio Giulia... come stai?" Mi domanda Allison abbracciandomi e spuntando alle mie spalle facendomi un po' di paura "bene Ally" dico "tuo padre?" Mi domanda staccandosi dall'abbraccio "sta bene" dico facendogli un sorriso "dov'è Lydia ?" Gli domando "sta arrivando" mi dice indicandomi un punto alla nostra destra. Vedo Lydia correre leggermente per venire verso di me, inizio a camminare a passo svelto verso di lei per raggiungerla. Non ce la faccio a correre mi fa male... avete capito no. "Oddio Giulia come stai? tuo padre?" Mi domanda abbracciandomi. Noto che nel mentre anche gli altri ci hanno raggiunto. "Sta bene. Dopo scuola vado a prenderlo. Ha detto il dottore che può tornare tranquillamente a casa" dico guardando un po' tutti "bene...perché zoppichi?" Mi domanda Lydia confusa. "Già l'avevo notato anch'io prima" dice Tyler subito dopo. Mi faccio rossa di colpo e inizio a balbettare. Cosa mi succede sono fantastica a mentire e inventarmi scuse. Giulia non mollare proprio adesso. Lancio un'occhiata a Dylan che distoglie lo sguardo con un sorrisetto soddisfatto. "Mi sono fatta male...a-ah... eh. Ieri. Si ieri... cazzo non potete capire, sono tornata a casa e sono inciampata. Un casino. Un veeeero casino" dico cercando di sembrare il più naturale possibile "a casa?" Mi domanda Allison "mh mh" dico "tua?" Mi domanda Tyler "o no di Gesù. Sono stata a fare un viaggio a Nazareth per andare a trovarlo. Non te l'avevo detto?" Dico sarcastica. I ragazzi iniziano a ridere "da quando casa mia è Nazareth?" Domanda Dylan ridendo. CAZZO DYLAN STA ZITTO! Lo brucio con lo sguardo "cioè casa tua intendevo casa tua" dice. I ragazzi ci guardano con occhi spalancati. CAZZO. Penso "bene io devo andare ciao" dico avviandomi verso la classe di storia a "corsa".

Entro e trovo solo il professore di storia così lo saluto e mi vado a sedere al mio solito banco.
Si avvicina a me "complimenti" mi dice posando il test di storia che feci a inizio anno "ti avevo sottovalutata" mi dice. Guardo il test 100/100 uohhh aspetta che lo dica a papà "è molto intelligente signorina Reid. Ha un grande futuro alle spalle" mi dice tornando alla cattedra. Sorrido a quelle parole.

*suona campanella*

La classe inizia a riempirsi piano piano. Per mia sfortuna il corso di storia lo faccio con Tyler, Dylan, Allison e Lydia... che culo. Abbasso il capo sul mio banco e faccio finta di leggere qualcosa a caso sul libro. Tyler si posiziona alla mia destra e mi inizia a fissare con un sorrisetto malizioso mentre Lydia alla mia sinistra lo imita. Noto Allison davanti a me girarsi e osservarmi. Alzo il capo e gli dico di smetterla "piantatela okay. Non è successo nulla non è come pensate" dico a bassa voce per non farmi sentire dal professore "ho provato a dirglielo anch'io ma non mi credono" dice Dylan sussurrando alle mie spalle. "Bene ragazzi cominciamo... la lezione di oggi riguarda la seconda guerra mondiale. Qualcuno sa dirmi qualcosa a proposito?" Domanda il professore. Sento i ragazzi palare tra di loro e farmi domande. Alzo la mano. "Io" dico soltanto. "Bene Giulia dimmi" dice il prof indicandomi "Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia. Hitler che è il protagonista di questa guerra UCCIDEVA e MALTRATTAVA Ebrei perché li RITENEVA una SPECIE PARASSITA. Così decise di ASSALIRE le LORO CASE e prendere gli Ebrei per portarli in campi di STERMINIO dove poi successivamente li TORTURAVA e UCCIDEVA" affermo scandendo bene alcune parole e guardando i ragazzi, come per fargli capire che se non fossero stati zitti mi sarei trasformata in un Hitler dei poveri. Scherzo naturalmente... forse... "bene...ehm si. Corretto" disse il prof guardandomi con faccia confusa e andando a scrivere qualcosa alla lavagna. "Non è stato divertente" afferma Allison girandosi verso di me "già lo so...poveri Ebrei" dico mandando un'occhiata a tutti.

Chi lo avrebbe mai detto||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora