Capitolo 21: gli scacchi

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"MANI IN ALTO QUESTA È UNA RAPINA" sento aprire la porta di camera mia di scatto e senza pensarci due volte scavalco la figura sdraiata di fianco a me e tiro fuori la pistola dal comodino. La punto contro le 3 figure alla porta "AHHHH!" Sento gridare e mi accorgo di essere distesa di fianco a Dylan, che ha portato le mani sopra la sua testa. Poi noto Tyler, Allison e Lydia davanti alla porta. Lydia ed Allison sono abbracciate per lo spavento mentre Tyler ha le mani in alto "MA VOGLIO DIRE SIETE PAZZI! VOLEVATE MORIRE! NON LO SO" dico alzando la voce. "LA VERA DOMANDA È PERCHÉ HAI UNA FOTTUTA PISTOLA NEL COMODINO" mi domanda Lydia terrorizzata. Non la biasimo "PERCHÉ NEL CASO QUALCUNO ENTRASSE AVREI UNA PISTOLA! E POI ME L'HA REGALATA MIO PADRE PER I MIEI 13 ANNI!" Dico ancora urlano. Non riesco a capire bene perché stiamo urlando ma okay "QUALCUNO MI SPIEGA PERCHÉ STIAMO URLANDO?!" Afferma Dylan urlando "NON NE HO IDEA!" Afferma Allison anch'essa urlando. Poso la pistola nel comodino e mi sistemo i capelli mettendomi seduta sul letto. "Cavolo ragazzi avete finito di urlare?" Ci domanda mio padre affiancando i ragazzi "perché mi hai detto di entrare e gridare mani in alto questa è una rapina?" Gli domanda Tyler allargando le braccia "gli hai detto tu di farlo?! Potevo ucciderli" dico a mio padre "sappiamo benissimo entrambi che non l'avresti fatto" mi dice "ora uccido te!" Dico cercando di arrivare al comodino per riprendere la postola. Dylan mi ferma. "Okay d'accordo adesso basta... nessuno ucciderà nessuno. Mi sembra che di proiettili e pistole ne abbiamo già avuti abbastanza voi che dite?" Afferma Dylan "si sono pienamente d'accordo" dice Ally "okay...comunque sei stata lenta" afferma mio padre prima di uscire dalla mia stanza "okay ora lo uccido" dico cercando nuovamente di prendere la pistola "no...buona tu" mi blocca nuovamente Dylan. 
"Perché voi due piccioncini siete nel letto insieme?" Domanda Allison con un sorrisetto malizioso "giaaa" dicono Lydia e Tyler insieme guardandoci in modo perverso "perché chiamano piccioncini quelli innamorati? Cioè che senso ha? I piccioni si innamorano? A me sembrano stupidi... come le galline. O mio Dio loro si che non capiscono un cazzo" dico cercando di cambiare discorso "non hai risposto" mi dice Allison sorridendo. Io e Dylan ci guardiamo sorridendo e leggermente imbarazzati "OHHHH STATE INSIEME!" Afferma Tyler "già..." dice Dylan prendendomi la mano e non distogliendo lo sguardo dai miei occhi "che cariniiii" dice Lydia "o aspettate... faremo comunque le cazzate insieme vero? No perché non potrei sopravvivere" dice Tyler leggermente agitato "Ei uomo tranquillo... ovvio che faremo le cazzate insieme. Anche se io e Dylan adesso stiamo insieme la nostra amicizia sarà sempre la stessa" dico rassicurandolo "esatto quindi non farti paranoie strane" dice subito dopo Dylan puntandogli un dito contro "solo che in più c'è una novità" inizio "due nuovi membri" continuo indicando Lydia ed Allison "ci sto!" Dice Dylan "me too idiota" dicono prima di battersi il cinque. Rido nel vedere la scena. Si mettono tutti sul mio letto e ad un tratto mi viene in mente un'idea.

"Ragazzi sapete ho voglia di fare una cosa... che non facciamo da molto tempo" dico "o Gesù no" afferma Tyler "ci risiamo" dice Dylan "ragazze dovete sapere che quando Giulia inizia con questa frase solitamente c'è da avere paura" le avverte Dylan "non è vero!" Dico "Giulia ti devo ricordare che l'ultima volta che hai detto così il finestrino dell'auto di Dylan si è rotto in mille pezzi" afferma Tyler mentre Dylan annuisce "okay è stata solo quella volta" dico alzando gli occhi al cielo. I ragazzi si guardano per poi guardare me, con una faccia come per dire 'sei seria?'. "Okay forse più di una volta... ma non è questo il punto" dico "okay allora sentiamo cosa vuoi fare?" Mi domanda Lydia curiosa. Mi alzo dal letto scavalcando Dylan. Mi avvio verso camera di mio padre e prendo la scacchiera che prima apparteneva a mio nonno. Da quando lui è morto non ho più giocato a scacchi. Me lo ricorda troppo. Credo di non aver nemmeno mai parlato di lui, cercavo sempre di evitare il discorso.

Torno in camera e posiziono la scacchiera al centro del letto. Tyler e Dylan mi guardano confusi e con occhi aperti. Cerco di non piangere. "Scacchi" afferma Allison "bel gioco! Ci sto" dice. Le ragazze notano come i ragazzi mi guardano, con quegli occhi pieni di tristezza. "C'è qualcosa che non va?" Domanda Lydia. So che anche per Dylan è difficile anche suo nonno e morto. L'unico in vita è nonno Sam, il nonno di Tyler, che pero dopo la morte dei suoi migliori amici -mio nonno e il nonno di Dylan- è diventato pazzo. Ha iniziato a vederli, ci parla. Anche se loro non ci sono più. Mi dispiace un po' per lui dev'essere stata dura. Dovrei andare a trovarlo, ma tutte le volte che lo sento parlare con mio nonno come se lui fosse ancora lì, mi rende triste e mi fa ricordare lui. Cosa che non voglio fare. "Era-era il gioco preferito dei nostri nonni" dice Tyler con gli occhi lucidi guardando le ragazze. Dylan non mi toglie lo sguardo di dosso "e loro... stanno bene?" Domanda Ally un po' impaurita per la risposta "mio nonno e il nonno di Giulia sono morti, mentre be nonno Sam è praticamente diventato pazzo. Crede di vederli e che siano ancora vivi" afferma Dylan spiegando alle ragazze la situazione. "Ci dispiace... erano molto amici?" Domanda Lydia dispiaciuta per noi "loro erano come i tre moschettieri... inseparabili" affermo. "Allora? Giochiamo?" Dico. Annuiscono e iniziamo così a giocare.

Chi lo avrebbe mai detto||Dylan O'Brien||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora