E hai paura,
una di quelle che ti attanaglia lo stomaco,
di quelle che non ti aspetti,
quando qualcuno prova a leggerti dentro,
a capirti,
forse perché nessuno lo ha mai fatto veramente,
forse perché è da tanto che nessuno lo fa,
forse perché non vuoi che nessuno legga nel profondo,
che veda cosa si cela dietro tutte queste parole.
Una paura che fa sì, che si alzino dei muri, volontariamente e involontariamente, per proteggere, per tenere prezioso quel che è prezioso, senza che venga leso.
Vuoi esprimere mille parole, le scrivi, le pronunci, quasi le urli tra le righe, ma non hai il coraggio di andare fino in fondo, ti limiti a rimanere in superficie,
non vuoi andare oltre quel muro,
non vuoi farci entrare nessuno, ma solo chi interpreta.Ma sai, che è dietro quelle mille parole che si nasconde l'anima,
e che forse,
bisogna solo risolvere il cifrario di Cesare per arrivare ad essa,
attraverso quelle parole.