~ℂ𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 8~

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~ℕ𝕒𝕘𝕚𝕥𝕠'𝕤 ℙ𝕠𝕧~

Finalmente mi ero svegliato, ma quando tornai nella mia stanza c'era qualcosa di... strano
Era tutto ordinato e pulito.
Non avevo mai messo in ordine la mia stanza.
Ma se io ero in infermeria tutto il tempo... allora chi ha messo tutto al suo posto?..
Subito mi resi conto di cosa fosse successo.
Aprii istintivamente il cassetto dove custodivo le lamette e il diario che avevo da un sacco di anni.
Le lamette non c'erano più.
Erano sparite, così come il sangue che rivestiva l'interno del cassetto prima.
Andai in completo panico.
Nessuno... Nessuno aveva letto il mio diario..vero?
Li dentro ci tenevo i più oscuri segreti su di me e la mia infanzia.
E soprattutto... avevo i pensieri su Hajime scritti li dentro.
Non volevo che nessuno li leggesse.
Nemmeno Chiaki, che era la mia migliore amica, avrebbe mai saputo di quella parte di diario.
Raccontavo tutto a Chiaki, non c'era nulla che lei non sapeva su di me.
Apparte quella parte di diario, e il fatto che io pratichi autolesionismo.
Non ho bisogno di farla preoccupare più di così, in questi giorni ha anche iniziato a monitorare il mio comportamento e vuole che io mangi sempre davanti a lei, dice che "da quello che è successo alla festa" non si può fidare più di me.

Beh, dopotutto la capisco.
Non sono una persona molto affidabile, e ho sempre avuto pensieri suicidi, il che rende molto probabile che senza qualcuno che mi monitora potrei suicidarmi facilmente.
È già abbastanza se un ultimate come lei si preoccupa per della spazzatura come me.
Ormai sono passati 4 mesi dalla festa, e quasi nessuno se la ricorda più, apparte Chiaki e Hajime.
In questi ultimi mesi ho stretto molto di più con Hajime, il che mi rende abbastanza felice.
Mi è sempre piaciuto stare in sua compagnia, fin da quando lo ho conosciuto è stato sempre gentile con me e non mi ha mai trattato come un emarginato, lui non era come gli altri.
Hajime aveva qualcosa di speciale.
A volte pensavo che... potevamo rimanere insieme tutta la vita.
Pensavo sarebbe stata la cosa più bella di tutta la mia vita.
Il solo pensiero di stare con lui per il resto della mia inutile vita è bellissimo.

Peccato che non sarà mai così.

Sto pianificando la mia fine.
Non voglio più vivere.
Ho finalmente deciso.
Proprio a capodanno, al compleanno di Hajime, ho deciso che metterò fine alla mia inutile esistenza.
Dopotutto, era febbraio.
Mi godrò questi ultimi inutili mesi di vita che mi rimangono e li spenderò con Hajime.
Li voglio vivere al meglio.
Voglio dimenticare quello che mi è successo in passato.
Ma la verità è che non posso semplicemente ignorarlo e lasciare marcire tutto il mio dolore in un angolo.
Non potrò mai dimenticare la mia infanzia traumatica, tutti i bambini che mi bullizzavano e gli anni passati in ospedale.
Non potrò mai dimenticare quel fatidico incidente dove persi i miei genitori.
Non dimenticherò mai la mia migliore amica.
Speranza.
Ah, speranza.
Lei si che era l'unica che mi capiva.
Morì quando avevo 11 anni, quella cagnolina mi aveva accompagnato per tutta la mia infanzia.
Ricordo quando da piccolo, nelle fredde domeniche di dicembre io, speranza e i miei genitori ci coccolavamo tutti insieme davanti al camino mentre guardavo le palline dell'albero di natale riflettere le lucine appese intorno all albero costruito insieme ad i miei.
Tutto cominciò a peggiorare quando papà iniziò a bere e abusava di mamma.
Mi ricordo quella fatidica sera.
Mamma e papà dopo l'ennesima battaglia decisero di divorziare definitivamente.
Mio padre finì in carcere, mentre mia mamma morì in quel maledetto incidente.
Eravamo in aereo, stavamo tornando in Giappone dal Canada quando improvvisamente non andò tutto come previsto.
L'aereo precipitò nel bel mezzo del volo, fui l'unico a sopravvivere a quello sterminio.

Avevo solo tre anni, vedevo la mamma stesa per terra piena di sangue, e pensavo che avesse mangiato troppa marmellata e si fosse addormentata.
Ero così ingenuo.
La verità è che non avrei mai più visto la mamma.
I servizi sociali mi riportarono in Giappone, e mi diedero la possibilità di portare Speranza insieme a me nell orfanotrofio.
Ero ancora in lutto per mia mamma, la governante dell orfanotrofio, Mamma Hina, era sempre gentile con me, sapendo del trauma che avevo vissuto.
Io e speranza giocavamo sempre insieme con gli altri bambini, ci rincorrevamo e la addestravamo a prendere la pallina per poi riportarcela, ormai era una di noi.
Ma questa felicità durò ben poco.
Venni diagnosticato con un potente tumore e venni subito ricoverato in ospedale, sempre portandomi dietro speranza.
Pei il resto me la sono dovuta  cavare da solo.
Sono stato in altri orfanotrofi, ma nessuno degli altri due dove ero stato mi aveva accolto come quello di Mamma Hina.
Non ho un motivo di vivere, apparte lui.
Hajime.
Hajime... hajime è la mia speranza.
È la mia piccola, bellissima e preziosa speranza, che custodirò anche a costo della mia vita.
Senza di lui probabilmente sarei già morto.

Hajime...qualunque cosa possa succedere ricorda che ricorderò sempre la speranza che mi dai custodita nei tuoi occhi.

~Angolo scrittrice~
CHE BELLO, DUE CAPITOLI IN UNA GIORNATA
comunque, a tutte le persone che mi fanno i compimenti e che seguono attivamente questa fanfiction.
*clears throat*
YOU ARE SO BEAUTIFULLLLL
TO MEEEEEEE
CAN'T YOU SEEEJEUEISKSKSK

dopo questa sdolcinata dedica volevo anche chiedervi che, se ne avete la possibilità, vi chiedo per favore di mettere una stellina al capitolo, mi aiuterebbe tantissimo a salire in classifica con la fanfiction <3.
Adesso vado a studiare geografia, probabilmente domani non uscirà nulla perchè devo studiare per due verifiche, stasera scriverò e vedrò se riesco a produrre qualcosa, così magari pubblico anche domani e non vi lascio senza niente.
Adesso vado, sperando che qualcuno legga l'angolo scrittrice, al prossimo capitolo.

Piccolo reminder: Hai bevuto e mangiato a sufficienza oggi? se non lo hai fatto, per favore corri a bere o a mangiare qualcosa, sono fier* di te <3

~ℕ𝕖𝕚 𝕥𝕦𝕠𝕚 𝕠𝕔𝕔𝕙𝕚~ [ℕ𝕒𝕘𝕚𝕥𝕠 𝕩 ℍ𝕒𝕛𝕚𝕞𝕖]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora