MAGGIO 2015
<Muoviti, prendi solo il necessario, compreremo tutto nuovo una volta ce ne saremo andati> disse ansioso mio fratello. Stava accadendo tutto troppo in fretta, le mie mani ormai vivevano di vita propria afferrando tutto ciò che toccavano e buttandolo nel borsone che Brad aveva portato il giorno prima e che ero stata costretta a nascondere sotto il letto per non destare sospetti. Sentii suonare il clacson dalla finestra e così com'era chiusi il borsone e afferrai la valigetta con il computer cominciando poi a scendere velocemente le tre rampe di scale che mi dividevano dalla libertà. Quando l'aria bollente di maggio mi sferzò il viso mi decisi ad espirarla per l'ultima volta, quella tenera e calda che mi aveva accompagnata durante l'infanzia e per un periodo dell'adolescenza. Chiusi il bagagliaio e salii al posto del passeggero accanto a mio fratello che sfrecciò via dal vialetto in un baleno. Appoggiai la testa al finestrino e cominciai ad osservare le ville a schiera che sfocavano velocemente, forse troppo velocemente; non riuscivo a capacitarmi del fatto che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto quel quartiere, l'ultima volta che sarei andata in quella scuola e l'ultima volta che avrei visto quelle facce, quella casa che nonostante tutto era la mia casa. Ero consapevole del fatto che mi sarebbe mancato tutto, tutto quanto per quanto assurdo potesse sembrare visti i trascorsi in quella città: Arlington era una periferia del Texas, la cinquantesima città più popolata della nazione, era una bella città, era tutto bello, nonostante tutto. Guardai il mio riflesso sul finestrino dell'auto, non mi ero ancora abituata al biondo, ma per non farmi trovare avrei dovuto per forza rinunciare a qualcosa e quel qualcosa era stato il mio castano scuro, funzionava visto che più mi guardavo e più ero diversa.
Ci fermammo qualche minuto in una cabina per le fototessere e poi da un amico di Brad per completare i nuovi documenti che mi avrebbero permesso di cambiare vita totalmente, mi chiedevo se sarei riuscita ad abituarmi ad un nuovo nome e ad un nuovo cognome, ma pur di sparire sarei riuscita a fare tutto. Brad non era il vero nome di mio fratello e Dempsey non era il suo vero cognome, lui aveva cambiato vita non appena era diventato maggiorenne, era tornato solo per me, ora che ero maggiorenne anche io. Non ti lascerò più, te lo prometto ed ora comincerai una nuova vita e sarai felice. Ti prometto anche questo. Aveva detto quella sera sulla finestra della mia stanza, i suoi occhi azzurri come l'acqua del mare mi avevano rassicurata e da quel giorno la mia vita cambiò radicalmente. Claire Davenport morì proprio quel giorno, il diciassette maggio del 2015, in un incidente d'auto seguito da un'emorragia cerebrale, e quello stesso giorno Juliet Dempsey entrò nel campus della Berkeley University, detta anche BCU.
STAI LEGGENDO
Non è logica è istinto
ЧиклитJuliet è una ragazza semplice e comune che frequenta la Berkeley University insieme a suo fratello. Si è impegnata molto a creare quella realtà frivola che le calza a pennello e che la fa sembrare come tutte le altre ragazze della sua età; purtroppo...