19. Le vie della Forza sono infinite

52 3 6
                                    

Convincere papà a non lasciare Takodana per andare su Exegoll fu difficile, soprattutto perché non vuole che io ci vada da sola.

Gli faccio notare che non sarò sola, che c'è Han con me, stranamente questo sembra tranquillazzarlo anche se solo un poco.

-So cavarmela, papà- gli dico con un sorriso, papà borbotta un "lo so", anche se i suoi occhi sono seri ha un sorriso sulle labbra.

Mi posa le mani sulle spalle, inizialmente non mi arriva nulla finché non sento "che la Forza sia con te, figlia mia" se non fosse che è strano, penserei che Darth Vader mi ha appena fatto un saluto da Jedi.

-Sta attenta, Leia, vorrei che tornassi a casa tutta intera e...- lo sguardo di papà per un si fa distante, la presa sulle mie spalle si fa così forte che mi fa male.

-Papà? Stai bene?- domando, preoccupata.

Sembra mettermi a fuoco, ma si limita ad annuire, mi guarda negli occhi, salvo poi abbracciarmi, sembra scosso da ciò che ha visto.

Non chiedo nulla a papà, qualsiasi cosa fosse se fosse stato importante me l'avrebbe detto, salvo poi ricordarmi che parliamo dell'uomo che ha rischiato di uccidere tutta la sua famiglia per delle visioni.

Dalla smorfia di papà mi rendo conto che mi ha sentito, ma non dice nulla, sa bene che ho ragione anche se non gli piace ammetterlo.

-Sii prudente- sussurra un'ultima volta, gli volto le spalle ed inizio ad allontanarmi dirigendomi verso il Falcon.

Trovo Han ad aspettarmi, è seduto sulla rampa del Falcon so già che non gli piacerà la nostra prossima tappa.

Non ho nemmeno il tempo di finire di raccontare ciò che è successo, e ciò che stiamo per fare, Han esprime tutto il suo essere entusiasta.

-Piuttosto mi faccio staccare un braccio da un Wookie- sbotta Han.

Sospiro quando lo vedo entrare di corsa nel Falcon, anche se alla fine lo seguo andando dritta verso l'olomappa per inserire le coordinate, le mie dita si bloccano quando ormai ho inserito l'ultima cifra nel pannello.

Come faccio a conoscere le coordinate per Exegoll? Papà si è ben guardato dal darmele, io non ho pensato a chiederglielo, perché sul momento non mi sembrava poi così importante farlo.

Una voce nella testa, mi ricorda ciò che tendo a voler dimenticare, io sono colei che ha ucciso Palpatine, il fatto che qualche reminiscenza della sua memoria potrei averla assorbita.

Il solo pensarci mi fa accapponare la pelle, già il fatto che io abbia lo stesso sangue di Palpatine non è che mi faccia fare i salti di gioia.

Torno con i piedi per terra, soprattutto perché mi rendo conto che   Han mi sta osservando, anche se guardando meglio mi rendo conto non sta guardando me.

Sta guardando la protesi, ho stretto così forte la presa sul bordo esterno della olomappa da lasciare il segno con la protesi.

-Ricordami di non farti mai arrabbiare eh- dice Han.

Cerca di mostrarsi come al solito ma lo sento che è preoccupato per me, e si sta chiedendo come faccio a conoscere le coordinate per Exegoll.

Quando arriviamo nelle vicinanze di Exegoll, sento un enorme cappa di oscurità opprimente, tanto che sono costretta ad aggrapparmi ai braccioli della poltrona del co-pilota.

Ad ogni metro che il Millenium Falcon fa, sento la cappa farsi più opprimente e soffocante, finchè ad un tratto non sparisce,  non sento più nulla tanto che per un attimo mi chiedo se non sono morta.

Non sei morta, se lo fossi lo sapresti.

Volto il capo, però a parte me e Han, non c'è nessuno ed a quel punto mi domando se non sto impazzendo davvero.

Il Millenium Falcon è costretto ad atterrare in uno spiazzo erboso, io ed Han ci guardiamo per un attimo prima di avviarci verso la rampa.

Quando Han apre la rampa, ci rendiamo conto di essere a picco su un burrone, se non fosse per Han che mi afferra per il braccio sarei già volata di sotto.

Anche se da quella posizione, riesco a vedere dei pezzi di metallo che spuntano dall'acqua.

Alla fine vedo quello che in apparenza, sembra uno spuntano che riaffiora dall'acqua, sono convinta che si tratta di un gigantesco Star Destroyer, ed a quel punto mi rendo conto che è lì che dobbiamo andare.

Anche se con reticenza convinco Han a sorvolare la zona, ed abbassare la rampa proprio al di sopra dello Star Destroyer.

Non appena la rampa si apre un aria gelida mi colpisce, faccio alcuni passi verso il limite della rampa ed il mio sguardo viene rivolto verso in basso.

Un baratro ad un passo da i miei piedi, eppure quel baratro mi sembra molto più profondo di quanto non sia in realtà.

Sento l'oscurità emanata da quel luogo, ma è diverso da tutto ciò che ho  sentito fino ad ora, è come se il pianeta stesse traspirando letteralmente l'oscurità.

-Va bene, Leia, ti stai letteralmente buttando nel vuoto, vedi di non sfraccelarti contro i rottami- sussurro a me stessa.

Questa parte del piano Han non la sa, è convinto che sia soltanto una perlustrazione aerea, ma la verità è che questo è l'unico modo per arrivare allo Star Destroyer.

Faccio un respiro profondo, osservo per un ultima volta il baratro sotto di me, prima di saltare giù dalla rampa.

I miei occhi si serrano di scatto, la cosa che però mi sorprende, non è il fatto che mi sono lanciata da diversi metri senza pensare a cosa succederà, quanto il fatto che una volta riaperti gli occhi mi ritrovo sospesa ad un pelo dalla superficie dell'acqua.

Osservo le increspature sulla superficie dell'acqua sotto di me, come se la Forza stessa abbia voluto aiutarmi.

Io e Luke siamo legati alla Forza più di quanto non fosse papà, non so se è per il sangue che ci scorre nelle vene o per il fatto che siamo figli di una sensibile alla Forza e del Prescelto.

Osservo l'acqua, quello che sto per fare è un azzardo, ma so anche che è l'unico modo per arrivare allo Star Destroyer.

Punto un piede sulla superficie dell'acqua, all'inizio la punta affonda sotto l'acqua, poi quando la pianta del piede tocca la superficie vedo dei cerchi che si formano da sotto di esso.

Mi scappa da ridere,  una di quelle idee folli che ero convinta non avrebbe funzionato, ero già pronta al bagno fuori programma, ma soprattutto degna di quel pazzo che ho per padre.

Un passo cauto alla volta, inizio a dirigermi verso lo Star Destroyer, consapevole che qualsiasi cosa che ci troverò dentro sarà l'ennesima prova, che minerà tutto ciò che conosco fino alle fondamenta.

Di nuovo.

Leia - Storia di una Ribelle MancataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora