Capitolo 13

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EREN'S POV 

Mi afferrò al collo, mi stava baciando violentemente con la lingua. Non mi lasciava tempo per riprendere fiato. Respiravo a fatica, aprii gli occhi per guardarlo, poi dovetti spingerlo leggermente per riprendere fiato. 

- Che cosa c'è..?- Disse Levi con voce rauca.
Anche lui era "affaticato". Ma non aveva intenzione di fermarsi.

Perché mi guardava in quel modo? Non era come l'altra volta. Mi stava preoccupando. Non capisco. Non capivo cosa stesse succedendo, cosa stessi provando. Non avevo voglia di fermarmi, ma allo stesso tempo avevo paura di qualcosa. Non capivo che cosa, però. 

- Niente..- Risposi affannosamente. 

Iniziò a farmi diversi succhiotti, e toccarmi con le sue mani come solo lui sapeva fare. Iniziai a gemere.

- Ah, ah, ah hmm- Pronunciai. 

Levi iniziò a sbottonare la mia camicia con foga, poi la levò velocemente insieme al blazer che indossavo. 

- Tocca a te- Mi disse guardandomi. I suoi occhi erano completamente spenti. 

Lo guardai interrogativo. E mi fece cenno di toglierli la camicia. Fu imbarazzante. Le mie dita scivolavano sui bottoni, iniziarono anche a tremare. Che cosa mi prende?

- Lascia stare- Disse con una nota di disprezzo.

E fece velocemente da se, si tolse la camicia e la giacca. E si abbassò anche la cerniera dei pantaloni, dopo aver tolto la cintura. Mi spinse di nuovo verso il muro, violentemente. A quel punto abbassò la mia cerniera. Infilò la sua mano nei miei boxer. iniziai a gemere ancora più forte.

- Ah, ah, ah..- Sussultai. 

I suoi movimenti erano violenti. Stavo provando piacere, ma non riuscivo ad abbandonare la sensazione di angoscia che mi aveva assalito. Era come se Levi attraverso il suo corpo, i suoi movimenti, cercasse di comunicare qualcosa.

Aveva smesso di guardarmi. Anche quando ci fermavamo per un paio di secondi, io cercavo il suo sguardo, ma lui guardava sempre verso il basso. 

Infilò il suo membro dentro di me, con violenza. Fece male. 

Si muoveva dentro di me con foga, violentemente; iniziai a sudare, lui anche.

- Ah-ah-ah.. - Gemevamo all'unisono.

Non si fermava. Non gli interessava come mi sentissi io, non mi guardava, non rallentava, anzi. Sembrava voler andare sempre più profondamente e con più forza.

- Ah- ah- hh... L- Lev- -. Non riuscivo nemmeno a parlare dal dolore. E Levi sembrava non voler fermarsi. 

- Aspet.. ah-ah- Pronunciai a fatica.

Finalmente rialzò la testa. Adesso ha le palle di guardarmi negli occhi? Ancora non si fermò. Mi guardava aspettando che dicessi qualcosa.

Che cos'era quello sguardo? Mi ha fatto tutto questo e ha il coraggio di farmi vedere quegli occhi? Freddi, vuoti, insensibili.

Oltre a godere.. non aveva provato nient'altro? Niente? 

- Hm.. ah.. mi fai mal hmm- Dissi di nuovo a fatica.

Non gli interessava. Distolse di nuovo lo sguardo da me. Non pensavo fosse possibile ma riuscì a farmi ancora più male. Non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Una lacrima mi trapassò il viso.
Stavo.. piangendo? 

Levi alzò di nuovo lo sguardo verso di me e mi diede una spinta. Indietreggiò velocemente, aveva gli occhi spalancati verso di me. Io caddi a terra, seduto. Avrei voluto smettere di piangere, ma non ci riuscivo. 

Appoggiai la testa al muro. Non mi ero mai sentito tanto male in tutta la mia vita. 

- Eren..- Disse Levi sorpreso. 

Poi si passò le mani tra i capelli. Cercò di avvicinarsi a me, ma alzai una mano per fermarlo.

Si voltò. Riprese i vestiti e cominciò ad indossarli. 

La porta fu spalancata. Entrambi la guardammo.
Era Armin. L'espressione sul suo volto, dopo aver guardato la stanza, era indescrivibile...

*SPAZIO AUTRICE*

Devo ancora capire se sarà una storia breve o da diversi risvolti e cose che allungheranno gli episodi, per arrivare poi ad una fine tipo BOOM. Ehm ok. Fatemi sapere anche voi cosa ne pensate :3

Fammi quello che vuoi (Ereri/Riren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora