*SPAZIO AUTRICE*
grazie mille per le visualizzazioni e a chi sta seguendo la storia, buon proseguimento! <3EREN'S POV
Lunedì.
Il giorno della missione è arrivato. Non so come il signor Reiss sia riuscito a giustificare l'assenza di più di metà classe, ma ok.
Sono teso, non so cos'aspettarmi. Non credo di avere paura. Quando indosso la tuta inizio a sentire un senso d'adrenalina. Mi scompiglio i cappelli per dare più senso di "ribelle" e per una volta, dato che mi sono svegliato in tempo, faccio una ricca colazione ad un bar vicino a casa con un cornetto, un cappuccino e un frullato.Il luogo d'incontro era davanti all'azienda "Survey Corp" (???), quella di cui era a capo il signor Smith. Quando arrivai, accompagnato ovviamente da Armin, mi guardai attorno confuso. Era pieno di uomini in tuta armati. Ci fecero entrare in una sorta di aula conferenze.
Ci mettemmo tutti in fila di fronte al signor Smith, a Levi e un altro uomo che non avevo mai visto.
-Buongiorno ragazzi! Io sono Erwin Smith e sono l'uomo che ha deciso di porre la sua fiducia nei vostri giovani cuori. La missione di oggi è molto importante, ma se non fate attenzione può diventare pericolosa. Dovrete recarvi in questo grande edificio (le immagini erano proiettate su uno schermo) e recuperare dei documenti che sono stati rubati alla nostra agenzia. Ovviamente il tutto senza essere scoperti. Il posto è grande e pieno di guardie perciò fate attenzione [...]-
Spiegò Erwin.Mi stava esplodendo la testa.
-Levi Ackerman è l'uomo a capo di questa missione, dovete fare ogni cosa lui vi ordini. Lui invece è il signor Pixis, responsabile delle armi che vi affideremo. Ovviamente non le userete, se non in casi estremi e comunque cercherete di mirare a punti non letali, servono per precauzione.-
Capivo sempre meno. Ci guardavamo tutti confusi. Erwin ci aveva spiegato bene il piano, ma avevo una sensazione strana.
Arrivati all'edificio, Mikasa e Ymir riuscirono a stendere due guardie donne e a rubare loro uniformi e pass. Il primo passo è fatto! Ci fecero entrare da una porta posteriore, a quel punto impugnammo i fucili solo per spaventare l'avversario nel caso ci avrebbe colti di sorpresa. Ci dividemmo in due alla ricerca della stanza in cui erano celati i documenti.
-Jaeger, con me.- Disse serio Levi.
Come conosceva il mio cognome?
-Moccioso, sbrigati.-
-Sì-. Mi avvicinai a lui.
-Credo che si trovino in quella stanza con la porta rossa, ma non sono sicuro. Il problema è che ci sono troppe guardie, quindi tu farai da esca.-
Che cosa? Ma è impazzito?
-Moccioso?-
Scossi il capo per tornare alla realtà.
-Sì?-
-Hai capito?- Chiese lui con il solito sguardo spento.
-Cosa devo fare?- Chiesi sicuro. (Ovviamente non lo ero, però.)
-Vai davanti a loro e spara verso il soffitto.- Disse serio.
Ma che cazzo?
-Cosa?- Chiese retoricamente.
-Non lo ripeterò un'altra volta, Eren. Non ti spareranno- Disse più scontroso.
Sentirlo pronunciare da lui in quel modo il mio nome mi fece impazzire, tanto che obbedii subito senza ripensarci.
-Ei! Figli di puttanaaaa!!!- Gridai sparando con un passamontagna in testa.
Mi stavo gasando tantissimo.
-Abbassa l'arma!- Gridò uno di loro.
Non smisi di sparare, ma ad un certo punto sentii un fortissimo dolore alla schiena. Poi caddi a terra, e così fece il fucile, che venne raccolto. Mi avevano preso subito.
LEVI'S POV
Merda.
Non ho avuto tempo di pensare altro, anch'io mi ritrovai a terra. Poi persi i sensi.EREN'S POV
Mi risvegliai in una stanza sudatissimo. Al mio fianco c'era Levi, in piedi, anche lui stava sudando, ma era già sveglio. Faceva caldissimo. La stanza era piccolissima, tutta in metallo e, se non noi due, non c'era nient'altro. La porta era serrata, ma non eravamo legati. Levi cercava un modo per uscire.-Moccioso, ti sei svegliato.- Disse.
-Non abbiamo già vissuto questa scena?- Continuò.
In effetti è molto simile a quella di quando gli vomitai addosso e mi risvegliai in bagno. Ma ora direi che sono ancora più nella merda rispetto all'altra volta, e non credevo che ciò fosse possibile.
-Perchè fa così caldo?- Chiesi.
-È una stanza a temperatura controllata, si può alzare o abbassare la temperatura a propria scelta, se non troviamo un modo per uscire, siamo fritti. Nel vero senso della parola. Anche perché ho la sensazione che la temperatura stia continuando ad alzarsi.- Spiegò Levi.
In tutta quella situazione l'unica cosa che riuscivo a pensare era quanto Levi fosse figo sudato con i capelli appiccicati alla fronte. Ma perché?
Poco dopo Levi si tolse il giubbotto antiproiettile, la giacca e la maglia, rimase a torso nudo. Io rimasi con la maglietta. Levi si sedette per terra a gambe divaricate, il suo sguardo era sempre lo stesso, ma si vedeva che era come se si fosse arreso. Ci trovavamo uno di fronte all'altro. Il mio cuore non smetteva di battere all'impazzata, e il problema più grande era che, non solo avevo caldo per la situazione, ma anche per la scena con Levi.
-Moccioso, la maglia è fradicia. Ti vergogni?-
Abbassai lo sguardo.
-Tanto non posso capire se arrossisci per il caldo o l'imbarazzo, tranquillo.-
C'era tanto sarcasmo in quella frase.Comunque feci ciò che mi disse.
-Signor Ackerman, moriremo qui?- Chiesi preoccupato.
Ma che cazzo ti salta in mente Eren? Sei coglione?
Levi mi guardò intensamente. Ancora quello sguardo, non riuscivo a non guardarlo, non ci riuscivo. Mi veniva voglia di saltargli addosso.
Non mi diede risposta.-Levi, rispondimi- Insistetti.
MA SEI COMPLETAMENTE RITARDATO!?
Levi si sedette di fianco a me e poi si voltò verso di me, così feci io. I nostri visi erano a una distanza quasi impercettibile, non riuscivo a distinguere ciò che era oltre il suo. Passammo tempo a guardarci, a contemplarci, riuscivo a vedere un qualcosa nei suoi occhi di diverso. Erano meno spenti, non luminosi, ma meno spenti.
LEVI'S POV
Ma che cazzo mi ha fatto questo moccioso? Che situazione è questa? Perché non riesco a smettere di guardarlo? Perché sento il fuoco divampare dentro quando io stesso sono il ghiaccio? Cosa mi hai fatto Eren Jaeger?EREN'S POV
-Ti auguro di non morire al mio fianco.- Fu la sua freddissima risposta.Quelle parole mi avevano ferito tantissimo. Nemmeno io so il perche. Non distolsimo i nostri sguardi l'uno dall'altro.
Levi iniziò ad avvicinarsi a me sempre di più e poi poggiò le sue labbra sulle mie, prima delicatamente, poi con più foga, ci baciammo. Era un bacio pieno di passione. Dimenticammo pure che stavamo per morire probabilmente. Ma non sarebbe stata una fine tanto male.
Ad un certo punto ci fermammo e ci guardammo. Poi ripresimo a baciarci con ancora più foga. Levi si inginocchiò sopra di me e mi teneva il viso con forza.
Sentivo dei forti brividi percorrermi tutto il corpo e in particolare in quel punto ben preciso...*SPAZIO AUTRICE*
Hheheheheheh, no. Dovrete aspettare <3
STAI LEGGENDO
Fammi quello che vuoi (Ereri/Riren)
RomanceLe sue labbra sfioravano il mio orecchio destro, ma non mi stava toccando. -Non hai idea di cosa ti farei se solo non ci fossero tutte queste persone.- L'ultimo anno di liceo e un incontro con il ghiaccio in persona che mi ha cambiato la vita. YAOI...