Capitolo 7

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EREN'S POV
Quella sera ero veramente confuso. Alla cena vidi Levi ma era seduto ad un grande tavolo insieme ad Erwin e altri uomini. L'ho guardato più volte, ma lui non mi mai degnato nemmeno di uno sguardo.
E se ho sbagliato tutto?
E se ora Levi mi odiasse?

- Eren ci sei!? - Gridò Armin.

- Cazzo! - Mi alzai e sbattei le mani sul tavolo gridando. Sulla stanza calò un silenzio terribile e tutti gli occhi erano puntati su di me. Volevo morire. Solo quello.

- Eren?- Disse Mikasa preoccupata.

Levi posò le posate e portò un fazzoletto alle sue labbra, come per pulirsi, poi come se nulla fosse si alzò e si dirise verso di me, mi prese per il polso destro e mi portò via dalla stanza.
Volevo morire per la figura di merda o perché ora mi ritroverò di nuovo solo con Levi senza sapere cosa dire o fare? Merda.

- Eren! - La voce di Mikasa mi chiamava, ma Levi non mi lasciò il polso e non si voltò nemmeno una volta.

Sentii una nuova ondata di calore pervadermi il viso, dovevo fermarmi, dire qualcosa?

Levi si fermò fuori dal bagno degli uomini e lì mi lasciò il polso.
Cosa devo fare? Devo andare in bagno?
Si poggiò al muro con gli occhi chiusi e le braccia incrociate.
Vabbè, fanculo, io vado in bagno.

Esattamente perché Levi mi ha portato qui? Non sto capendo un cazzo.
Sentii la porta aprirsi, era lui.

- Moccioso, va bene che hai 18 anni, ma nella società ti considerano comunque un adulto, cerca di comportarti come tale -. Disse freddo, come al solito.

Questa volta non notai del sarcasmo nelle sue parole e ci rimasi un po' male. Abbassai lo sguardo e probabilmente ero anche rosso in viso, sentivo sempre più caldo.

Non diedi risposta e la sue espressione, strano ma vero, peggiorò. Ma che cazzo dovevo dire?

Levi fece per voltarsi e per andarsene.

- Levi... - Gridai per fermarlo.

Lui lo fece, ma senza voltarsi.

- Noi... -

Mi fermò subito.
- Eren. Non so che idea ti sia fatto, ma non esiste nessun noi. -

Lo sento. Il dolore del mio cuore che è stato preso per poi essere lanciato in mezzo alle belve.
Ma perché? Ma cosa mi aspettavo? Che mi dicesse che gli piaccio? Boh, sono un coglione.

Riprendemmo la nostra vita normalmente. Più o meno. Io non smettevo di pensare a Levi e una sera proposi di andare in discoteca, di solito non è che prendessi l'iniziativa delle cose, ma avevo davvero bisogno di non pensare a nulla, almeno per una sera. I ragazzi ovviamente accettarono, tutti non avevano mai un cazzo da fare a parte Christa ogni tanto.

Iniziai subito ad ubriacarmi. Delle ragazze che non avevo mai visto, o forse sì, non mi ricordo, mi invitarono a ballare e io mi feci trascinare. La prima portava le sue mani dall'alto verso il basso sulle mie braccia e la seconda era di fronte a me, i suoi polsi erano poggiati sul mio collo. Si muoveva in modo sensuale. Non provavo nulla. Neanche un brivido. Sentivo gli occhi pesanti, non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi a momenti. Avevo bevuto troppo.

Sparì tutto.

-Eren... Eren... Eren!- Sentivo le voci di Armin e Mikasa gridare.
Eravamo nell'auto di Armin, ero steso nei sedili posteriori.

- Cosa.. dove sono, che è successo? -
Chiesi confuso e con la testa che mi scoppiava.

- Ti abbiamo trovato svenuto a terra Eren. Perché ti sei staccato dal gruppo? -
Chiese Mikasa preoccupata.

- Io non ero solo...-
Dissi convinto.

-Si Eren, lo eri.- Ribatté Armin.

Ma certo. Certo che ero solo. Come lo sono sempre stato e come lo sarò sempre. Non ce la faccio più.

- Che ore sono?- chiesi cercando di sedermi.

- Le nove e mezza. - Rispose Armin.

-Cosa? Perché andiamo via così presto?' Chiesi.

-Perchè sei ridotto a uno straccio e poi..- Iniziò Armin

-Domani abbiamo un incontro con la Survey Corp- Concluse Mikasa.

Presi la testa fra le mani. Mi prendono per il culo? Devo tornare in quel posto dopo la figura di merda che ho fatto e dopo quello che mi ha detto Levi?

- Eren cerca di riprenderti e tornare sobrio per domani alle 9- Spiegò Armin.

-Così presto?- Chiesi esausto.

- Sì- Rispose lui.

Era la mattina del giorno dopo, ma guarda te se devo svegliarmi a quest'ora la domenica. Fanculo. Non sapevo nemmeno come vestirmi, così mi vestii normalmente e infilai la tuta in una sacca.
Non avevo voglia di tornare lì. Non avevo nemmeno voglia di mangiare e infatti uscii senza mettere nulla nello stomaco.

Come al solito fuori c'erano Armin e Mikasa ad aspettarmi. Mi stava esplodendo la testa. E iniziai anche a sentire tanto, troppo caldo.

*Spazio autrice*
DOPO I MESI SONO TORNATA. Scusate ma pensavo non la leggesse nessuno la mia fanfic e avevo perso la motivation, poi ho visto i messaggi e ringrazio tutti ;). Oggi tra l'altro esce l'ep 3 della season 4, I'm not ready.

Fammi quello che vuoi (Ereri/Riren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora