Capitolo 2

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Derek ha appena terminato la sua ora di palestra che fa tutti i giorni, quando sente il telefono suonare. Legge il nome che compare sullo schermo ed è davvero tentato di non rispondere. Ma conosce Chris e sa che se non risponde rischia di trovarselo a casa. Perciò "si può sapere dove l'hai trovato?" dice senza nemmeno salutarlo.

"Però è bravo, ammettilo"

"Vero, ma è troppo... esuberante. E sfacciato"

"Pensi di non riuscire a gestirlo?"

"No, mi sembra che al di là della sua grande parlantina, sia innocuo"

"È la sua prima grande occasione. Sono più che certo che si impegnerà al massimo"

"È questo che mi fa paura. Lui è alla sua prima esperienza, ne ha davanti molte altre mentre io..."

"Derek, ne abbiamo già parlato. Hai quasi trent'anni ma l'età anagrafica conta fino ad un certo punto"

"Lo so, ma sarà sempre più difficile emergere con il passare degli anni"

"Sono più che sicuro che insieme a Stiles arriverete lontano"

"Lo spero"

"Ci vediamo domani"

"Ok, ciao Chris"

L'indomani Derek arriva alla spiaggia e Stiles è già pronto. "Ciao splendore" lo saluta.

Derek sbuffa e comincia a spogliarsi, lasciando Stiles a bocca aperta e Chris a godersi la scena sghignazzando.

"Se siete pronti potete cominciare con un po' di corsa per scaldarvi"

I due iniziano a correre uno a fianco dell'altro, finché Stiles rallenta e Derek gli si piazza davanti. Quando Chris li avvisa si fermano. Derek si gira verso Stiles, convinto di trovarlo in difficoltà, invece ha solo un po' di fiatone ed uno strano sorriso sul volto. "Hai rallentato" gli dice Derek.

Il ghigno diventa, se possibile, ancora più inquietante. "Non ti hanno mai detto che hai un culo spettacolare quando corri? Deve essere di marmo"

Derek si avvicina minaccioso. "Mettiamo subito le cose in chiaro. Io voglio vincere e se tu vuoi fare sul serio ok, altrimenti dillo subito che non perdiamo tempo"

"Okay, okay" dice Stiles alzando le mani in segno di resa "ti prometto che tenterò di contenere i miei commenti mentre siamo in campo, va bene?"

"Perfetto"

Tornano da Chris e cominciano a studiarsi a vicenda. Prima Derek alza e Stiles schiaccia, per poi scambiarsi. Le stessa cosa fanno con la battuta e la ricezione e con la schiacciata e la difesa. Dopo un paio di ore Chris si dichiara soddisfatto e dice ai ragazzi che possono tornare a casa. Derek si dirige verso le docce e Stiles lo segue. "Hai bisogno di qualcosa?" domanda.

"Hai una schiena davvero ampia, sai?"

"Faccio palestra"

"Si vede"

"Cos'è? Vuoi sapere come mi alleno?"

"No, volevo sapere se ce la fai a lavarla tutta perché io sono disposto a darti una mano e potrei farti anche lo shampoo. Dio, i tuoi capelli" risponde ammiccando.

E Derek sbuffa, ma non risponde perché Stiles ha mantenuto la sua parola, non ha fatto battute inopportune per tutto l'allenamento e si è davvero impegnato, quindi pensa di potergliela concedere. Entra in doccia e rilassa i suoi muscoli affaticati sotto il getto caldo. Quando esce Stiles è ancora lì. Ha i capelli umidi, segno che anche lui ha fatto la doccia e sta litigando con i lacci delle scarpe, come un bambino.

"Non riesci ad allacciartele?"

"Veramente mi si è fatto un nodo che non riesco a slacciare"

Derek si abbassa e, con mosse abili, gli sciogli il nodo.

"Ecco qua" dice "se non ti mangiassi le unghie ci saresti riuscito anche tu" continua.

Non ottenendo risposta Derek alza la testa trovando il ragazzo a fissarlo con occhi sgranati e una mano che gli tocca le punte umide dei capelli sciolti, bocca aperta e guance arrossate. "Cosa c'è?"

"Dio Derek, me l'hai fatto diventare duro solo inginocchiandoti tra le mie gambe" ansima.

Solo in quel momento Derek si rende conto della posizione in cui si trovano e sente le guance andare in fiamme. Si alza di scatto e da uno scappellotto a Stiles. "Non illuderti. Non succederà mai. A domani" dice allontanandosi di corsa.

Ma questo non gli impedisce di sentire Stiles rispondere "io invece sono più che disponibile ad inginocchiarmi tra le tue gambe!".



Gli allenamenti si svolgono nello stesso modo. Derek arriva che Stiles lo sta già aspettando e che lo accoglie ogni volta con un soprannome diverso. È passato da coniglietto a Sourwolf, che pare essere il suo preferito. Poi si allenano per due ore e, infine, vanno a fare la doccia assieme. E in quei momenti Stiles da il meglio di sé, quasi a volersi sfogare per quelle ore che ha dovuto passare in silenzio. Poi, nell'ultima settimana, Stiles ha cominciato anche a fare un pezzo di strada insieme a lui. Il primo giorno Derek era quasi tentato di tornare indietro con una scusa, ma con il passare del tempo si rende conto che Stiles non è così male. Sotto l'aspetto del maniaco, si nasconde un ragazzo intelligente, ironico e curioso. E Derek scopre che non gli dispiace fare la strada insieme a lui, forse è dovuto al fatto che non ha molti amici, questo a causa un po' del suo carattere chiuso e un po' per via del suo impegno nel beach volley.

Anche quel giorno hanno terminato gli allenamenti e la doccia. Stiles ha cercato di convincerlo a fare la doccia assieme, come praticamente tutti i giorni, ma Derek ha sbuffato una risata e si è chiuso dentro alla cabina. Il minore ha giocato anche la carta dell'aver dimenticato lo shampoo a casa, ma Derek non si è fatto cogliere impreparato e gli ha detto di guardare nella borsa dove ne ha un altro. "Tu sei troppo perfetto" dice Stiles.

"Sono solo organizzato"

"No, uno organizzato non tiene uno shampoo di riserva nello zaino. Tu sei noioso, perfettamente noioso"

E Derek un po' si sente colpito perché sì, sa di esserlo. "E tu? Come sei?"

"Io sarei perfettamente in grado di farti sciogliere"

"Credici"

"Lasciami provare"

Derek esce dalla doccia perfettamente vestito e trova Stiles che non si è ancora lavato, ma che osserva un paio di boxer neri, che hanno tutta l'aria di essere i suoi. "Che stai facendo?" urla strappandoglieli dalle mani.

"Mi stavo chiedendo come faccia a starci tutto quel ben di Dio che sicuramente nascondi, lì dentro"

"Idiota" sbotta rimettendo tutto a posto.

Stiles fa il suo solito sorriso sghembo e si sistema la borsa sulle spalle, uscendo con lui.

"Non hai fatto la doccia"

"Non ne ho bisogno, tra poco mi sporcherò ancora"

Derek non capisce, ma non ha modo di chiedere perché un ragazzo sta venendo incontro a loro e, una volta vicino, prende Stiles per la vita e lo bacia, costringendo Derek a distogliere lo sguardo per l'imbarazzo. E anche il fastidio: gli sembra il caso di comportarsi così di giorno, in mezzo alla strada e davanti ad uno sconosciuto? O forse è solo invidia: è davvero tanto che non esce con qualcuna.

Si allontana, girandosi appena sente la voce di Stiles chiamarlo. "A domani" urla sbracciandosi.

Derek non risponde, ma continua per la sua strada. Quel giorno si rende conto che il silenzio non gli piace più molto.



Due giorni dopo c'è di nuovo un allenamento pomeridiano e Derek arriva con qualche minuto di ritardo. Stiles è già al centro del campo e si sta sbracciando mentre urla qualcosa verso gli spalti. Derek segue la traiettoria del suo sguardo e vede che sulle gradinate è seduto lo stesso ragazzo di qualche giorno prima che sta sorridendo verso il suo compagno di squadra. Derek si avvicina, mentre Stiles è ancora intento ad urlare "ORA VEDRAI QUANTO SONO BRAVO", si toglie scarpe e maglietta come suo solito e si lega i capelli. È in quel momento che il più piccolo si accorge della sua presenza.

"Ehi, bellezza!" esclama sorridendo e Derek davvero comincia a provare di nuovo fastidio per quei complimenti. Stava cominciando a farci l'abitudine e anche a divertirsi, ma ora prova solo irritazione. Come può un ragazzo che, a quanto pare è impegnato, fare dei commenti tanto espliciti ad un'altra persona? Stiles dev'essere davvero un tipo poco serio.

Per questo lo saluta solo con un cenno del capo e si posiziona dall'altro lato della rete.
Nonostante il ragazzo gli abbia mandato un'occhiata interrogativa, Derek prende un pallone e comincia a battere e Stiles riceve senza il minimo sforzo. Solo che ad un certo punto Derek comincia, senza nemmeno sapere perché, a schiacciare con più forza.
Le prime tre schiacciate Stiles le blocca con un bagher, ma già dalla quarta comincia ad essere più affaticato. Derek se ne accorge, ma continua fino a quando il ragazzo che ha di fronte non si lancia in scivolata per prenderne l'ennesima, ma la sfiora, non riuscendo a farla arrivare dall'altro lato della rete.

"Porco cazzo, Derek! Io non sono Mila e tu non sei quel suo allenatore burbero, datti una regolata!" urla sbracciandosi.

Derek si piega con le mani sulle ginocchia, affaticato, ma non risponde. Riprende fiato ed esce dal campo.

"Per oggi possiamo anche smettere, tanto Chris nemmeno viene. Vado a fare la doccia" dice e va nello spogliatoio.

È sotto la doccia quando sente la porta sbattere. Sicuramente Stiles va di fretta perché il ragazzo fuori lo sta aspettando.

"DEREK? MI RACCOMANDO, FALLA CALDA LA DOCCIA, CHE FORSE TI RILASSI!" sente urlare Stiles, ma ancora una volta non risponde. "O VUOI CHE VENGA IO E TI AIUTI A FARLO IN ALTRI MODI?!"

Questa volta, però, Derek afferra al volo un asciugamano, se lo lega in vita ed esce furioso dal box senza vestirsi come al solito.

"Ma la smetti?!" urla e Stiles si blocca al centro della stanza con una bottiglia di bagnoschiuma tra le mani.

"Di-di fare cosa?" balbetta.

"Di fare commenti poco velatamente a sfondo sessuale su di me quando c'è qualcuno fuori che ha chiaramente rapporti intimi con te! Ma che uomo sei?!" chiede furioso.

Derek vede Stiles battere le palpebre ripetutamente come se si stesse risvegliando da un sogno, poi lo vede aggrottare le sopracciglia.

"E tu perché dovresti mettere bocca nei miei rapporti?" chiede.

"Perché a me che dici certe cose e mi dà fastidio vedere la gente che viene trattata da schifo, tutto qua" risponde Derek incrociando le braccia sul petto bagnato.

"Io sono libero di dire e fare quello che voglio. Nick, il ragazzo fuori, è il mio ragazzo e sa perfettamente che mi piaci. In realtà dopo averti visto l'altro giorno mi ha dato ragione. Abbiamo tutti degli occhi e non è che da fidanzati perdiamo il senso della vista o, automaticamente, non possiamo più guardare altre persone. Sei bello e io ti guardo. Qual è il problema?"

"Il problema è che mi proponi di fare docce insieme, i commenti non te li tieni per te, ma li dici a voce, mi hai addirittura detto che mi faresti un pompino, Stiles!"

"Derek, io non so stare zitto. Anche se non le dicessi, certe cose le penserei lo stesso. Cosa cambia? E poi sei etero e Nick lo sa. Anche se dico che se non ci fosse lui, verrei a letto con te, comunque non potrebbe succedere"

Derek si passa una mano tra i capelli. Non riesce a capire quel ragionamento, ma si rende anche conto di aver esagerato. In fondo non conosce Stiles e non ha il diritto di giudicare il suo modo di stare con qualcuno.

"Okay. Vivi i rapporti come ti pare. Forse sono io che mi metto troppo spesso nei panni della gente e penso a come reagirei. Mi dispiace per le schiacciate di prima"

"Beh, sei stato davvero un bastardo, Hale, ho ancora le braccia arrossate" risponde Stiles allungando le braccia davanti a sé. Sono davvero rosse.

"Non me ne sono reso conto. Se vuoi ho della pomata in borsa che ti farebbe bene"

Stiles fa no con la testa, poi aggiunge "l'unica crema di cui necessiterei è del lubrificante. Mi sento troppo stressato, cazzo!" dirigendosi verso le docce.

Derek alza gli occhi al cielo, poi si riveste ed esce dagli spogliatoi. Il ragazzo, Nick, è appoggiato al cancelli di ingresso mentre fuma una sigaretta. Si concede di osservarlo prima di andarsene. Sembra diverso da Stiles, molto più pacato. Ha i capelli biondo scuro e non indossa camice a quadri da colori improbabili come l'altro. Ha una semplice polo bianca e un pantalone nero. Quando Derek gli passa di fianco, gli fa un leggero sorriso, per salutarlo. Derek risponde con solo un cenno con il capo. Quando raggiunge la macchina, sente in lontananza Stiles urlare "NICK! ECCOMI! ORA PROFUMO!".

Sabbia negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora