Capitolo 13

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Laura torna a casa il pomeriggio seguente, dopo tutti gli esami di routine, e Stiles insiste per accompagnare Derek in ospedale, e poi si offre di aiutare Talia a preparare la cena. Finito di mangiare, Cora e Derek lavano i piatti mentre Stiles coccola un po' Laura, assicurandosi che abbia abbastanza cuscini, i piedi caldi e stia comoda con il braccio bloccato. Dopodiché Stiles dice di dover tornare a casa, e Derek lo lascia andare solo dopo essersi assicurato che John non sia di turno e averlo baciato come si deve.

Gli allenamenti vanno bene, anzi, benissimo. Hanno vinto le ultime due partite e, anche se perdessero l'ultima, resterebbero comunque ben piazzati al primo posto. Questo implica che dovranno lavorare tutta estate per essere preparati al meglio per l'ultimo passo che li separa dalle qualificazioni.

Nick ha provato a contattare Stiles un sacco di volte, ma il ragazzo non ha mai risposto. Si è anche presentato due volte agli allenamenti, ma Stiles lo ha sempre respinto sicuro di quello che stava facendo, e senza il bisogno che Derek intervenisse, rendendolo fiero di colui che nella sua testa stava cominciando a definire il suo fidanzato.

Quel giorno hanno il pomeriggio libero e Derek si sta riposando quando sente il campanello suonare. Corre ad aprire, stupendosi di trovarsi davanti Stiles con una scatola in mano. "Ciao" dice con voce squillante. "C'è Laura?" domanda entrando in casa senza aspettare il suo permesso.

Arriva giusto in cucina prima che Derek lo schiacci contro il muro, con la bocca sulla sua.

"Sono geloso" gli soffia il maggiore sulla labbra.

"Sono solo tuo" gli risponde Stiles con lo stesso tono.

"Dimostramelo"

"C'è qualcuno in casa?" chiede Stiles e Derek fa di no con la testa.

"Tornano presto?" altro no.

"La mia mente e il mio cuore sono tuoi, voglio che anche il mio corpo appartenga a te" afferma Stiles.

Derek appoggia la fronte sulla sua, come colpito allo stomaco da quelle parole.

"Solo se tu vuoi" aggiunge Stiles titubante e Derek gli risponde riprendendo a baciarlo piano. Non stacca le labbra dalle sue nemmeno mentre lo trascina per le scale e quando entra nella sua stanza. Così come non lo fa quando gli sbottona la camicia e Stiles fa lo stesso con lui, solo che, questa volta, Derek lo anticipa.

"Sei bellissimo" dice infatti.

Stiles arrossisce, abbassando la testa e portando un indice sul petto di Derek, solleticandolo appena. "Farò finta di crederti, bellissimo, bellissimo ragazzone" dice accennando un sorriso.

Derek gli alza il mento con un dito e gli bacia la punta del naso, facendoglielo arricciare.
"Ho pensato che fossi bellissimo quando ti ho visto per la prima volta con quell'orribile camicia a quadri e lo penso ancora"

"Ehi!" ribatte Stiles offeso puntandogli il dito contro la pelle, "non parlare male delle mie camice!"

Derek non gli risponde, ma riprende a baciarlo sedendosi sul letto e aiutandolo a metterglisi a cavalcioni sulle gambe.

"Non mi zittirai nemmeno così!" dice Stiles nel bacio, ma Derek porta una mano sul cavallo dei suoi pantaloni e "nemmeno così?" chiede ghignando. Stiles, come aveva pensato, non parla, ma spinge il bacino contro la sua mano, affondando la testa nel suo collo.

"Quanto mi sei mancato. Quanto cavolo mi sei mancato, Derek" sussurra.

Derek gli afferra le cosce e lo aiuta a sdraiarsi sul letto, senza staccarsi da lui e sdraiandoglisi sopra.

"Wow, che manovre improvvise, ragazzone" fa Stiles con sguardo malizioso, ma Derek ha un momento di... timore? Probabile.

Stiles deve essersene accorto, perché gli afferra il viso tra le mani e gli lascia un bacio a stampo.

"Tutto bene?" chiede e Derek decide di essere sincero.

"Sì, sì benissimo, ma... Non so se-se sono all'altezza. Non ho mai-"

"Mi hai fatto stare bene in ogni modo possibile" lo interrompe Stiles, "lo farai anche questa volta. Segui sempre l'istinto, okay?"

Derek annuisce e riprende a baciarlo, ma Stiles ribalta le posizioni.

"Posso anche essere quello che sta sotto" dice aprendo i jeans di Derek, "ma mi piace che questa definizione sia solo in senso figurato" conclude abbassandogli contemporaneamente pantaloni e boxer, facendo sussultare Derek.

"Sopra o sotto non importa, ma spogliati, voglio sentire la-la tua pelle" gli chiede e Stiles si sposta da lui per togliersi tutto quello che ha addosso.

Derek se lo ritira poi sopra, facendo combaciare i loro corpi e baciandolo. Muove le mani cercando di toccare più pelle di Stiles possibile, fermandosi poi a massaggiargli piano i glutei. Sente il ragazzo sospirare nel bacio e spingere il sedere verso le sue mani, quindi Derek pensa che può andare oltre, e comincia a stuzzicare la sua apertura con un dito.

"Ce l'hai del lubrificante?" chiede Stiles mentre gli morde il collo.

"Primo cassetto" dice Derek mordendolo a sua volta. Stiles afferra a tentoni il flacone poi prende un braccio di Derek per spremergli il contenuto sulle dita.

"Ora puoi continuare a fare quello che stavi facendo" dice, riportandosi la mano sporca tra i glutei.

Derek infila piano il primo dito, sentendo i muscoli di Stiles che gli si stringono intorno, ma aggiunge subito il secondo. Sforbicia un po', senza lasciare per un attimo la bocca di Stiles, accogliendo ogni suo respiro, poi fa per inserire il terzo, ma Stiles lo blocca.

"Aspetta ancora un attimo" ansima.

"Scusa"

"Tranquillo, è solo che è passato un po' e..."

"Un po'?"

"Dall'ultima volta che ci siamo baciati, non sono riuscito più ad andare a letto con Nick" dice guardandolo fisso negli occhi.

Derek muove un altro po' le dita e quando Stiles dice "ora puoi", aggiunge il terzo e poi il quarto, su richiesta del ragazzo che ha preso a muovere freneticamente i fianchi.

"Di-di più" ansima, mentre afferra il membro di Derek che quasi urla per il sollievo di essere toccato.

"Voglio tutto questo dentro di me, ragazzone. Vuoi darmelo?" chiede leccandogli poi le labbra con fare lascivo.

"Prenditi tutto quello che vuoi" gli concede Derek sfilando le dita dalla sua apertura.

Stiles si alza dal suo petto e si fa leva sulle gambe, portandosi sul membro di Derek che però lo ferma.

"Ho i preservativi nel cassetto"

"Oh. Io... io sono pulito, ma okay, li prendo" dice Stiles con sguardo basso, ma Derek lo ferma di nuovo.

"Allora possiamo fare senza" dice guardandolo serio negli occhi. Stiles si abbassa a baciarlo mentre con una mano guida il membro di Derek dentro di sé. Entrambi sospirano quando sono completamente in contatto e restano fermi per qualche secondo godendosi il momento. Poi Stiles comincia ad ondeggiare i fianchi che Derek gli tiene.

"Ragazzone?" chiama ansimando.

"Mh?"

"Dimostrami cosa sai fare. O hai ancora paura?" dice il più piccolo mordendogli il lobo, ma un urletto poco virile lascia le sue labbra quando Derek gli stringe i fianchi e ribalta le posizioni.

"Chi dovrebbe avere paura, ragazzino?" chiede.

"Quanto mi piaci autoritario" risponde Stiles mordendogli un capezzolo.

Derek da dei piccoli affondi decisi, per capire come muoversi. Quando sente Stiles ansimare e seguire le sue spinte, aumenta la forza e la velocità. È così... perfetto stare nel corpo del ragazzo che ama (perché si, ormai Derek ha compreso di amarlo) che sa già che non durerà molto, ma vuole comunque cercare di far godere anche il suo compagno. Per questo quando Stiles chiede di più, Derek gli alza una gamba, la mette su una sua spalla e spinge più forte, facendolo inarcare e urlare. "Si Der, così" lo incita.

Derek sente i muscoli bruciare per lo sforzo e il piacere sempre più vicino. Prende l'erezione di Stiles in mano, cominciando a muoverla su e giù alla stessa velocità delle spinte. Il letto cigola in maniera sinistra e Derek ringrazia mentalmente che non ci sia nessuno in casa. "C-ci sono quasi" ansima Stiles.

"V-vieni per me, ragazzino"

E Stiles si lascia andare, sporcando le dita e il suo petto. Derek sente il suo membro stritolato dai muscoli contratti di Stiles, facendolo venire solo dopo altre sue spinte. Dopo di che crolla sul corpo di Stiles, mentre il castano lo abbraccia, passandogli le dita tra i capelli. "Stai bene?" gli chiede appena torna a respirare regolarmente.

"Mmmh" mugugna Derek senza alzare lo sguardo.

"Sicuro?" domanda ancora strattonandogli un po' i capelli per fargli alzare il viso.

Derek arrossisce appena e sul viso di Stiles si apre un dolce sorriso. "Sei stato bravissimo" gli dice accarezzandogli uno zigomo. "Non ho mai avuto dubbi sul fatto che saresti stato all'altezza, ma ora ne ho avuto la prova: sei una macchina del sesso" continua.

"E tu sei sempre troppo sfacciato" borbotta Derek nascondendo il volto nel collo di Stiles, ma senza riuscire a nascondere un sorrisetto compiaciuto.

"Posso fare una doccia?" chiede Stiles.

"Devi già andare?"

"Sì, ho promesso a papà che tornavo a casa presto che dobbiamo montare la nuova libreria"

"Oh, ok" risponde un po' deluso.

Stiles prende in mano il telefono per controllare l'ora. "Ok, posso stare qui ancora dieci minuti" dice continuando a carezzargli i capelli.

Dieci minuti che diventano mezz'ora, quasi un'ora se si considera la doccia che Stiles ha voluto tassativamente fare con Derek. Una volta rivestiti, Derek lo accompagna alla porta. È quando Stiles estrae le chiavi dalla tasca che Derek lo vede: attaccato ad esse, come portachiavi, Stiles tiene un bracciale identico a quello che Derek voleva regalargli per Natale, ma che ora non sapeva nemmeno dov'era stato messo. Stiles sta evidentemente parlando con lui, visto che ora gli passa le mani davanti agli occhi per richiamare la sua attenzione. "Dove lo hai preso?" gli chiede indicando il bracciale.

"Oh" esclama Stiles arrossendo. "È il tuo regalo di Natale. Ma, per come mi sono comportato, hai tutto il diritto di richiedermelo indietro" sussurra.

"No, l'ho scelto proprio perché mi ha ricordato te: semplicemente speciale"

"È l'incisione che c'è dietro"

Derek sorride. "Lo hai raccolto quella sera?" domanda curioso.

"No, quella sera ero..."

Derek lo interrompe, non vuole ricordarsi di quella sera. "E allora come?"

"Chris. Me lo ha portato quando è venuto a cercare di convincermi a non abbandonare il beach-volley"

"È venuto da te?"

"Si, due giorni dopo la cena con te e papà. Mi ha fatto riflettere molto e poi... mi ha dato il tuo pacchetto. Dio mi sono sentito così stupido, così crudele. Se ci ripenso, mi domando cosa faccio qui e cosa spero di poterti dare" dice in un sussurro.

Derek lo abbraccia. "Non voglio mai più sentirti dire una cosa del genere. Mi hai fatto stare male, okay, ma credevi anche di amare un altro. E a me basta avere te, esattamente così come sei. Non voglio niente di più"

Stiles alza la testa e lo bacia. Poi se ne va. Derek si sta chiudendo la porta alle spalle quando sente il cellulare suonare. Sale di corsa le scale e lo afferra giusto in tempo.

"Pronto?" ansima Derek.

"Dio fratellino, non dirmi che Stiles è lì e ho interrotto qualcosa" la voce di Laura gli giunge squillante ad un orecchio.

"È già andato via e no, non ti dirò niente"

"E daiiiiii, io voglio sapere" piagnucola.

"Assolutamente no"

"Noioso! Comunque mamma e Cora vogliono andare al cinema, ma io non me la sento di restare ancora fuori. Hai voglia di venirmi a prendere?"

"Dimmi dove sei e arrivo"

Laura gli lascia l'indirizzo e Derek le assicura che sarà da lei il prima possibile. Si infila le scarpe e tira fuori la macchina dal garage. Per fortuna il traffico è poco e riesce ad arrivare in meno di mezz'ora. Prova a chiamare Laura che però non risponde, così si trova costretto a cercare parcheggio per entrare nel centro commerciale a prelevare la sorella. Ha appena parcheggiato, quando una volante della polizia lo affianca. "Derek, cosa ci fai qui?" domanda lo sceriffo.

"Ciao John, sono venuto a prendere Laura"

"Oh, pensavo fossi con Stiles"

"In realtà, è andato via poco fa. Anzi, ora che ci penso è scappato via perché diceva che tu lo stavi aspettando per montare una libreria"

"Strano, oggi lavoro tutto il pomeriggio. Forse si sarà confuso con i turni" ipotizza lo sceriffo.

"Possibile" lo asseconda Derek. "Buon lavoro" continua salutando lo sceriffo.

Ma qualcosa dentro di lui comincia ad agitarsi inquieta: Stiles non si era mai sbagliato con i turni di suo padre.

Sabbia negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora