Capitolo 3

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Con l'inizio di ottobre comincia anche il campionato. La prima partita è contro una squadra che Derek ha già affrontato l'anno precedente, prima che Jackson si infortunasse e dovessero ritirarsi, e avevano vinto senza troppi problemi. Eppure era ugualmente agitato, probabilmente per il fatto che era la prima partita che giocava al fianco di Stiles e non aveva idea di come il ragazzo si sarebbe comportato in una competizione. Arriva praticamente assieme a Stiles, ma, diversamente dal solito, non lo saluta, si limita ad un cenno del capo. Derek pensa che sia a causa dell'agitazione. "Sei teso?" prova.

"No, abbiamo visto i video questa settimana e sono più che convinto che non avremo problemi a batterli"

"Mmmm... e allora perché sei così silenzioso?"

Sul volto di Stiles si apre il solito sorriso sghembo. "Cos'è? Comincia a piacerti la mia lingua?"

Derek rotea gli occhi. "No, è che io, a differenza tua, sono agitato"

"Non ti fidi di me?" domanda Stiles con un piccolo broncio.

"Non vedo Nick" dice Derek per cambiare discorso.

"Guarda che non viviamo in simbiosi" sbotta Stiles.

"Lo so, ma... è la tua prima partita a questi livelli. È importante"

"C'è mio papà. Va bene così" risponde indicando un signore con la divisa da sceriffo seduto sugli spalti, proprio al fianco della famiglia Hale.

"Bene, allora avrà il piacere di conoscere mia mamma e le mie sorelle"

Stiles guarda curioso la donna seduta al fianco del padre e le due ragazzine. "Sono belle quanto te. Se fossi etero ci proverei senza problemi"

"Allora fortuna che sei gay"

"Così posso provarci con te?" chiede ammiccando.

Derek gli molla una scappellotto e poi si dirige verso il campo. "Andiamo a riscaldarci"

"Tranquillo, mi impegnerò al massimo. Non c'è nemmeno la tua schiena nuda a distrarmi"

Derek sbuffa un mezzo sorriso e gli passa la palla. Stiles mantiene la parola e ci mette tutto se stesso in quella partita. Gioca in maniera impeccabile, copre i buchi lasciati da Derek e i due vincono senza il minimo sforzo. Dopo aver schiacciato l'ultimo punto, Derek nemmeno si accorge di essere corso ad abbracciare Stiles. Almeno non fino a quando il ragazzo si scosta in maniera piuttosto sgarbata da lui, quasi come se fosse infastidito da quel contatto, e lascia Derek stranito e anche un po' ferito. Infatti per lui è difficile lasciarsi andare a questi slanci di affetto e venire rifiutato così, perché per Derek quello è un rifiuto in piena regola, fa ancora più male. Segue con lo sguardo Stiles che si sta dirigendo a lato degli spalti. Si aspetta di vederlo andare incontro al padre, stupendosi invece quando si accorge che ad aspettarlo c'è Nick con uno sguardo furioso. Li vede discutere animatamente mentre lui sta parlando distrattamente con Chris che si sta complimentando per la partita perfetta che hanno giocato. "Non mi stai ascoltando, vero?" domanda Chris seguendo la direzione dello sguardo di Derek.

"Scusa, ma... sono solo preoccupato"

"È un bel passo avanti, considerando che all'inizio non lo sopportavi"

"Hai ragione. Ma in fondo è un bravo ragazzo, e oggi si è dimostrato anche molto professionale"

"È solo questo?"

"Perché? Che altro dovrebbe esserci?"

"Niente, ma hanno finito di litigare e non credo sia andata molto bene. Vai a fare la doccia" lo liquida Chris.

Derek lo ringrazia e raggiunge Stiles nello spogliatoio. Lo stesso Stiles che adesso sta prendendo a calci il suo borsone, urlando per la rabbia. "Ehi" prova Derek avvicinandosi.

"Lasciami solo"

"E io che volevo proporti di unirti a me per la doccia"

La testa di Stiles si gira di scatto verso Derek, producendo un sinistro crock. "D-davvero?" chiede Stiles con una faccia sconvolta.

Derek non riesce a trattenersi e scoppia a ridere, contagiando anche Stiles. "Dovresti vedere la tua faccia"

"Sei crudele, giocare così con i miei sentimenti"

"Stai bene?" chiede Derek una volta smesso di ridere.

"Ora sì, grazie"

"Hai voglia di dirmi perché avete litigato?"

"A volte è un po' troppo geloso"

"È per quello che ti sei staccato dal mio abbraccio?"

Stiles abbassa lo sguardo, colpevole. "So che tu la pensi come lui riguardo al mio comportamento. Ma io non lo faccio apposta. Sono istintivo e spesso mi rendo conto di aver fatto o detto una cosa solo dopo averla ormai fatta. E io credo che debba apprezzare il fatto che non gli ho mai nascosto nulla"

In quel momento a Derek sembra di avere davanti un bambino con gli occhi umidi perché è appena stato sgridato per una marachella, così si avvicina e lo abbraccia. "Vedrai che gli passerà e farete pace"

"Lo spero, perché a me lui piace davvero" sussurra sfregando il suo naso nella piega del collo di Derek, facendolo rabbrividire.

"Sei stato bravo oggi"

"Io sono sempre bravo" ribatte Stiles con uno sguardo malizioso che fa roteare gli occhi a Derek. "Grazie" dice ancora Stiles dandogli un veloce bacio sull'angolo della bocca e scappando a chiudersi in doccia.

Derek resta pietrificato sul posto, completamente inebriato dal profumo di quel ragazzino.

Escono una mezz'ora dopo e trovano le loro famiglie che li stanno aspettando assieme a Chris. Dopo i vari complimenti e le presentazione di Stiles alla famiglia Hale e di Derek allo sceriffo, l'allenatore comunica ai due ragazzi che ha intenzione di invitarli fuori a cena.
Stiles accetta all'istante mentre Derek è titubante: non ama particolarmente uscire e lasciare da sole le sue donne, specialmente alla sera. Ma sua madre insiste, dicendogli che uscire e divertirsi ogni tanto gli farebbe solo bene. Così, suo malgrado, si ritrova ad
accordarsi con Stiles per passarlo a prendere alle sette in punto per andare al ristorante dove Chris ha prenotato.

Sono le sei e mezza e Derek è davanti allo specchio, indeciso su come vestirsi. Da una parte regge una camicia bluette, mentre dall'altra ha una semplice polo verde, quella che sua madre dice mette in risalto i suoi occhi. "La maglietta" dice Laura, la sua gemella, facendolo sobbalzare.

"La camicia è troppo seria, vero?"

"Dipende. Devi fare colpo su Stiles?" chiede con uno sguardo furbo.

"Non dire stupidaggini"

"Perché? Cosa ci sarebbe di male?"

"Niente. Ma non sono interessato né a lui né ai ragazzi in genere"

"Sarà, eppure ho notato come ci sei rimasto male quando ti ha allontanato durante l'abbraccio"

"Tu vedi cose che non ci sono. Semplicemente non capivo la sua reazione"

"E ora lo sai?"

"A quanto pare il suo fidanzato è geloso"

"Di te?"

"Già"

"E continui a sostenere che non ci sia niente tra voi?"

"Fa delle battute piuttosto inopportune, ma il nostro rapporto si limita a quello. Non gli rispondo nemmeno"

"Perché ti infastidiscono o perché non sai come ribattere?"

Derek la prende per un braccio e l'accompagna fuori da camera sua "Mi stai facendo perdere tempo e sono in ritardo" sbotta per poi chiuderle la porta in faccia.

Finisce di vestirsi di corsa, mettendosi la camicia e sistemandosi i capelli come può ed esce di casa dopo aver salutato sua madre.

Arriva davanti a casa di Stiles, sorridendo quando vede che il ragazzo lo sta già aspettando a bordo strada. Entra nella macchina e "ben arrivato splendore. Stasera sei ancora più bello del solito. E non credevo fosse possibile, ma quella camicia... WOW"

"Sembra che tu stia sbavando" dice Derek guardando la strada.

"Non è così lontano dalla realtà"

"La finirai mai?"

"Prometto che farò il bravo al tavolo con Chris, ad una condizione" dice con uno strano ghigno.

"E quale sarebbe?" si trova a chiedere Derek, assecondandolo.

"Dopo cena vieni a ballare con me"

"Non ci pensare proprio"

"Daiiiiiii. Dimostrami che anche tu sai comportarti da giovane"

"Ho quasi trent'anni"

Stiles spalanca la bocca. "Davvero? Te ne davo almeno cinque in meno"

Derek sorride, quasi compiaciuto da quel complimento.

"Però puoi venire a ballare con me lo stesso" riprova Stiles.

"Niente locali gay però"

"Andata" dice Stiles porgendogli la mano.

Derek la stringe e mette in moto la macchina. Arrivano davanti al ristorante e raggiungono Chris che è già seduto al tavolo ad aspettarli. Anche quella volta Stiles mantiene la parola: non fa nessuna delle sue pessime battute, anzi, si rivela un ottimo conversatore. Parlano di qualunque cosa e spesso Derek si ritrova ad osservare il suo ipnotico gesticolare in silenzio. Finita la cena e, una volta salutato Chris, lo sguardo di Stiles cambia. "Sei pronto a scioglierti?"

"Dove andiamo?" chiede Derek alzando gli occhi al cielo.

"Al Blu Lagoon"

"Agli ordini" lo prende in giro.

Arrivano al locale e, al posto di fare la fila per entrare, Stiles lo prende per mano e arriva vicino al buttafuori. "Ehi Bob, come stai?" domanda allegro.

"Tutto bene, e tu?" risponde l'energumeno cordiale.

"Benissimo, grazie. Tua moglie?"

"È quasi al termine"

"Falle gli auguri da parte mia"

"Sicuramente. Lui è la tua nuova fiamma?" domanda ammiccando in direzione di Derek.

"No, è il mio compagno di squadra" risponde Stiles dandogli una pacca sulla spalla.

"Allora divertitevi" dice quello facendoli passare.

"Vieni spesso qui?" non riesce a trattenersi dal chiedere Derek.

"Abbastanza. Mi piace perché, nonostante non sia un locale gay, non fanno molti problemi se vedono due ragazzi baciarsi in pista" spiega.

"Quindi deduco che tu e Nick abbiate dato spettacolo qui"

"Possiamo evitare di parlare di lui?" chiede Stiles abbassando lo sguardo e Derek si dà mentalmente dell'idiota scusandosi con lui.

"Tranquillo" dice Stiles con un sorriso. "Cosa vuoi da bere?" aggiunge poi.

"Quello che bevi tu" dice Derek mentre si guarda intorno.

Stiles si dirige al bancone agitando già un braccio in lontananza.

"Ehi Danny-bello" urla attirando l'attenzione del barista.

"Dimmi bellezza" gli sorride il ragazzo appena sente la sua voce.

"Due soliti"

"Arrivano" dice muovendo velocemente le mani per creare il cocktail richiesto da Stiles.
Appena finito passa i due bicchieri al ragazzo e gli fa un occhiolino. "Offre la casa. Divertiti!"

Stiles ringrazia e ritorna da Derek, porgendogli un bicchiere. Il moro beve, tossendo poco dopo. "È davvero forte" si lamenta.

"Almeno ti scioglierai un po'" ribatte bevendo il suo tutto d'un fiato.

Nel mentre che Derek finisce il suo, Stiles ne beve altri tre. Dopo nemmeno mezz'ora Derek si sente piuttosto allegro mentre il più piccolo è praticamente ubriaco. "Andiamo a ballare" dice prendendo Derek per un braccio e trascinandolo in pista.

Derek non ha abbastanza lucidità per rifiutare e si lascia coinvolgere in quel ballo scoordinato. Stiles che più che ballare si sta strusciando sensualmente su di lui, fino ad allacciare le braccia al suo collo e infilargli le dita tra i capelli che ha lasciato sciolti. "Lasciati andare" gli soffia in un orecchio. "Prometto di non fare nulla che tu non voglia. Anche se vorrei farti parecchie cose"

"Stiles..." lo riprende Derek con voce sorprendentemente roca.

"Cosa?" continua a parlargli l'altro all'orecchio.

"Smettila"

"Perché? Ti dà fastidio sapere che in questo momento vorrei baciarti e poi inginocchiarmi davanti a te o ti dà fastidio scoprire che anche tu lo vuoi?"

Derek si allontana dal corpo di Stiles di scatto, cercando di sciogliersi dalla sua presa, ma lui non lo lascia andare. "Non c'è niente di male ad ammettere che mi desideri. Io ti voglio, così come vorrei leccare i tuoi addominali ogni volta che ti togli la maglia" continua "voglio conoscere il tuo sapore, le tue espressioni quando godi" sussurra leccandogli il collo.

Derek gli stringe forte i capelli per staccarselo di dosso. "Stiles..." ansima trovandosi ad osservare due occhi liquidi di piacere.

"Ti piace violento, vero?" chiede "perché io adorerei sprofondare con forza nel tuo culo così sodo. Oppure potrei permettere a te di farlo con il mio"

Derek non riesce a trattenere un gemito, che somiglia più ad un singhiozzo quando la mano di Stiles si chiude sulla sua erezione da sopra i jeans. "Sei già duro, e questo solo per le mie parole. Immagina come potrei farti stare bene se solo non mi respingessi" dice.

Derek sente la mano di Stiles stringersi ancora di più sul suo membro e quella consapevolezza lo fa risvegliare dal suo stato di shock. "A-abbiamo bevuto troppo. T-ti porto a casa" dice riuscendo a bloccargli le mani.

Stiles sbuffa, ma si lascia trascinare fuori dal locale e poi si lascia aiutare a salire in macchina e allacciare la cintura. Si addormenta mentre Derek guida verso casa, perso nei suoi pensieri. È arrabbiato con se stesso per essersi lasciato coinvolgere in tutto quello da Stiles, ma soprattutto è spaventato dalla reazione del suo corpo. Perché Stiles su una cosa aveva ragione: avrebbe voluto di più. E non sa nemmeno fino a che punto sia stata colpa dell'alcool. Arrivano davanti a casa di Stiles e Derek non sa come svegliarlo. Da una parte è così arrabbiato che vorrebbe solo aprire la portiera e spingerlo giù, mentre dall'altra ha un'espressione così adorabile che vorrebbe prenderlo in braccio e portarlo fino in camera. Così si limita a passargli una mano tra i capelli. "Ehi bell'addormentato, siamo arrivati"

"Per svegliarmi devi darmi un bacio" biascica.

"Non ci penso proprio. Considerati fortunato che ti abbia portato a casa"

"Antipatico. Posso dartelo io" gli dice con un broncio.

"No" risponde secco Derek.

"Perché?" chiede con voce piagnucolante.

"Perché tu sei solo arrabbiato con Nick"

"Vero, ma ciò non toglie che ti voglio davvero"

"Stiles... va a casa"

"Va bene" sussurra con sguardo triste. " 'Notte"

Derek rimette in moto e va a casa. Quella notte non riesce molto a dormire, continuando a ripensare a quella strana serata.

Sabbia negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora