Capitolo 12

1.1K 75 10
                                    


Derek non vede Stiles da due giorni, di sabato e domenica non hanno allenamenti, e non si sono nemmeno sentiti. Quindi si stranisce quando trova un suo messaggio, ma il testo è molto chiaro.

(Ore 16:04) Abbiamo fatto pace, stiamo andando al mare, torno per gli allenamenti di dopodomani. SS

Derek nemmeno risponde, non saprebbe cosa dire. Riesce solo a sperare che Stiles stia bene.

Due giorni dopo, quando arriva al campo, Stiles è già lì, seduto sugli spalti di fianco a Nick. Derek gli fa solo un cenno con la testa, non vuole creargli problemi salutandolo e non si avvicina per non avere contatti con il biondo. Va a bordo campo e si prepara. Si concede solo di guardare il più piccolo quando, dopo essersi tolto la maglia, si lega i capelli in modo disordinato. Nick è di spalle e sta guardando il cellulare, Stiles ha lo sguardo incatenato al suo. Derek lo vede poi dare un veloce bacio sulla guancia del ragazzo per poi avvicinarglisi.

"Ehi" dice piano.

"Ciao, Stiles. Pronto?" chiede Derek cercando di sembrare normale e cominciano l'allenamento.

Finiscono due ore dopo, sono entrambi distrutti e pronti per la gara che avverrà tra due giorni.



La partita la vincono, la stravincono e, finalmente, sono primi in classifica. Dopo l'ultimo punto, Derek vorrebbe davvero abbracciare Stiles, dirgli che è stato bravissimo, ma il più piccolo lancia uno sguardo veloce sugli spalti e si limita a battergli il cinque sorridendo. Nick è venuto ad assistere, non può permettersi altro.

Quando entrano negli spogliatoi, Derek si siede su una panca, aprendo il borsone ai suoi piedi, cercando i vestiti puliti, ma si blocca quando sente delle braccia intorno alla vita e un petto aderire alla sua schiena. Stiles gli affonda il viso tra i capelli sciolti e stringe di più la presa.

"Siamo stati bravissimi. Sono felice" gli dice contro la nuca.

"Sono sudato e puzzo, Stiles" dice Derek, senza però spostarsi.

"Shhh! Fammi abbracciare il primo in classifica" ribatte senza staccarsi, ma Derek si alza e si rigira nell'abbraccio, prendendo Stiles per la vita.

"Lascia che lo abbracci anche io, allora".

Restano così ancora un po', poi Stiles rabbrividisce per il sudore che gli si sta probabilmente gelando addosso, così Derek scioglie l'abbraccio e gli dà un leggera pacca sul sedere.

"Va a fare una doccia calda, ragazzino" gli dice sorridendo.

"Sì, capo!" risponde lui facendo il saluto militare e avviandosi verso i box.



Quella stessa sera Stiles gli manda un altro messaggio. Il giorno dopo sarebbero dovuti andare a cena fuori, con Chris, ma dice di non riuscirci.

(Ore 23:04) Der, Nick ha prenotato due giorni non so dove. Partiamo domani mattina. Mi dispiace, ci tenevo davvero a festeggiare. Avvisi tu Chris? SS

Derek si limita a rispondere "Ok" e a mettersi sotto le coperte con l'intenzione di alzarsi almeno il pomeriggio seguente.



È già alto il sole quando Derek viene svegliato dal suono del cellulare. All'inizio pensa sia la sveglia, poi si ricorda di avere la mattinata libera e guarda l'orologio: è l'una del pomeriggio. Chi diavolo può essere? Afferra il cellulare e risponde senza guardare il numero.

"Pr-pronto?" risponde con la voce impastata dal sonno.

"Salve, parlo con Derek?" chiede una donna.

"Sì, chi mi cerca?"

"Salve, signore, sono Amber Harley, paramedico del Saint Vincent Hospita-"

"Cosa succede?"

"Si calmi, signore. Abbiamo trovato il suo numero tra quelli delle emergenze di una ragazza, Laura Hale"

"Laura? È-è mia sorella! Cosa le è successo?!"

"Ha avuto un incidente. Al momento ha perso conoscenza, ma è stabile e non è in fin di vita. Siamo già in osped-"

"Arrivo subito!"

Derek chiude la telefonata che si è già infilato i Jeans e le scarpe. Indossa la prima maglia che trova, afferra le chiavi dell'auto e corre verso l'ospedale.

Quando arriva, un'infermiera lo accompagna personalmente dai medici per sapere le condizioni di sua sorella. Derek ringrazia la donna, che dice di chiamarsi Melissa e di chiedere di lei se ha problemi, ed entra nello studio del dottore.

Gli viene spiegato che Laura sta bene, non è grave e ha solo un polso rotto e una spalla slogata. È stato un incidente d'auto. Derek chiede di vederla, ma il medico gli dice che è ancora in stato di incoscienza, non capiscono perché, forse lo shock. Bisogna solo aspettare che si svegli, ma per ora non può ricevere visite, stanno finendo gli ultimi accertamenti.

Derek viene accompagnato da Melissa nella sala d'aspetto, la donna gli offre anche un caffè. Quando riprende a respirare chiama sua madre, che arriva in meno di dieci minuti in lacrime.

Sia lui che Laura hanno deciso di non inserire Talia tra i contatti di emergenza, sono ognuno quello dell'altro da quando hanno diciotto anni. Hanno deciso che è il loro gemello a dover sapere per primo qualsiasi cosa, perché comunque se lo sentirebbero nello stomaco.

Derek abbraccia sua mamma e piange silenziosamente con lei, poi, di comune accordo, decidono che sarà la donna ad andare a prendere Cora a scuola tra un'ora e a spiegarle la situazione.

Quando Talia va via, Derek prende il cellulare e fissa la pagine dei messaggi con Stiles per almeno dieci minuti, prima di scriverne uno.

(Ore 15:12) Ehi, mi dispiace disturbarti, ma avevo bisogno di un amico. Laura ha avuto un incidente, posso chiamarti per parlare un po'? DH

Invia, sperando in una risposta, ma dopo qualche minuto arrivano sua madre e Cora e, finalmente, possono entrare nella camera di Laura. Per questo si dimentica completamente del cellulare che, comunque, non squilla.

Passano altre tre ore, ma Laura non si sveglia, anche se le hanno fatto ogni tipo di controllo e non risultano danni. Talia è accoccolata su una sedia, con la testa di Cora sulle gambe dato che la ragazza si è semi distesa su due sedie. Derek è appoggiato ad una finestra e guarda il cielo quasi buio fuori. Quasi sussulta quando si sente chiamare. È Melissa, l'infermiera, che ha aperto di poco la porta. Derek le si avvicina.

"C'è qualcuno che ti cerca" tentenna un po' la donna aprendo un altro po' la porta.

Derek si blocca. Dietro Melissa c'è Stiles. Ha lo sguardo agitato, si sta mangiucchiando le unghie e sposta freneticamente il peso da un piede all'altro. Derek poi lo guarda meglio e nota che ai piedi ha delle infradito e la camicia abbottonata storta.

Esce dalla stanza e si chiude la porta alle spalle, mentre l'infermiera si allontana, dopo aver passato teneramente la mano tra i capelli di Stiles. Stiles che non dice nulla, fa solo un passo e si schianta contro Derek circondandogli la vita in una stretta ferrea.

Ed è quello il momento in cui Derek sente di rilassarsi per la prima volta da quando ha messo piede in ospedale e stringe a sua volta il ragazzo, scoppiando in un pianto silenzioso.

Stiles gli accarezza piano la testa e Derek sente che anche il suo corpo è scosso da singhiozzi.

"Sono fottutamente spaventato, Stiles"

"Lo sono anch'io. Come sta?" chiede senza staccarsi.

"Incosciente, ma stabile. Dicono sia per lo shock"

"Sono sicuro che si riprenderà" afferma. "Tu come stai? Hai fame? Vuoi mangiare? O una camomill-"

Derek lo interrompe abbracciandolo ancora più stretto. Ha un disperato bisogno solo di sentirlo, il resto non conta. Non sa quanto tempo è passato, ma finalmente si sente meglio e le lacrime hanno smesso di scendere incontrollate. Si stacca un po' da Stiles e lo guarda meglio. Sembra affaticato, i capelli sono sparati in tutte le direzioni e gli occhi sono rossi, lucidi e stanchi. "Mi dispiace" gli sussurra asciugandogli una lacrima.

"Per cosa?" domanda Stiles confuso.

"Per averti rovinato la vacanza"

Stiles alza le spalle. "In realtà non avevo molta voglia di stare lì. E poi tu sei più importante" dice accarezzandogli il fianco con un pollice.

Derek sorride timido. "Questo cosa significa?"

"Ne parliamo meglio quando Laura si sveglierà, ok?"

Derek annuisce, poi lo prende per mano e lo porta nella camera dove Laura sta ancora dormendo. Appena Cora vede Stiles entrare, gli si getta addosso e Stiles la abbraccia stretta mentre le carezza i capelli, sussurrandole qualcosa all'orecchio. Quando Cora si calma, Stiles rivolge la sua attenzione a Talia, che lo sta osservando in silenzio da quando è entrato. "Ha bisogno di qualcosa?" le chiede gentile.

"Forse qualcosa di caldo" risponde.

Stiles fa un piccolo sorriso e rivolge la stessa domanda a Cora e Derek. Cora chiede una cioccolata mentre Derek si offre di accompagnarlo. Scendono fino al bar davanti all'ospedale in silenzio, con le spalle che si toccano appena ad ogni passo. Prendono un the, due caffè e la cioccolata e Stiles insiste per prendere un sacchetto di biscotti, poi tornano di sopra. Ritornano in camera e trovano Cora che ha occupato il tavolino quadrato con dei fogli. Derek le rivolge un'occhiata interrogativa. "Mi sono dimenticata che devo finire una tavola per domani. Se non la consegno rischio di non essere ammessa agli esami di fine anno" spiega. "Ma non ho la testa per fare nulla" aggiunge poi.

"Posso aiutarti io" si propone Stiles. "Non sarò Monet, ma non faccio nemmeno schifo"

"Grazie" dice Cora avvicinando una sedia vuota vicino a lei.

Stiles si siede e cominciano a lavorare assieme mentre Derek si avvicina a Talia.

"Andiamo a fare due passi?" domanda la donna al figlio.

Derek annuisce ed escono sul terrazzo del piano. "Lo hai chiamato tu?" chiede andando dritto al punto.

"No, gli ho solo detto che Laura aveva avuto un incidente e volevo chiamarlo. E lui si è precipitato qui. A dire il vero non ho nemmeno idea di dove fosse, so solo che era fuori città"

"Con il suo fidanzato"

"Mamma" la ammonisce.

"Lo so che ormai sei grande, e che hai tutto il diritto di fare quello che vuoi. Ma sono stanca di vederti così distrutto per colpa sua. Da quando lo conosci sono più i momenti bui rispetto a quando sei sorridente, per non parlare di quello che è successo a Natale"

"Ha scelto me" le risponde sicuro.

"Per quanti giorni?"

"Questa volta è per davvero, me lo sento. Ti prego mamma, dagli una possibilità" dice con tono di supplica.

"Mi fido del tuo giudizio. Ma se ti vedo ancora una volta chiuderti in camera a piangere per colpa sua, mi ritengo autorizzata a prenderlo a calci"

"Mamma!" la richiama.

"Che c'è? Avrai anche trent'anni, ma sei sempre il mio bambino" dice dolcemente.

"Ti voglio bene" sussurra Derek abbracciandola.

Tornano in camera che Stiles e Cora stanno battibeccando a bassa voce, come se si conoscessero da sempre. E Derek sente una stretta nel petto.

Passano altre due ore e Laura ancora non si sveglia. Talia e Cora si sono addormentate una appoggiata all'altra e Stiles è andato a chiedere a Melissa delle coperte. Le copre dolcemente mentre Derek sfila dalle mani di Cora il cellulare, lasciandole poi un bacio tra i capelli. Si sente distrutto, ma, prima di lasciarsi sopraffare dal sonno, ha ancora bisogno di una cosa. Si siede sulla poltrona e trascina Stiles sopra le sue gambe, abbracciandolo stretto. "Grazie" dice lasciandogli un bacio tra i capelli, esattamente come ha fatto prima con Cora. "Non so cos'avrei fatto senza di te"

"Tutto qui? Dopo tutto quello che ho fatto, mi merito solo un misero bacio in fronte?" domanda con un piccolo broncio.

"Non so ancora se posso permettermi di baciarti sul serio"

"Puoi, sono solo tuo. Questa volta per davvero"

"E Nick?"

"Nick non ha più importanza, ho scelto te"

Per Derek è abbastanza per convincerlo a baciarlo sul serio.

"Io sono quasi morta e il mio fratellino pomicia affianco al mio letto?" sussurra flebile Laura.

Stiles si alza di scatto, mentre Derek si lancia ad abbracciare la sorella. Talia e Cora si svegliano per colpa del trambusto e, realizzato ciò che sta succedendo, si unicorno in uno strano abbraccio. Stiles deve sentirsi di troppo, perché si sposta in un angolo. Derek è quasi sicuro che voglia andarsene, e non sa come fermarlo, quando Talia lo trattiene per un polso, per poi coinvolgerlo in quell'abbraccio. E Derek pensa che non ci sia nulla di più perfetto di quel momento.

Sabbia negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora