Dal giorno del processo, la vita di Severus era migliorata. E parecchio anche. Aveva finalmente capito di doversi godere questa seconda possibilità che la vita gli ha dato. Ora aveva una famiglia. Aveva un figlio, aveva Harry. Aveva un amico in Sirius, in Minerva McGonagall, in Hermione Granger e in Ronald Weasley. E Harry non faceva che stare il più vicino possibile a quello che, da professore di Pozioni e Difesa Contro le Arti Oscure tanto odiato, era diventato suo padre. Si godeva tutti i momenti che passavano insieme. E cercava di tenerlo ben vicino a sé per tutto il resto del mese. Quando, purtroppo, arrivò l'ultimo giorno, l'aria in casa era più triste che mai. Harry era stato fatto Auror, ma non era andato a festeggiare con gli amici per restare vicino al padre fino all'ultimo momento. Severus sarebbe ripartito per Hogwarts quella sera stessa, così da poter essere presente a scuola per riorganizzare il resto delle cose con Minerva e tutti gli altri insegnanti. Inoltre non vedeva l'ora di tornare a Hogwarts e rivedere Albus. O, almeno, quello che ne era rimasto come ritratto. Harry ne aveva fatti portare alcuni in casa, ma tra di essi non c'era traccia di quello di Silente.
Quella sera erano entrambi seduti a tavola, a godersi l'ultimo pasto insieme. Regnava un se zio tombale in tutta la casa. Harry teneva la testa bassa come un cane bastonato.
Severus manteneva un atteggiamento disinteressato, ma nel cuore soffriva parecchio. Non voleva lasciare suo figlio, ora che lo aveva ritrovato. Alzò lo sguardo dal proprio piatto e lo fissò su Harry. Poi, finalmente, si decise a parlare.
«Harry...», sospirò, «Non essere triste...»
«Come posso non esserlo?», lo guardò il ragazzo, «Tu andrai a Hogwarts. Io sono stato fatto Auror questa mattina stessa, in anticipo rispetto al previsto. Ciò significa che non ci vedremo mai se non alle feste di Natale»
«Non posso pensare a te così l'ultima sera prima di ripartire. O non avrò niente a cui pensare quando sarò al castello»
«Allora terrò il broncio tutto il tempo, così sarai costretto a non andare»
«Harry...», si passò una mano tra i capelli l'uomo, sospirando divertito, quasi, dal suo modo di fare. «Ascoltami. Ci vedremo durante le vacanze. Ma non è vietato né a me né a te di passare, ogni tanto, l'uno al lavoro dall'alto»
«Ma non potremo comunque vederci tutti i gironi», borbottò Harry.
«Non fare il bambino...», lo guardò Severus, divertito e sorridendo dolcemente.
«Non sto facendo il bambino»
«Ah no?»
«No»
«E quel broncio?»
Harry non disse nulla, incrociò le braccia al petto e fissò un punto vuoto davanti a sé.
«Harry per favore... Possiamo goderci questa serata?»
Il ragazzo spostò lo sguardo sul padre e roteò gli occhi. «E va bene...», cedette alla fine, - Solo se prometti che ora che tornerai a Hogwarts non sospirai nel nulla.
«E perché dovrei farlo?»
«Ti conosco. So che non vorrai farti vedere in giro. Che non vorrai far sapere dell'adozione. Che non vorrai vedere nessuno, uscirai dal tuo ufficio solo per le lezioni, a causa del fatto che tutti sanno»
Severus lo guardò e si sentì colpito èaffondato e affondato. Fino ad allora non aveva considerato l'idea di venir accolto a Hogwarts con pietà da tutti gli studenti e gli insegnanti. E con quale faccia si sarebbe ripresentato a Minerva? Immediatamente fu preso dal panico e si passò una mano nervosa sul viso. Gesto che non sfuggì a Harry, che aveva forse intuito i suoi pensieri.
Il ragazzo si alzò e gli andò di fronte, inginocchiandosi davanti a lui. «Papà... Che c'è?», gli sussurrò quasi dolcemente.
«Niente...», sussurrò l'uomo, «Pensa a cenare così facciamo altro dopo...»
«Ti preoccupa il fatto che ormai tutti sanno?»
Severus non rispose, si limitò a fissare il proprio piatto ormai vuoto e si perde nei pensieri.
«Papà... Dimmi cosa c'è», sussurra Harry in modo dolce, guardando il padre.
«E se tornassi e sbagliassi tutto...?», sussurra Severus, spostando lo sguardo sul figlio, «Se tornassi a Hogwarts e mi trovassi tutti gli studenti contro? O, peggio, mi rivgessero tutti uno sguardo di pietà? E se non fossi, invece, il professore adatto a quella scuola? E se qualche genitore si lanentasse? E se Minerva non accettasse le mie vere e sincere scuse? Se invece cambiasse idea e non mi riterevve più idoneo ad essere un insegnante di Hogwarts?»
«Papà... Ascoltami bene», disse Harry e gli strinse forte le mani, guardandolo negli occhi, «Tu non riceverai nulla di ciò che pensi. Andrà tutto benissimo. Nessuno oserà schierarsi contro di te, le prove ci sono. E nessuno oserà, tanto meno, rivolgerti uno sguardo di pietà. Parliamoci chiaro, tu sei Severus Piton, il pipistrello dei sotterranei. Fai paura, con uno solo sguardo, ad un poveretto che ha solo fatto cadere la provetta vuota a terra fuori dalla tua aula... Non avranno il coraggio, vedrai. Devi solo smettere di autocommiserarti e tutto andrà bene. Te lo prometto...»
Severus lo guardò negli occhi, strinngedogli le mani forte e prendendo un respiro profondo.
«Hari capito? Andrà tutto bene. In caso tu serva compagnia, scrivimi. Non ci metto niente a trovare un'oretta libera per venire a Hogwarts a trovarti»
Severus annuì lentamente e Harry subito gli sorrise. Si alzarono poco dopo, sistemando la cucina insieme, poi si sedettero sul divano e guardarono la televisione come due veri padre e figlio guardano la partita di quello che i babbani chiamavamo calcio.
«Ah, no io sono sicuro che quei due invece fossero amici e che ad ucciderla sia stata la cugina. - , disse Harry, indicando due personaggi di una serie babbana che trovarono girando per i canali»
«No, te lo dico io. Erano una coppia», ribattè Severus, con tono riluttante, «E lui era persino innamorato della cugina della moglie. Ma per gelosia ha ucciso il marito»
«E meno male che non ti piacciono queste cose... Però, sei bravo con il ragionamento...»
«Non ne farò altri per tutti gli episodi della serie che vuoi vedere», anticipò la domanda del ragazzo, vedendo che aveva appena aperto bocca, «Scordatelo»
«Ma dai, perché? Guarda che sei veramente bravo. Hai capito subito una parte importante della storia... Perché ti ostini a dire che non ti piace?»
«Perché odio perdere tempo dietro questo tipo di cose babbane»
«Ah, sì?», lo guardò Harry, sfidandolo quasi, con un leggero sogghigno divertito, «Perché io so che la tua libreria personale nel tuo ufficio era piena di libri del genere giallo o Thriller»
Severus lo fulminò all'istante con lo sguardo e il ragazzo scoppiò a ridere.
«Cosa c'è da ridere, razza di piccolo ingrato?»
«È sempre bello mettere i bastoni tra le ruote al più temuto e tenebroso professore di Hogwarts», disse Harry tra le risate.
«Sarà forse la prima volta che ci riesci. Non montarti la testa», sbottò secco l'uomo.
«La seconda come minimo. Ricordi al mio sesto anno? Quando tu fosti fatto professore di Difesa Contro le Arti Oscure? Ricordi durante la lezione quando mi dicesti "Sì, signore" dopo che io ti risposi con un semplice sì? E ricordi come ti ho risposto? "Non c'è bisogno che mi chiami signore". Mi ricordo perfettamente la tua faccia in quel momento. È stata epica», rise ancora di più il ragazzo, posando una mano sulla pancia.
«Lo trovi divertente, eh? Bene. Beidmao quanto trovi divertente questo», disse Severus e lo afferrò con la testa sotto il braccio, strofinandogli il pugno contro i capelli.
«No, i miei capelli...!», rise Harry, cercando di liberarsi, «Hai idea di quanto ci metta a sistemarli?»
«Come minimo neanche ci provi», rise Severus, lasciandolo andare poco dopo, «Ora sei decisamente ridicolo»
«Grazie tante, papà...», lo guardò male il ragazzo, sistemandosi i capelli con le mani. Severus rise ancora, poi ripresero a guardare la serie e si lasciarono trasportare.
«E questi invece? Dici che sia stata invece la sorella ad ucciderla? E per cosa?», cercò di convincerlo Harry a ragionare con lui.
Severus roteò gli occhi esasperato e si lasciò andare. «È la cugina la colpevole. Si potrebbe anche pensare che la sorella sia l'assassina, magari per soldi o per ottenere l'intera proprietà del locale. Ma la cugina ha un movente migliore. L'ha ucciso lui perché, da giovani, quei due erano stati fidanzati, prossimi al atrimonio, ma lui l'ha scaricata sull'altare per andare con la cugina della sua ex-fidanzata che, alzandosi, ha gridato che si opponeva al matrimonio perché era incinta di lui. Più che scaricata sull'altare, è stato costretto. O avrebbe ricevuto le sassate della povera ragazza e dei suoi parenti. Ed ora, per vendetta, lei si è vendicata. Ma prima, ovviamente, è riuscita ad ottenere l'affidamento del bambino così da crescerlo come suo figlio, approfittando dello stato mentale in cui era caduta la cugina a causa di un incidente avvenuto alla madre a causa di quello che credeva il padre. Poi l'ha uccisa e si è tenuta il bambino come proprio. Ovviamente, c'è da dire, che la cugina e il so ex-fidanzato avevano divorziato dopo essersi sposati e aver avuto il bambino. Questo sempre a causa dello stato mentale della ragazza. Lui, c'è da dirlo, è un bastardo»
Harry rimase non poco colpito e incredulo davanti a tutto quel suo predicare. E ancora di più quando il detective protagonista della serie enunciò le stesse ipotesi di Severus.
«Ma come diavolo...?!», esclamò una volta finito l'episodio, «Molti particolari nemmeno c'erano all'inizio della puntata!»
«Semplice», alzò le spalle l'uomo, «Ho letto il libro»
«Questo è imbrogliare...»
«Da me si chiama "acculturarsi". Affari tuoi se non leggi mai nulla»
«Ehi, io leggo! Non sono più l'ignorante di un tempo»
«Te lo sei detto da solo, eh», lo guardò Severus con un ghigno stampato in faccia.
«Razza di....», lo guardò male Harry. Severus scoppiò a ridere, così anche il ragazzo non poté farne a meno e risero insieme per un po'.
Verso mezzanotte, Harry era già crollato da un pezzo contro la spalla del padre. Severus spense la televisione e lo guardò dolcemente. Si alzò con attenzione, senza svegliarlo, e lo sdraiò sul divano, con le gambe stese e la testa sul cuscino, lo coprì con la coperta e gli baciò la fronte in segno amorevolmente paternale. - Buonanotte, figlio mio... - , sussurrò e spense la luce, poi salì in camera propria e si mise a letto, sotto le coperte, rigirandosi in paio di volte prima di prendere sonno.
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New Family
Random⚠️NON È UNA SNARRY.⚠️ Leggetela prima di aggiornarla a elenchi di letteratura a caso. Grazie. Finita la guerra, Severus Piton sopravvive grazie ad Harry e alla cura che ha trovato. Il professore resta in ospedale un mese circa, finché non si ripren...