Capitolo 4

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Capitolo 4

Una delle cose preferite di Taylor erano le feste.

Taylor amava fare festa. Sarebbe stata pronta a qualsiasi ora del giorno e della notte pur di divertirsi ballando, cantando e bevendo. E quel periodo dell'anno era pieno di feste.

Le scuole e le università si erano concesse una pausa nelle vacanze natalizie e di conseguenza ogni sera c'era un qualche evento, ma quel sabato lì c'era il party più esclusivo del liceo.

Ogni anno Kim e le sue amiche organizzavano una festa bellissima in un locale della zona che veniva affittato alle ragazze a un prezzo bassissimo poiché il proprietario era un caro amico del padre di Kim.

Dunque, tutti erano invitati a quella festa privata stratosferica.

E Taylor non poteva mancare.

Continuava a blaterare di quanto sarebbe stato divertente, della quantità di persone che ci sarebbero state e della musica su cui avrebbero ballato.

Carol mostrò un falso entusiasmo all'amica, la quale fu ben pronta a fingere di non notarlo mentre metteva il suo vestito attillato rosso smanicato e i tacchi bianchi che si intonavano con la giacca di pelliccia finta.

Carol aveva optato per una minigonna nera, un top grigio coperto da una giacca pesante anch'essa nera. Avevano entrambe deciso di non truccarsi molto, perciò riuscirono a raggiungere il locale prima che fossero già tutti ubriachi.

Quando entrarono nella sala da ballo una bolla di calore e odore di alcol le pervase tanto che Taylor arricciò il naso al primo impatto. Carol rise dell'amica e le prese la mano facendosi strada fra la folla di persone che ballavano, barcollavano a ritmo di musica e chiacchieravano fra di loro urlandosi a vicenda nell'orecchio per sovrastare il suono delle casse.

«Andiamo a prendere da bere!» Esclamò Taylor avvicinandosi all'amica ed aspirando il suo profumo denso e dolce.

Carol annuì e fece strada fra la folla fino al bar, dove alla meglio riuscirono ad infiltrarsi fra le persone in fila e a ordinare i loro drink. Un ragazzo della loro stessa classe le passò a salutare, lasciando complimenti e baci ad entrambe, le quali sorridevano divertite dal tono di voce del ragazzo ubriaco.

Era sempre così alle feste.

Taylor e Carol erano indubbiamente due belle ragazze e non passavano di certo inosservate per i corridoi della scuola, figurarsi quando erano messe in tiro in una discoteca londinese.

Taylor sapeva di piacere ai ragazzi ed approfittava della sua bellezza per ottenere sempre quello che voleva -era spesso viziata, la ragazza. Al contrario, a Carol non piaceva stare al centro dell'attenzione e quindi cercava sempre di evitare complimenti ed apprezzamenti.

Inoltre, da quasi un anno si frequentava, fra alti e bassi, con Nathan Rose e da quando fra i due ci fu il primo bacio, per Carol non ci fu posto per nessun altro ragazzo.

Come se fosse stato scosso da un legame elettrico, un ragazzo moro dalla carnagione olivastra si intromise fra i tre. «Vi dispiace se ve la rubo un attimo?» Aveva domandato con voce roca, abbassando lo sguardo sul corpo di Carol e sorridendole in maniera quasi meschina.

La bionda si indignò; come poteva farsi vivo solo ora?

Carol portò gli occhi al cielo, ma Taylor prese parola prima di lei, cedendola alla grinfie di Nathan, mentre le mimava degli scusa e scappava via col ragazzo ubriaco di poco prima.

Carol si mordicchiò nervosamente le labbra e il suo viso paffuttello si incupì.

Erano passate oltre due settimane dall'ultima volta che lo aveva visto, ovvero il giorno in cui lui l'aveva lasciata. Non sapeva neanche come doveva comportarsi; non erano mai stati così a lungo separati.

Isabelle e CarolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora