Capitolo 8Taylor aveva convinto Carol ad andare a tutte le feste che c'erano state durante quei giorni di vacanze natalizie. Per questo quando l'amica le chiese di andare a quell'ultima festa prima del rientro a scuola Carol non ne fu affatto sorpresa. Lasciò che Taylor la preparasse di tutto punto.
Le mise addosso un vestito aderente, che le risaltava le forme del corpo, di colore blu notte e degli stivali alti neri che le slanciavano ancora di più le sue lunghe gambe. Sia lei che Taylor erano abbastanza alte per la loro età -avevano solo diciassette e sedici anni. Taylor si divertì a farle un trucco particolare usando anche delle perline attaccate con della colla.
Invece, Taylor optò per un top nero che le lasciava scoperta tutta la schiena e una gonna di pelle scura che le faceva sembrare il sedere ancora più piccolo di quello che effettivamente fosse. Le due ragazze si diressero al locale velocemente perché erano già in ritardo: Taylor si era data appuntamento con Edward all'una e loro erano sempre a casa. Carol pensava che avrebbe fatto la terza incomoda, dato che Mike aveva preferito non andare a quella festa, ma fortunatamente per lei non fu così.
Appena arrivate le due ragazze vennero travolte da una folla di ragazze e ragazzi urlanti che ridevano e cantavano -erano già tutti ubriachi. Carol intravide Nathan con i suoi amici e quando lui si voltò verso l'entrata la beccò a guardarlo.
Diversamente da quanto si sarebbe aspettata, il ragazzo le riservò un sorriso dolce, quasi amorevole, niente a che vedere con la sfacciataggine del suo carattere.
Le fece un cenno della testa prima di tornare a chiacchierare coi suoi amici vicino al tavolo da pingpong dove stavano allestendo il beer pong. Taylor le diede una gomitata leggera. «Ti ha veramente salutata?» Carol alzò le sopracciglia, facendo capire all'amica che era sorpresa tanto quanto lei. «Wow, la sta prendendo seriamente questa cosa dell'amicizia, eh?» Alludeva al loro ultimo incontro, che ovviamente aveva voluto sapere nei minimi dettagli.
Carol annuì, non sapendo lei stessa cosa volesse da Nathan. «Non ci voglio pensare ora.» Disse solamente e Taylor annuì sorridendo.
«In questo ti posso aiutare io.» E così portò l'amica prima al bar a sorseggiare un paio di drink e poi in pista a scatenarsi ballando canzoni che non avrebbero mai ballato da sobrie.
Non erano ubriache, ma allegre, brille. Carol aveva accompagnato le sue bevute a un paio di sigarette che l'avevano stordita più di quanto lo fosse Taylor, ma non si considerava messa male. Per questo quando la vista la ingannò non dette la colpa all'alcol.
Le due ragazze stavano ballando, muovendo i loro fianchi a ritmo di musica, urlando il testo di qualche canzone mentre qualcuno rideva o parlava di loro, ma a loro non interessava -non ascoltavano neanche lo sguardo e le critiche delle altre persone. Erano solo loro due nel centro della pista da ballo, i loro capelli svolazzanti che si intrecciavano creando onde bionde alternate castane. Il loro momento di spensieratezza durò poco, però, perché Carol notò una figura allontanarsi dalla pista.
Aggrottò le sopracciglia, puntando di nuovo gli occhi su quella ragazza alta, magra, dai lunghi capelli castani così simili ai suoi. Si allontanò senza dire niente all'amica, che se ne accorse con solo qualche secondo di ritardo, ma oramai Carol era andata alla ricerca della ragazza misteriosa.
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Isabelle e Carol
Romance[COMPLETA] Il terrore che provava Nate lo aveva completamente congelato. Sentì gli occhi pizzicargli e il naso pungergli. Dio, non era quello il momento per piangere. «Carol, piccola, sono io.» Aveva detto Nate col suo miglior tono di voce basso e...