Laura
Per tutta la durata della cena Alessandro non mi ha degnato di uno sguardo, ho chiesto scusa, cosa dovrei fare di più? Sono tentata di alzarmi da tavola e andarmene prima del dolce, ma proprio in questo momento entra Maddy con la crostata di frutti di bosco. Mangio in fretta la mia fetta di dolce, e inizio a sparecchiare, evito di prendere solo il piatto di Alessandro, lui se ne accorge e per la prima volta mi guarda, ed il suo sorriso malizioso, i suoi modi rilassati mentre prende il suo piatto e mi segue in cucina, il fatto di averlo dietro di me mentre mi segue in cucina, mi innervosisce ancora di più.
Poso la pila di piatti sul piano in cucina, mi giro per tornare in salone, ma il suo corpo ad un palmo dal mio mi blocca, non solo fisicamente, mi blocca anche il respiro. Senza spostarsi di un centimetro, si avvicina sempre di più, i nostri nasi quasi si sfiorano, lui allunga la mano dietro la mia schiena e sussurra
"Tranquilla, devo solo posare il piatto" e sorride, un sorriso che mi fa andare su tutte le furie, un sorriso malizioso, vittorioso, proprio per prendermi in giro. Gli poggio i palmi delle mani sul petto e lo spingo,
"Sai una cosa? La cena te la scordi, sei solo un presuntuoso" ed esco dalla cucina, faccio un respiro profondo ed entro in soggiono, sperando che nessuno si accorga di quanto sia nervosa.
"Io andrei, si è fatto tardi, sono un po' stanca", Luigi mentre continua a guardare il suo cellulare mi chiede
"Accompagni tu Alessandro in hotel?" e prima che io possa parlare, la risposta arriva alle mie spalle,
"Che bella idea, certo, mi farebbe piacere conoscere meglio la persona che occupa un posto speciale in questa meravigliosa famiglia" e si ferma a guardarmi a braccia incrociate.
"Oh, che bella idea, almeno farete la strada insieme, e non sarò in pensiero a sapere che sei per strada da sola a quest'ora" Ecco, ci mancava solo zia Maddy, non ho scampo.
"Bene, allora andiamo" infilo il giubbotto di pelle come una furia, la mia testa si riempie di imprecazioni, mi distoglie dai miei pensieri solo zio Bruno, che si alza dalla poltrona e si avvicina a salutarmi come fanno gli uomini di questa famiglia, mi bacia la fronte, poi si rivolge ad Alessandro,
"Ragazzo, mi raccomando, tieni le mani a posto",
"Non ti preoccupare zio, al massimo lo lascio cadere per strada" gli rispondo, e inizio a salutare tutti, lascioando a Luigi un bel pizzicotto appena sopra la cintura, Susy mi stringe forte e mi fa un occhiolino malizioso mentre io alzo gli occhi al cielo. Sulla porta ci aspetta la zia, che prima di aprire si rivolge ad Alessandro.
"Prima che tu vada via, ti devo dire una cosa" il suo viso è teso, mentre si strofina le mani in grembo "Ha chiamato tua madre, vuole parlarti", guardo il viso di Alessandro e non lo riconosco, non c'è traccia del ragazzo malizioso e spensierato di poco fa, il suo viso è scuro, e posso sentire il rumore dei denti che si serrano, e dopoun attimo di silenzio parla "Zia, non ora. Forse tra qualche tempo."
"Ma Alessandro, lei è preoccupata per te, vuole solo sapere come stai" ma lui non le permette di continuare a parlare.
"Zia ti ringrazio molto per quello che fai, non mi conosci molto ma ti preoccupi e ti prendi cura di me, dille che ho bisogno dei miei tempi" la abbraccia, le bacia le guance, prende il casco che gli dà Luigi, apre la porta e scappa fuori. Non so cosa sia successo, ma devo ammettere che mi dispiace per loro, saluto zia e lo seguo fuori. È di spalle e quando mi avvicino e si accorge di me, fa un respiro profondo come se avesse trattenuto il fiato.
"Ehi, andiamo?" Gli chiedo, mi guarda serio, ma forse non mi vede davvero.
"No. Grazie ma ho bisogno di stare un po' da solo" e ritorna a guardare avanti a sè. Mi dispiace vederlo in questo stato, non so quali siano i suoi problemi, ma è evidente il dolore che prova adesso, glielo leggo negli occhi.
"Avrai mica paura della mia piccola? Dai vieni, ti porto in un posto." E mi avvio alla moto, lo sento seguirmi, mentre infila il casco, e sorridendo mi dice,
"La tua piccola è la tua moto? Stasera tu porti me in un posto?" Mi giro a guardarlo e lo vedo mentre scuote la testa e continua "parli proprio come un uomo!" Metto le mani sui fianchi subito dopo aver infilato il giubbotto di pelle in coordinato con i pantaloni,
"E tu sei solo un maschilista del cavolo" gli dico, lui si sfila il casco mi guarda da capo a piedi e sorridendo mi dice,
"E tu, vestita così, saresti capace di farmi perdere la testa. Il tuo modo per distrarmi funziona" ammicca malizioso mentre io arrossisco e cerco di deviare il discorso.
"Si, come no, hai appena detto che parlo come un uomo! Andiamo prima che cambio idea e ti lascio qui".
Saliamo sulla moto e devo ammettere che un po' mi imbarazza, sento le sue gambe avvolgere le mie cosce, le mani stringermi i fianchi, nessuno parla, ma ora le sue dita le sento premere sempre più forte, così decido di fare qualcosa anche perché sento il mio cuore battere un po' troppo forte per i miei standard.
"O stai avendo troppa paura della mia guida, o domani dovrò dire a zio Bruno che gli hai disobbedito" subito allenta la presa, ma fa scivolare le mani lungo i fianchi per fermarsi sulla mia pancia avvolgendomi completamente tra le sue braccia forti, e il mio cuore perde mille battiti, mi si mozza il respiro in gola, ma la cosa che mi dà più fastidio è il brivido che sento dentro e quasi mi fa girare la testa al suono della sua voce.
"Sto solo cercando di reggermi, così va meglio?" Sbando leggermente, e accosto, lui si stacca dalla mia schiena, mi giro a guardarlo e alzo la visiera del casco, lo guardo truce.
"Non ti azzardare, tieni le mani a posto" gli dico piano, scandendo ogni parola, lui di rimando mi risponde
"Togli il casco, voglio baciarti!"
Deciso, fermo, sicuro nel suo fisico imponente, mentre ancora ha una mano sul mio fianco che sento di nuovo stringere la mia pelle che sembra prendere fuoco sotto il suo tocco. Cosa mi succede? Non capisco più niente, non riesco più a ragionare, e vorrei solo...solo... togliere il casco...Ciaoooo
Piaciuto il nuovo capitolo?
Che ne dite?
Vi piacciono i nostri protagonisti?
Cosa accadrà ora?
Laura cederà? Riuscirà a lasciarsi andare?
Entrambi hanno un angolino scuro, chissà se riusciranno a parlarne tra di loro...
Commentate, commentate, commentate...
E se vi va lasciate tante ⭐⭐⭐
Un bacio a tutte.
STAI LEGGENDO
Voglia di libertà o paura di amare
RomantizmUna storia d'amore difficile. Lei troppo chiusa, troppo coperta da una salda corazza che si è costruita nel momento in cui è rimasta sola. Non permette a nessuno di scalfirla. Vive la sua vita dedicandosi al lavoro, è l'unica cosa che è sicura non p...