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"Sei grande, continua così"
Osservai l'immagine del mio amato Taylor mentre con l'arco colpì perfettamente la fronte dell'avversario.
One shot, come sempre.
Tirai un pugno al vuoto in segno di vittoria mentre sullo schermo del vecchio pc spuntò la schermata dell'ennesimo livello terminato.
Guardandomi attorno notai come avessi perso la cognizione del tempo e fosse totalmente buio,tolsi  le cuffie arricciando il naso quando la musica strimpellante del vicino mi deliziò l'udito per l'ennesima volta.

"Mi chiedo quando gli si romperà quello stereo"
Sapevo pienamente di non poter giudicare, una ragazza di 22 anni che passa il venerdì sera nel suo plaid mentre divora il suo videogame e si nutre di sole schifezze e caffeina non ha di certo il diritto di poter parlare.

Ma di certo io non rompo a nessuno.

"Un giorno ti prenderò a martellate le casse" borbottai mentre m'infilavo a letto, dovevo riuscire a dormire essendo che sarebbero riniziati i corsi universitari il giorno seguente e buttandomi il cuscino in viso pregai tutte le divinità esistenti di bearmi di una sordità momentaneamente.

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"Bip-bip"
Un rumore irritante cominciò a risuonarmi nella testa.

"Bip-bip"
Aprii quel poco l'occhio per riuscir a intravedere da dove proveniva quel rumore infernale. La sveglia.

Dio, quante ore avrò dormito, 3, 4?

A quanto pare il vicino aveva tenuto una festa privata con qualche donzella, la cosiddetta aveva fatto intuire a tutto il vicinato ciò che stava succedendo essendo che urlava più forte della musica.
Stropicciando gli occhi mi alzai per prepararmi, come al solito pescai al volo qualcosa e mi vestii di corsa.

Mentre varcavo la soglia di casa alzai il dito medio verso il palazzo del vicino.

Maledetto, per colpa tua sembro Britney Spears sotto effetto di droghe.

Tenendomi stretta al sedile cercai di non cadere quando l'ennesimo dosso fece sobbalzare il pullman, tenni stretta la borsa e trattenni il respiro alla ventata di cipolla che emanava l'ascella del ragazzo accanto a me.

Che giornata di mer..

Correndo sul prato arrivai col fiatone alla porta principale, mentre tenevo ancora la maniglia caddi per colpa di una spallata.
I libri e gli occhiali caddero per terra mentre infuriata mi voltai verso il cafone che sbuffava.
"Yo, guarda dove cammini"

Socchiusi gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco la vista, a vuoto, e con un verso di disgustoso alzai gli occhi al cielo.
"Gli occhi dietro la testa non mi sono ancora cresciuti" conclusi con acidità nella voce, rimisi gli occhiali e alzai i libri non calcolando il ragazzo.
Facendo scoccare la lingua contro il palato continuò a camminare, alzai il dito medio alla figura dello spilungone dai capelli corvini mentre si allontanava.

Odioso tanto quanto il vicino.

Guardando l'orologio balzai in piedi e boccheggiando corsi verso la classe, come al solito ero in ritardo.

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"Mi dispiace signorina ma dovrà scontare una punizione per il ritardo" con un ghigno la strega annunciò.
Alzai gli occhi al cielo comprendendo come la giornata stesse prendendo una brutta svolta, era già iniziata male e la cosa non mi stava piacendo.
"Signora Diana, mi scuso nuovamente per il ritardo ma non comprendo la motivazione della sua punizione, erano solo 10 minuti"

Con aria beffarda alzò il mento in segno di sfida e facendo ticchettare le unghie sulla cattedra sospirò teatralmente.
"Si rende conto della mancanza di rispetto che ha avuto nei miei confronti facendo ritardo? Il primo giorno!"

Eccola che rinizia.

Mi odiava solo perché l'avevo corretta ad una risposta errata, ero molto brava in matematica e mi sembrava giusto far notare l'errore ma se avessi saputo che rompeva così tanto non avrei aperto bocca.

"Ho capito, ho capito" sbuffando presi il foglio con sù una grafia orribile di una donna altrettanto orribile.

16:00 detenzione.

"Con permesso" alzai il dito medio mentalmente anche a lei, la terza persona in una giornata.

Mentre finii la partita a Genshin diedi un colpo d'occhio all'orologio fisso alla parete, quando notai fossero le 15:55 iniziai ad avviarmi per la sala di detenzione.
Aprii la porta e velocemente mi sedei al banco in fondo prendendo il cellulare per iniziare una nuova partita.
Ben presto la porta si aprì e una figura familiare si fece campo nella sala.

Eravamo gli unici in punizione, raramente vengono puniti gli studenti il primo giorno ma se prendi una buona stronza ti ritrovi in una situazione del genere.
Per questo il ragazzo alzò un sopracciglio stranito e tra tutti i posti si sedette al banco avanti al mio.

"Gli occhiali sono tutto ok?"disse mettendo un braccio sulla sedia e voltandosi.
"Scusa?"
"Quando prima sei caduta" sorridendo beffardamente mi prese in giro.

Oh, il gran gentleman.

"Vuoi dire quando mi hai fatta cadere" alzai lo sguardo dal telefono per poterlo fulminare un attimo.
Ridacchiò facendo socchiudere gli occhi chiari.
"Hai le mestruazioni o sei proprio acida di tuo?"
Mi schiaffeggiai la fronte trattenendomi dallo schiaffeggiare lui.
"Riesci davvero a comunicare con il genere femminile con questo linguaggio?"
"Ovvio, alle ragazze interessa più questo" disse indicando fieramente il suo fisico alzando e abbassando la mano.

Mi tolsi gli occhiali pizzicandomi il ponte del naso irritata dal montato di turno.
Ce ne erano parecchi come lui ma di certo sapeva primeggiare in ciò.

"Come mai una nerd come te si trova qui il primo giorno?" Chiese guardando il mio cellulare che mostrava un Razor trionfante.
"Perché mi piace fin troppo la matematica" sorrisi amaramente creando una smorfia.
"Io perché stavo ascoltando la musica" disse come se glielo avessi chiesto indicando la cuffietta che portava all'orecchio.

Si sentiva appena la melodia della canzone strimpellante, non si stava rompendo un timpano?
Dio, sembrava la musica del vicino.

"Potete andare" il bidello di turno assegnato da fare da sorvegliante alzò la mano non calcolandoci di striscio ma continuando a tenere lo sguardo fisso sul cellulare.
"È stato un piacere" dissi le solite parole di circostanza al ragazzo con un cenno.
"Ciao Miss Nerd" rispose ghignando, arricciai il naso a quel nomignolo lasciando l'aula

________________

"Sei il nostro eroe" con occhi scintillanti Lady Raelina abbracciò il cavaliere.
"Ti ringrazio" borbottai io a bocca piena.

Tirai in sù la coperta sulle spalle mentre la scena finale del gioco illuminava la stanza.
Sentii un rumore in sottofondo senza darci peso, probabilmente il vicino stava ascoltando la musica o stava di nuovo "festeggiando".
Mentre sorseggiavo il caffè abbassai la cuffia con la mano sinistra e guardando ancora allegramente la scena una voce familiare rovinò tutto.

"Hey! Miss Nerd!"
Sputai il caffè quando notai che dal balcone del vicino ci fosse il cafone di oggi che con un ghigno agitava la mano per farsi notare.

Dio, che giornata di mer..

Salveeee!
Come va ragazzi? Spero bene!
Dopo tempo sono tornata, mi mancava tantissimo scrivere e mi mancavate tantissimo anche voi!
Spero il primo capitolo vi sia piaciuto e che vi possa piacere la storia, fatemelo sapere!!
Ps: la bellissima copertina me l'ha fatta ashphone !!
Vi ringrazio ancora di tutto cuore per aver letto il capitolo!
-shoot-

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