Ero arrivata a scuola in anticipo evitando Elia e Giada.
Ero ancora imbarazzata per la sera precedente e le cose stavano prendendo una strana piega.Capisco che l'avevo precedentemente baciato ma ero ubriaca e non aveva alcun valore ma ieri sera sembrava volesse farlo seriamente.
Mi portai una mano alle guance sospirando di afflizione.
Le prime due ore passarono tranquillamente, nel tragitto verso il giardino sussultai quando notai una figura slanciata sbucare dal corridoio.Cavolo.
Mi voltai velocemente e a passo veloce sperai non mi avesse notato, mi poggiai alla parete portando una mano al petto.
"Mi stai evitando?" La voce roca mi fece balzare e voltare di scatto mentre ridacchiando si godeva la mia reazione.
"N-no" chinai il viso guardando le mie Vans, notai un'ombra ricoprirmi e alzando lo sguardo lo trovai davanti a me."Stavo scherzando ma a quanto pare ho toccato un filo scoperto" inclinando la testa si avvicinò un po' di più e cercando di allontanarmi mi spiaccicai al muro.
"Ti ho detto di no" il modo in cui risposi non rese credibile nemmeno me stessa difatti sbarrò gli occhi sorpreso.Poggiò un braccio alla parete al lato del mio viso avvicinandosi ancora.
"È per caso per ciò che è successo ieri?" Alzai di scatto lo sguardo incontrando i suoi occhi che mi studiavano attentamente.
"N-no" portai in sù gli occhiali con l'indice mentre balbettando mi feci scoprire.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato? Per caso ti ha dato fastidio che ti stessi così vicino ieri?" Tornò nella vicinanza della sera precedente facendomi avvampare in viso.
Rimasi in silenzio cercando di guardare in altre direzioni."Strano, non stai dicendo di no" d'improvviso la sua alta figura sembrava essere troppo imponente mentre quelle parole sembravano risuonarmi nelle orecchie.
Infatti, perché non sto dicendo di no?
"Io devo andare" feci in modo di spostarmi ma poggiando l'altro braccio mi chiuse la strada.
"Elia" quasi come una supplica cercai di svincolare ma inutilmente, un sorriso beffardo apparve sul suo viso.
"Ti stai facendo rossa come un peperone" poggiai una mano sul suo petto cercando di spostarlo ma inutilmente."Qualcosa non va?" Una voce familiare suonò come una campana di salvezza, Stefano avvicinandosi corrucciato mi osservò mentre lo supllicavo con lo sguardo.
"È tutto ok" rispose Elia.
"Non è vero" sbottai facendolo voltare e una risata divertita fuoriuscì dalle sue labbra.
"Se non ti dispiace porto Ania con me" disse Stefano poggiando una mano sul suo braccio.
"Mi dispiace invece" rispose tornando serio.Mi abbassai uscendo dalla "gabbia umana" e mi avvicinai a Stefano.
"Non puoi evitarmi per sempre, infondo sono il tuo caro amico" urlò Elia mentre aumentando il passo percorrevo il corridoio insieme a Stefano.________________
"Siete davvero amici?" Chiese ancora scettico Stefano mentre mi accompagnava a casa, tramite messaggio ci eravamo accordati di tornare insieme.
"Si, più che altro non sapevo frequentassi la mia università"
"Si, mi sono trasferito da un anno" sorridendo mi accompagnò alla porta di cui non mi capacitai fossimo già arrivati.
"Quando stiamo insieme sembra che il tempo voli" ridacchiò mentre cercavo le chiavi.
"Già, vero" sorrisi a mia volta mentre infilavo la piccola chiave nel chiavistello.
"Allora ci vediamo"
"A domani" allontanandosi agitò di nuovo la mano in saluto mentre entrava in casa.Salendo velocemente buttai lo zaino sul letto, mi sedei alla scrivania aprendo il Mac e prendendo le cuffie.
Dovevo distrarmi un pò.Mentre completavo la missione un rumore attirò la mia attenzione, calai le cuffie ma intorno a me tutto era silenzioso.
Il rumore tornò e nuovamente abbassai le cuffie stranendomi, mi avvicinai alla finestra aprendo le tende.Spalancai gli occhi quando trovai Elia sul mio balcone bussare alla finestra, d'impulso richiusi le tende portandomi una mano alla bocca.
"Se non apri mi porterai sulla coscienza facendomi morire d'ipotermia" urlò facendomi sospirare.
Aprii le tende e la finestra osservando il ragazzo dai capelli scompigliati che cacciava sbuffi d'aria per il freddo.
Mi feci al lato per farlo entrare e stropicciandosi un occhio si mise sul letto."Mi dispiace" sorpresa rimasi ancora in silenzio mentre guardandomi sospirò.
"Stamattina sono stato un cretino e non pensavo di metterti a disagio standoti così vicina" si grattò la nuca continuando a guardarmi attendendo una risposta.
"Ti avevo già chiesto in precedenza di non comportarti in quel modo" risposi facendogli ricordare la condizione del nostro strano patto."È che ci tengo a te e sono molto affettuoso con le persone a cui tengo" rispose alzando lo sguardo.
Gli occhi sembravano più profondi del solito mentre mi chiedeva scusa e brillando nel buio inconsciamente trattenni il respiro.
"Non pensavo la cosa ti facesse sentire a disagio, ti prometto che non lo farò più" alzò il mignolo sorridendo leggermente, mi avvicinai sedendomi al suo fianco e facendo incrociare i nostri mignoli in segno di promessa.
"Non pensavo fossi così affettuoso" ridacchiai facendogli fare lo stesso.
"E che ti voglio davvero bene piccola nerd" rispose scompigliandomi i capelli con la grande mano.Sentii in parte di essere sollevata ma in parte sentii una strana sensazione allo stomaco.
"Domani è il tuo compleanno" lo guardai mentre gironzolando nella mia camera diede attenzione al pc con ancora aperto il videogame.
"Vero, me ne ero dimenticato" rispose prendendo la tazza di caffè sulla scrivania e prendendone un sorso.Spalancai la bocca immobile mentre l'osservavo sorseggiare la bevanda.
È un bacio indiretto quello?
Come se non fosse nulla ripoggiò la tazza sulla scrivania continuando il suo piccolo tour, ancora sorpresa rimasi in silenzio, forse stavo dando peso a quella cosa soltanto io.
"Mi hai fatto un regalo?" Chiese con un sorriso fermandosi, sorrisi a mia volta notando come il bambino in sè fosse tornato.
"Certamente" risposi incrociando le braccia e sorridendo.
"Dove l'hai nascosto?" Cominciò di nuovo a girare spostando le cose.
"Eh, non lo scoprirai" fiera del mio nascondiglio lo notai avvicinarsi all'armadio con un mezzo sorriso.
"È qui, vero?" Mi alzai di scatto poggiandomi alle ante facendolo ridere sonoramente."Bingo" cercò di spostarmi ma mettendo peso sui piedi tentai di rendermi più pesante del solito.
"Sai che potrei alzarti con un braccio, vero?" Sbarrai gli occhi mentre rise della mia reazione.
Invece di alzarmi poggiò le mani intorno alle mie spalle racchiudendomi in un abbraccio."Elia"
"Gli abbracci non me li devi privare" disse stringendomi con forza, ancora un pò tesa poggiai le mani sulla sua grande schiena ricambiando il gesto.
"Ti prometto che non farò nulla che ti farà sentir male perciò resta sempre mia amica" uno strano velo d'irritazione uscì all'ultima parola e poggiando la testa sul suo petto annuii.Non pensavo la cosa lo avesse ferito tanto.
"Va bene" risposi ancora mentre strofinando la testa nell'incavo del mio collo tirava un sospiro di afflizione stringendomi ancora un pò a sè.

STAI LEGGENDO
Dream On
ЧиклитAnia era una normalissima ragazza, adorava leggere e stare ore davanti al pc giocando per intere ore ininterrottamente. Elia era il solito ragazzo con la testa in un mondo a parte, col suo vizio del fumo e la voglia di riuscir a conquistare più raga...