"Proverò a conquistarti, Ania, quindi preparati"
Ma che diavolo avevo fatto per farlo motivare in questa situazione?
Alzai le coperte sul naso mentre quelle parole mi risuonavano ancora in testa.
Elia prova dei sentimenti nei miei confronti?
Arrossii coprendomi gli occhi con le mani, il mio cervello non riusciva a capacitarsi di come un bel ragazzo come lui volesse provare a conquistare una come me.
Aprii le tende facendo entrare un po' di sole, la vacanza era terminata da due giorni e non avevo ancora avuto occasione di vedere Elia.Sbadigliando arrossii quando davanti ai miei occhi spuntò il viso sorridente del soggetto in questione.
Si stava abbottonando una camicia, le maniche arrotolate e il petto ancora scoperto mostravano domanti i vasti tatuaggi, gli occhi azzurri si socchiusero quando sorrise facendoli luccicare appena.
Portò all'indietro i capelli scuri ancora bagnati avvicinandosi alla finestra e aprendola."Buongiorno tesoro" poggiò la testa sulla mano quando raggiunse il balcone, come faceva a sorridermi in quel modo nello stato pietoso in cui mi trovavo?
"Cambiato nomignolo?" Chiesi cercando di sciogliere i nodi dei capelli con le dita, mi sistemai appena il pigiamone ancora scomposto.
"Mi piace più questo" passò velocemente la lingua sulle labbra inumidendole, alzò di poco la testa socchiusendo gli occhi e facendo un mezzo sorriso.Se fossi stata in un anime probabilmente mi sarebbe uscito il sangue dal naso a cascate.
"D-dovresti, ecco..." balbettai indicando i capelli, scostò i capelli facendo cadere una ciocca, la camicia bianca si spostò di poco mostrando più pelle.
Poteva essere perfettamente un modello d'alta moda."Potresti farlo tu" rispose ghignando, boccheggiai mentre senza aver risposta scavalcò il balcone.
Da quando mi disse quelle parole m'imbarazzavo facilmente e non riuscivo ad essere sciolta come prima.
Si sedette sul bordo letto seguendomi con lo sguardo mentre prendevo il phone, ridacchiò guardandomi dalla testa ai piedi quando mi avvicinai.
"Bel pigiama" disse tracciando il disegno di uno dei tanti pinguini, accesi il phone cominciando a accarezzargli i capelli.Prendendo il bordo del pigiama mi tirò più vicino, mi trovai in piedi tra le sue gambe mentre teneva ancora l'orlo con entrambe le mani.
Chiuse gli occhi mentre pazientemente asciugavo con cura la chioma, le guance si arrossarono appena per il calore dell'aria che batteva anche sul suo viso.
Poggiò la testa sul mio petto avvicinandomi ancora tirando la mia maglia, completamente rossa in viso alzai lo sguardo al soffitto.Non è che mi dispiacesse ma mi risultava difficile avere quel tipo di rapporto con Elia.
Il cuore sembrava esplodermi dal petto, continuando a mentire a me stessa strinsi gli occhi cacciando la piccola vocina che mi ripeteva ciò che già conoscevo.
Sarà tachicardia mattutina.
Riaprii gli occhi trovando Elia guardarmi con un sorriso, gli occhi azzurri sembravano essere due abbaglianti.
"Soffri per caso di tachicardia?" Chiese prendendomi in giro ripetendo la domanda che gli chiesi in precedenza, sentii le guance in fiamme e staccandosi dal mio petto fissò lo sguardo nel mio schiudendo di poco le labbra.Poggiò gentilmente la mano sul polso della mia che era ancora tra i suoi capelli e lentamente si alzò predominando con la sua slanciata figura.
Era così vicino che mi trovai trattenere il respiro cercando di distogliere lo sguardo da quegli occhi che sembravano essersi trasformarsi in un mare senza scampo, la camicia leggermente sbottonata lasciava introvedere l'inchiostro impresso sul petto mentre le clavicole definite spuntavano elegantemente.Distogli ancora lo sguardo, non guardarlo.
"Credo che siano asciutti" disse ghignando, poggiò due dita sotto il mio mento facendomi alzare il viso nella sua direzione.
"S-si" risposi puntando gli occhi alla mia scrivania, sarei diventata un peperone se avessi incontrato i suoi occhi.Non guardarlo, non guardarlo.
"Non vuoi guardarmi?"
"Cosa?" Chiesi troppo bruscamente a voce alta.
Ridendo mi strinse in un abbraccio inondandomi col suo profumo afrodisiaco, l'acqua di colonia era mista all'odore di fumo ma stranamente non era spiacevole."Ah Ania, Ania, farò in modo che non potrai togliere gli occhi da me"
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La testa mi martellava mentre camminavo di fianco a Giada, le lezioni erano state abbastanza pesanti e Giada mi aveva fatta girare per metà paese cercando l'abito perfetto per il compleanno di una sua amica.
"Quindi ora state insieme?" Chiesi mentre lei ,aprendo la porta, sorrideva.
"Si" rispose, a quanto pare dalla sera del compleanno di Elia, Donato e lei avevano continuato a sentirsi e le cose erano andate bene.
"L'hai già detto ad Elia?"
"No, Dio, lo ucciderebbe" ridacchiò chiudendo la porta alle sue spalle quando entrammo.Elia allora era un tipo geloso?
Risi appena immaginando una scena in cui lui era geloso di me, probabilmente era davvero un atto di gelosia quello nei confronti dello sciista in viaggio.
Perché sto pensando a queste cose?
Il sorriso mi si spense e poggiando una mano sulla bocca mi resi conto che stava riuscendo nel suo intento.
Dal corridoio spuntarono due occhioni azzurri e velocemente la figura slanciata di Elia fece capolino da noi.
"Che piacere" disse sorridendo ampiamente, Giada sorpresa alternò variate volte lo sguardo da me al fratello."Stavamo facendo shopping e stavo per offrire un caffè ad Ania" disse Giada dirigendosi verso la cucina.
"Il tuo tempo è scaduto, adesso è mia" disse poggiando un braccio sulle mie spalle, mi attirò a sè e la sorella si portò una mano alle labbra."È tutta tua" esultò agitando la mano arrossita, lui mi trascinò con sè prendendomi per mano e la sorella oltre le sue spalle alzò i pollici in sù ammiccando.
Per la prima volta entrai nella camera di Elia, era alquanto minimalista ma alcuni poster di band musicali erano affissi alle pareti, sorrisi quando trovai anche quelli degli Arctic Monkeys.
"Allora non ascolti solo musica pesante" ridacchiai girando nella stanza, non che mi dispiacesse quel genere ma avere cantanti screemo nelle orecchie fino al mattino era alquanto irritante.
"Ascolto tutti i generi di musica" disse prendendo una sigaretta e sedendosi sul letto.Mi avvicinai facendo lo stesso e notai di fianco il cuscino il pupazzo ammiccare, sorrisi prendendo tra le mani il piccolo regalo che gli avevo fatto credendo non lo avesse tenuto con tanta cura.
"Hey, lascia stare il piccolo Elia" disse cercando di sfilarmelo tra le mani, ridacchiai non cedendoglielo e ricevendo una sbuffata di fumo in pieno viso.Mi sedei sul letto mentre lui prendendo un tiro faceva cadere le cicche nel portacenere sul comodino, prese il piccolo telecomando accendendo lo stereo e facendo partire una canzone rilassante.
"Come si chiama?" Chiesi facendo dondolare le gambe.
"I don't love you dei My Chemical Romance" rispose, la canzone melodiosa acarezzava l'udito mentre la voce e le parole ti facevano chiudere gli occhi di piacere.Vidi le sue gambe spuntare accanto alle mie e sentii le sue mani sfiorarmi i capelli.
Con movimenti gentili li accarezzò attorcigliandoli, le sue mani mi sfioravano la nuca mentre mi faceva la treccia facendomi venire dei brividi lungo la schiena.Mi godei quel momento di tranquillità e pace socchiudendo gli occhi e sospirando.
La lunga treccia cadde quando, ormai completa, venne lasciata dalle mani di Elia, al ritornello della canzone un sospiro lasciò le sue labbra che sentii delicatamente sul collo.
Un dolce e gentile bacio marchiò la mia pelle e il suo respiro caldo si ruppe sulla mia guancia quando poggiò la testa sulla mia spalla sospirando."Mi piaci Ania, mi piaci davvero tanto"

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Dream On
Chick-LitAnia era una normalissima ragazza, adorava leggere e stare ore davanti al pc giocando per intere ore ininterrottamente. Elia era il solito ragazzo con la testa in un mondo a parte, col suo vizio del fumo e la voglia di riuscir a conquistare più raga...