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"Allora? Che dici?" Sistemandosi il colletto della camicia nera e accendendosi poi la sigaretta mi guardò sottecchi.

Che devo fare? Andrà bene se accetto?

L'idea mi allettava, in tutto dovevo solo ricambiare facendolo studiare anche se l'idea di averlo sempre attorno non mi piaceva molto.

Poggiò una mano sulla mia mentre con l'altra teneva la lunga sigaretta.

Alla fine non era un cattivo ragazzo, era solo molto narcisista.

"Ad una condizione" alzai l'indice.
Sorpreso sorrise ampiamente attendendo le mie parole.
"Devi smettere di fare questa cosa" dissi gesticolando.
"Cosa intendi?" Chiese ridacchiando, la grande nuvola di fumo ormai era come una cappa sopra di noi.
"Questo tuo costante modo di flirtare"

Una sonora risata lasciò le sue labbra facendo voltare le ragazze che rimasero incantate da essa.
"Mi fai morire, come faccio? Se fai così mi fai venir voglia di prenderti in giro!" Poggiò una mano sulla mia spalla avvicinandosi di più e facendo passare la lingua sul labbro inferiore parlò.
"Come desideri"

Ci demmo la mano in segno di conferma e alzandosi in piedi lo seguii con lo sguardo.

"Su, cosa fai? Iniziamo già da adesso"
"C-cosa? Di già? Che dovrei fare?" Portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre ridacchiando mi porse la mano per farmi alzare.
"Per prima cosa hai bisogno di un buon drink"

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"Credo che sia abbastanza" già brilla strizzai gli occhi mentre la stanza continuava a girare.
"Credo proprio di si" alzando il bicchiere mando giù in un sorso il suo alcolico.

Come diamine faceva?

"Ora si balla!"
"Ma non so ballare" urlai cercando di farmi sentire, alzandomi dallo sgabello del bancone cercai di camminare in modo lineare mentre alcuni ragazzi noncuranti mi fecero quasi cadere.
Sentii un calore propagarsi alla mia mano notando in secondo tempo le sue lunghe dita avvolgere le mie.

"Ti aiuto io" arrossii al piccolo gesto trovandolo estremamente gentile, chinai la testa imbarazzata mentre lo seguivo.

Quando ci trovammo al centro della sala mi trovai spaesata, non sapevo ballare e guardare come fossero bravi gli altri mi metteva ancor più in imbarazzo.

"Su, muoviti un po'"
"Ma, ma..!" Totalmente rossa guardai il ragazzo che sorrideva a trentadue denti mentre mi guardava.
"Lascia che ti guidi l'alcool"

Pensavo dovesse guidarmi la musica.

Trovai Giada al mio fianco che mi prese le mani iniziando a ballare e a guidarmi.
Seguendola e forse con l'aiuto del drink non trovai la cosa complicata.
"Dai Ania!" Urlò Giada, le piccole perle di sudore la rendevano una di quelle modelle degli spot pubblicitari, il movimento delle sue anche era sinuoso e sensuale e non solo io lo notai, anche i ragazzi lì presenti.

Lasciandomi trascinare dalla sua energia la seguii, non comprendendo cosa facessi mi sentii stranamente bene, mi stavo divertendo dopo tanto tempo.
Dei ragazzi ci si avvicinarono, un biondo cominciò ad accompagnare Giada nel suo ballo mentre un ragazzo mi prese per la vita stringendomi a sè.

Oh Cristo.

Sentivo il respiro caldo del ragazzo sulla mia nuca mentre si muoveva insieme a me.
Entrai subito nel panico bloccandomi quasi mentre il ragazzo mi voltò facendomi incontrare il suo volto.
"Ti hanno mai detto che sei bellissima?" L'acqua di colonia mi colpì come uno schiaffo, era così forte da stordirmi e non si addiceva alla mia sbronza.
"I-io..."

"Non c'è bisogno che glielo dica tu" Elia poggiò una mano sulla spalla del ragazzo che sbarrò gli occhi alla sua vista.
"Mi scuso" alzò le mani in segno di resa e con un cenno e uno sorriso mi salutò.
"Ti lascio per due minuti sola e fai già conquiste?" Ammiccò il corvino avvicinandosi.
"Non avrà buoni gusti" ridacchiai.
"Posso?" Con sopracciglia alte e con le mani quasi sui miei fianchi chiese come il permesso per accompagnarmi nel ballo.
"O-ok" poggiò le mani ai miei fianchi attirandomi a sè e avvicinando il viso al lato del mio.

"Benvenuta nel nostro mondo"

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"Tutto ok piccola nerd?" Alzai il viso incontrando quello del corvino tatuato.
"Si, sto prendendo un po' d'aria" risposi mentre mi sganchii le braccia, mi ero seduta sul balconcino sperando che la sbornia migliorasse con l'aria fresca.
"Hai solo bisogno di una buona dose di riposo" rispose sedendosi a sua volta ma sulla sedia posta al suo balcone.

Mi stava facendo compagnia?

Prese una sigaretta poggiandola tra le sue labbra e accendendola con la piccola Clipper nera.

"Sei più gentile di quanto mi aspettassi" bofonchiai, la sbronza stava dando voce ai miei pensieri.
"Ti ringrazio" un piccolo sorriso si fece strada sulle sue labbra mentre il fumo grigio gli usciva dalle narici.

"Domani iniziamo le nostre lezioni, vero?" Inclinando il capo poggiò il gomito sul bracciolo della sedia e la testa sulla mano.
"Mh, mh" annuii mentre i miei occhi si facevano sempre più pesanti.

"Hey, non addormentarti qui fuori" ridacchiò facendomi aprire gli occhi.

"Elia"
"Si?" Il suo tono era estremamente gentile nei miei confronti, mi venne da pensare di averlo valutato troppo velocemente senza dar conto di conoscere la persona.
"Grazie" borbottai con la bocca pastosa, avrei voluto bere un litro d'acqua.

Alzò la testa dalla sua mano sorpreso e sbarrando di poco gli occhi.

"Ti ho valutato solo per il tuo narcisismo non conoscendoti e mi stai aiutando a migliorare ad aprirmi e create dei ricordi della mia gioventù "
"Parli come un anziana" ridacchiò alle mie parole.
"Grazie per essere così gentile con me, mi sono divertita molto stasera" alzai la testa dalle ginocchia guardandolo con occhi socchiusi.

Ero stanca e ubriaca e il mio cervello non era collegato al ragionamento, le parole si davano strada direttamente alla bocca.

"Sei davvero un bravo ragazzo oltre alla tua indole narcisista" dissi ridendo.
Rimase in silenzio mentre le mie parole aleggiavano tre le palazzine, continuando a guardarmi con ancora gli occhi sopresi e la sigaretta tra le dita mi seguì con lo sguardo mentre mi alzavo da terra.

"Buonanotte" bofonchiai stropicciandomi un occhio e sorridendogli, forse perché non avevo gli occhiali o forse perché ero troppo ubriaca ma notai uno strano rossore colorargli le guance mentre mi guardava entrare in casa.

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