Ah.
"M-mi dispiace" boccheggiai mentre mi allontanavo dalla ragazza.
"Il destino ci fa incontrare ancora una volta" sorrise prendendo tra l'indice e il pollice il labbro inferiore Elia.
"Non è il destino, è che siamo vicini" sbottai facendolo ridere.La ragazza ben presto mi si avvicinò avvinghiandosi al mio braccio, sbarrai gli occhi mentre infuriata guardava il fratello.
"Oggi vado con lei all'università, non voglio vederti!" Ancora lacrimante ma con il viso imbronciato guardò il fratello che esasperato strattonò i suoi capelli.
"Giada, vieni con me"
"No" camminando indietro trascinò anche me che mi stavo ancora chiedendo perché mi trovavo in quella situazione.La prossima volta devo farmi gli affari miei.
"Giada..." iniziò ad avvicinarsi guardando dolcemente la sorella, probabilmente, minore che iniziò a correre portadomi con sè.
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"Ti ringrazio ancora" con gli occhioni dello stesso colore del mare la piccola Giada mi guardò sorridente.
A quanto pare era più piccola di noi di 2 anni e "odiava" il fratello, Elia, perché per colpa dei suoi voti bassi i suoi genitori non gli avrebbero permesso la vacanza.
Questi ragazzi viziati.
Oltre ciò era una ragazza adorabile, la carnagione chiara contornava perfettamente gli occhi azzurri e i lunghi capelli corvini, le labbra sottili non erano affatto un difetto essendo che i grandi occhioni e il nasino all'insù facevano splendere il suo viso.
Mi sorrise con le guance arrossate chiudendo appena i bellissimi occhi con le lunghe ciglia.
Troppo carina.
"Aspetti qualche amica?" Chiese ancora sorridente mentre controllavo il cellulare aspettando una notifica dal videogioco.
"Emh, non sono molto brava a farmi amici" mi grattai la testa mentre prendendomi le mani si avvicinò.
"Possiamo essere amiche!" Con quel visino da cucciolo non potevo di certo rifiutare.
"Certamente" sorrisi, mi porse una dei suoi più splendenti sorrisi facendomi quasi accecare.Questa ragazza splende.
"Mio fratello è molto bravo a farsi amici, dovresti chiedergli qualche consiglio" tossii quasi soffocando con l'aria a quella frase.
No, grazie.
"Sei mai stata al club qui vicino? È fantastico! Soprattutto il nuovo bar qui difronte..." iniziò a parlare ininterrottamente elencando migliaia di posti "divertenti" in cui non ero mai stata.
Annuivo soltanto mentre il cervello volava verso Genshin Impact.
Dovevo terminare la resina."Allora ci vediamo stasera!"
"Stasera?" Chiesi mentre si allontanava.
"Hai appena accettato! Stasera, al Lino alle 21!"
Urlò mentre agitando la mano si dirigeva in classe.Cos'è Lino?
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Cercando su safari scoprii che Lino fosse un club notturno in cui si ballava e beveva e ancora agonizzante mi avvicinai all'entrata.
Sono ancora in tempo per tornare a casa.
Mi voltai per ripercorrere la strada di casa ma ben presto mi scontrai contro il petto di qualcuno.
"Yo, Miss Nerd" alzai gli occhi al cielo mentre la voce roca fece capolino alle mie orecchie.
Come non detto.
Con un sorriso poggiò la mano sulla mia spalla e la sorella si avvicinò nello stesso momento.
"Devo ancora sapere il tuo nome" con un ghigno puntò il suo sguardo dall'alto.
Era almeno 1 metro e 85, per poterlo guardare dal mio metro e 57 dovevo alzare il viso.
Ma preferivo guardare il pavimento."Non c'è bisogno che tu lo sappia" sbuffai mentre chiedevo aiuto visivamente alla sorella.
"Dai, dì al tuo caro vicino come ti chiami" sorridente continuava ad avvicinarsi e le mie mani iniziarono a prudere.Quando fa così m'irrita.
"Ania, sei felice?" Sbottai avvicinandomi a Giada che mi sorrideva dolcemente.
"Ma che bel nome"________________
Mi ritrovavo sul divanetto nell'angolo riservato del club mentre guardavo Giada che ballava spensierata.
La invidiavo così tanto.Non sono mai stata brava a "godermi la vita" pensavo che ballare, bere, divertirmi con gli amici e uscire fino l'alba non fosse adatto a me eppure ho sempre invidiato le ragazze come Giada.
Sembravano divertirsi così tanto, come se in un futuro si guardassero alle spalle non avrebbero nessun pentimento.Vorrei tanto essere come te.
Sospirando presi un sorso del drink analcolico e la sensazione di essere fissata mi fece voltare.
Trovai Elia con entrambe le braccia sulla spalliera del divano guardarmi."Qualcosa non va?"
"Mi chiedevo a cosa pensavi con quello sguardo afflitto" rispose facendomi arrossire.
Non pensavo di avere un'espressione afflitta."N-nulla"
"Ti piacerebbe essere come lei?" Indicò con un cenno la sorella che rideva e ballava gioiosa, sprizzava vitalità da tutti i pori.
"Chi non vorrebbe" risposi sorridendo e inclinando il viso.
Si sporse in avanti avvicinandosi di più e mettendo i sensi in allarme il mio sorriso svanì."Puoi essere ciò che vuoi" rispose con uno strano tono, esprimeva tranquillità e gentilezza.
Stava cercando di consolarmi?
Ridacchiai spostando i capelli su una spalla, il fatto di non portare gli occhiali non mi faceva vedere molto in lontananza ma ciò che riuscivo a vedere era che tutte queste persone vivevano in un mondo a parte, un mondo in cui io non rientravo.
"Sei molto gentile a dire una cosa del genere ma sfortunatamente sappiamo entrambi che non è così"
"E chi lo dice?" Inclinò il capo guardandomi attentamente, i suoi occhi brillavano sotto le luci colorate.
Di nuovo quel scintillio di sfida."Credi davvero che possa essere così?" Indicai la sorella e le due bellissime ragazze che ballavano con lei.
"Posso aiutarti se vuoi"Abbassai il capo sul mio drink analcolico notando come anche una semplice bevanda mi distinguesse dalla massa di persone lì dentro.
"Io posso aiutare te e tu puoi aiutare me" alzai il viso incontrando il suo sguardo mentre un sorriso divertito si fece strada sulle sue labbra.
"Cosa intendi?"
"Hai detto di essere brava in matematica, no?" Un cipiglio si formò sul mio viso mentre cercavo di capire il suo ragionamento."Vedi, non sono molto bravo nello studio e tu sembri essere brava in questo campo"
Oh, ora inizio a capire.
"Vero" confermai annuendo.
"Io posso aiutarti a diventare come lei, farti godere la tua gioventù in cambio di lezioni private"
Mi venne in mente il discorso mattutino della sorella in cui per i voti bassi del fratello non avrebbero potuto viaggiare.Forse i genitori gli privavano alcuni lussi se i voti fossero stati bassi.
"Cosa mi dice che posso fidarmi di te?" Chiesi alzando entrambe le sopracciglia, ero abbastanza scettica su ciò, avrebbe potuto prendere lezioni private senza doversi sforzare nel aiutare una ragazza.
"Diciamo che sei divertente e io adoro divertirmi... soprattutto le sfide"Ah, riempire il proprio ego era il suo obbiettivo.
Poggiando una sigaretta tra le labbra alzò gli occhi chiari sul mio viso, il veloce gesto fece cadere la piccola ciocca scura sul suo viso rovinando la sintonia della perfetta piega.
"Allora? Che dici?"
Nuovo aggiornamento!
Allora, che ve ne pare? Vi sta piacendo la storia?
Fatemelo sapere nei commenti!
Vi ringrazio come sempre e vi aspetto al prossimo aggiornamento!-shoot-

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Dream On
ChickLitAnia era una normalissima ragazza, adorava leggere e stare ore davanti al pc giocando per intere ore ininterrottamente. Elia era il solito ragazzo con la testa in un mondo a parte, col suo vizio del fumo e la voglia di riuscir a conquistare più raga...