Parte 14

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Sono esausta e sono nel letto. Anche oggi non sono andata a scuola dato che sono andata a coricarmi alle 6 per pulire buttare e togliere tutto fino all'ultima bottiglia di vodka.

Mi gira la testa e non so che ore sono, mi alzo per andare ad aprire la finestra e il sole è già alto nel cielo. Prendo il cellulare e guardo l'ora.

Caspita sono le 13:30. Ho molto sonno e i miei occhi ancora socchiusi sono la dimostrazione. Vorrei tanto buttarmi sopra il letto di nuovo tra le coperte e continuare a dormire ma già so che se lo facessi andrei in coma per 2 giorni.

Quindi, controvoglia vado in bagno e per poco non muoio d'infarto nel vedere la mia faccia in condizioni ripugnanti. Occhiaie spaventose, capelli disordinati e residui di trucco di ieri sera.

Senza pensarci due volte mi svesto e mi fiondo in una bella doccia calda. Improvvisamente mi sento più rilassata, e tra il profumo avvolgente della vaniglia e dei fiori di pesco, e una gran quantità di schiuma sparsa sul mio corpo, ripenso ai più bei momenti della magnifica serata di ieri. Inizio anche a pensare a quello che è successo con Vinnie. Certo non posso negare che ieri era tremendamente attraente e che se non fosse stato per l'orgoglio e per il fatto che è un coglione vanitoso del cazzo, me lo sarei fatto senza problemi. Tutto quello che so, è che adesso c'è una sfida fatta di provocazioni tra noi e che io non cederò di sicuro.

Esco velocemente dalla doccia e mi metto l'accappatoio. Mi asciugo rapidamente e mi vesto peggio di una capra al buio. Pantaloni della tuta neri logori, una semplice maglia in cotone bianca a maniche lunghe con una scollatura a V non troppo pronunciata e i capelli legati in uno chignon trasandato. 

Mi affaccio nella stanza di mio fratello per accertarmi almeno che respiri. Apro piano la porta ed entro di soppiatto per non disturbare il suo sonno. È un angelo, solo quando dorme, poi subito torna ad essere il rompipalle di sempre. Dopo essermi accertata che stesse dormendo profondamente, scendo giù e vado a prendermi qualcosa per il mal di testa, sto scoppiando.

<<Dove diavolo sono le aspirine>> borbotto mentre apro tutte le credenze e cerco tra gli scaffali.

Finalmente trovo un pacco già aperto. Che culo, ne rimanevano altre 2. Devo ricordarmi di passare in farmacia appena posso per ricomprarle. Mentre aspetto che la compressa si sciolga, il mio pensiero torna a ieri sera, quando c'è stato quel momento tra me e Vinnie. Riesco a ricordarmi i minimi particolari. Le sue mani fredde, il suo profumo, il suo solito sguardo ammaliante, e il suo impeccabile gioco da seduttore che emanava in maniera evidente sulle sue labbra carnose e affamate di passione. 

Non sono il massimo in esperienze sentimentali, ma sono sempre riuscita a tenere testa all'altra persona senza riscontrare problemi. Qui invece è diverso. Si riesco lo stesso a tenere testa, più o meno, ma mi sento come se avessi un blocco e non riesco a prendere in mano la situazione. Per non parlare poi dell'ansia che mi perseguita, ormai la posso definire mia coinquilina. Sono sempre riuscita ad esprimermi al meglio, facendo capire cosa mi stia e non mi stia bene. Ora con Vinnie sembra non portare a nulla. Quando capitano questi inconvenienti con lui vado in tilt. O forse è lui che mi ci manda? Credo sia così. Fanculo.

Mentre continuo a riflettere, l'aspirina si è sciolta e finalmente la bevo. Mi annoio tremendamente. Il silenzio in casa comincia a diventare inquietante, accendo un po' la TV. 

Sono stravaccata sul divano mentre guardo i Simpson mi squilla il cellulare. È Mary-Anne, forse dovrà parlarmi di come si sarà sentita dopo aver baciato mio fratello.

<<Buongiorno principessa>> dico ironicamente

<<Buongiorno un cazzo>> risponde lei con la voce piena di sonno

<<Qualcosa mi dice che non sei di buon umore>>

<<Ma tu sai a che ora sono andata a dormire?>> risponde lei leggermente irritata

<<Sicuramente non presto. Perché mi hai chiamata? Per caso dovevi dirmi qualcosa di importante?>> proseguo.

<<No no niente di importante... Anzi ora che ci penso si! Ascolta sei libera pomeriggio?>>

<<Si per che ora?>>

<<Le 17:30 ti va a genio?>>

<<Si dai almeno ho il tempo di capire come devo vestirmi>> rispondo ridendo

<<Ecco come sempre>> aggiunge ridendo

<<Ti devo dire una cosa...>> 

<<Non dirmelo, credo di aver capito...>> ribatto

<<Ecco brava... Approposito, qui quella che deve dirmi qualcosa sei tu brutta stronzetta>>

<<Ehm s-si te lo avrei raccontato pomeri->>

<<Lascia perdere mi ha già informata Tracy, so già qualcosa. Comunque voglio capirci meglio quindi ci vediamo più tardi>>

<<Va bene, avvisa anche lei mi raccomando>> 

<<Va bene, ciao>>

<<Ciao>> 

Chiudo la chiamata e continuo a guardare la TV tranquillamente cambiando canale ogni tanto, e tra un programma e l'altro si sono fatte le 16:00. Mi alzo con forza dal divano e salgo sopra per iniziarmi a preparare. Mi affaccio di nuovo nella camera di mio fratello. Finalmente si è alzato.

<<Ma buongiorno>> dico mentre entro furtiva nella sua stanza.

<<Mmh giorno..>> mugugna passandosi le mani sul viso più volte.

<<Come stai?>> domando

<<Un po' meglio rispetto a ieri. Ma sono comunque a pezzi. Sono ancora incredulo. Non mi sarei mai aspettato di rincontrare Vinnie dopo tanto tempo. Tu lo conoscevi già vero?>> 

<<Si più o meno ma non ci parlo molto, e poi non so neanche in che classe va>>

<<Ho visto che lo hai guardato in modo strano quando era all'ingresso>> continua 

E io che pensavo non se ne fosse accorto. Invece no, cazzo.

<<E-ehm s-si perché non mi aspettavo minimamente lui tra tante persone. Cioè intendo dire che non mi sarei mai aspettata che fosse il tuo migliore amico>> dico balbettando

<<Mmh ok>> risponde incerto

Strano che non abbia detto nulla di quello che è successo davanti a tutti quando stavamo giocando ad obbligo o verità. Però conosco bene Trevor e so che non dubiterebbe mai di una persona a lui cara come il suo migliore amico, anche se non credo abbia scoperto la parte peggiore di lui, ovvero quella dell'altezzoso playboy manipolatore. E poi era per gioco, sarebbe stato davvero stupido da parte sua fare una scenata di gelosia nei miei confronti. 

<<Comunque perché parliamo di lui?>> domando

<<E che ne so, io l'ho nominato semplicemente perché sono rimasto felicissimo della sorpresa che mi ha fatto ieri. Cos'è? A te sta antipatico?>>

<<Non sono affari che ti riguardano e poi anche se fosse, problemi?>> domando con un piccolo sorrisino ironico

<<Oh per carità neanche uno>> risponde alzando le mani 

<<Comunque volevo dirti che esco>>

<<Va bene, a che ora torni?>>

<<Non lo so>>

<<Si ma stai attenta e non fare tardi>> 

<<Trevor ho 17 anni non 9>> dico io sbuffando

<<Lo so ma papà e mamma hanno dato a me la responsabilità di prendermi cura di te, quindi vedi di fare la persona seria e di non fare cazzate perché non voglio sentirli lamentarsi>>

<<Va bene capo>> grido mentre mi giro e vado via.

Entro nella mia stanza, dove sembra essere scoppiata un'esplosione peggio di Chernobyl, e inizio a cercare qualcosa di decente da indossare.

Continua...

Il migliore amico di mio fratello : Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora