Parte 18

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<<Ciao Vinnie>>

<<Lo trovi divertente? Umiliarmi in quel modo oggi al parco?>>

<<Se vuoi saperlo si, ci ho provato molto gusto>> rispondo sarcastica

<<A quale scopo ti comporti in questo modo? Mi vuoi far passare per una persona che non sono?>>

<<Ah perché non sei come ti ho descritto oggi? Allora illuminami Vinnie, dimmi chi sei davvero perché a me sei sembrato questo.>>

<<Precisamente cosa speravi di ottenere?>> domanda irritato

<<Mah niente, volevo semplicemente rispondere alle tue provocazioni con una ancora più grande e, a quanto deduco ci sono riuscita alla grande. Se non lo avessi ancora capito è aperta un'ardua competizione tra noi e guarda caso, hai iniziato tutto tu, quindi io non faccio niente di male, semplicemente sto al tuo gioco e ti rode che io riesca a tenerti testa poiché sono la prima a saperlo fare tra le tue innumerevoli esperienze. Sbaglio?>>

<<Lisa, non giocare con il fuoco, potresti farti male>> incalza minaccioso

<<Il fuoco è il mio migliore amico. non ho paura di scottarmi se vuoi saperlo>> ribatto stizzita.

D'improvviso le sue possenti braccia muscolose, si fiondano sulle mie come per immobilizzarle. Tento di liberarmi dalla sua stretta morsa indietreggiando.
Adagiamente poggio la mia schiena su di una portiera di un'auto parcheggiata li.

<<Che cosa vuoi fare? Vuoi intimidirmi? Vuoi farmi cadere una volta per tutte nelle tue tentazioni?>>

Lisa ho capito che vuoi sfidarlo ma chiudere quella bocca mai? Complimenti il premio stupida dell'anno va a te.

Le sue mani scendono con calma sui miei fianchi. Nel frattempo mi stringe a se e il suo ventre è premuto contro il mio. Una folata leggera di vento ci scompiglia i capelli mentre continuiamo ad essere ad un passo dalla tentazione. Lui aumenta la tensione approssimando le sue labbra affamate verso le mie. Quando fa così i miei sensi vanno in allerta mentre il mio cervello si sconnette totalmente e va in un grande tilt.

<<Mhh... noto che non sei più tanto dura. O mi sbaglio piccola?>> mormora mentre sposta una ciocca di capelli che in precedenza il vento aveva buttato sul mio viso.

<<Vinnie, st-stai giocando sporco>> balbetto

<<Esatto dolcezza.>>

I suoi occhi scuri tentano di intrecciarsi nelle profondità dei miei ma io interrompo la promiscuità tra loro serrandoli e pregando che si polverizzi all'istante. Mi sta facendo impazzire, ma da me non partirà neanche un bacio. Non succederà mai.
E proprio nel momento catartico, il clacson della macchina a cui ero appoggiata, strombazza nel silenzio notturno, dividendomi repentinamente dallo sportello su cui ero appoggiata.
Che figura ultra di merda che ho fatto, anzi che abbiamo fatto.
Come ho potuto non capire che c'era una persona all'interno?

Non ci penso due volte e d'istinto mi libero dalle braccia di Vinnie e scappo via iniziando a correre esasperaramente.

Avrò fatto minimo un isolato e mezzo senza fermarmi. Ho esaurito tutto il fiato che potevo avere dentro i miei polmoni.

Finalmente sono davanti la porta, stremata, giro le chiavi dentro la serratura, e appena entro trovo mamma e papà addormentati sul divano abbracciati con la televisione in sottofondo che crea una cornice d'amore perfetta. Incredibile come sono innamorati anche dopo tanto tempo, mentre io non capisco cosa provo. Entro in punta di piedi e chiudo la porta delicatamente per poi sgattaiolare di sopra in camera.

<<Ma dove sei stata?>> domanda Trevor con rimprovero

Ecco. Ci mancava solo questa. Ora cosa gli dico, che il suo migliore amico da due settimane tenta come un pazzo di conquistarmi e che me lo ritrovo anche fuori scuola ogni due per tre tra i piedi come uno stalker psicopatico? Se lo venisse a sapere sarebbe la fine per me.

<<Ero... ero... a casa di Mary-Anne... Mi sono fermata da lei>> parlo a tratti per la mancanza di respiro.

<<Mi ero preoccupato>> dice lui più pacato.

<<Appena ho visto l'orario sono scappata e ho iniziato a correre per fare il più veloce possibile per evitare una sgridata di mamma>>

<<Ecco. Brava. Lo sai che non le piace quando non la avvisi>>

E il premio per la miglior bugiarda va a me ovviamente.

<<Adesso vado in camera. Sono stanca, è stata una giornata impegnativa>>

<<Va bene sorellina, buonanotte>> conclude con un tenero bacio sulla testa.

Apro la porta della camera buttando tutto all'aria come di consueto e mi infilo sotto le coperte cercando di dormire, anche se i mille dubbi e incertezze si fanno strada nella mia mente non augurandomi un buon riposo.

Continua...

Il migliore amico di mio fratello : Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora