<<Ancora qui sei? Vedo che perseguitarmi non ti stanca>> dico mentre mi sistemo i capelli senza degnarlo di uno sguardo
<<Si, sai lo trovo un passatempo davvero divertente>> risponde poggiandosi alla parete sospirando.
Ho bisogno di sciacquarmi la faccia, non potrei sostenere un discorso del genere in queste condizioni, la testa continua a pulsare ininterrottamente, mi sento morire non ce la faccio più.
Velocemente l'acqua riempie la piccola vaschetta formata dalle mie mani e subito un ondata di freschezza sembra donarmi una ricarica, uno spiraglio di vita, uno piccolo e misero ma sufficiente da poter porre fine al mio martirio. Mi giro di scatto non curante della sua presenza nel bagno e mi affretto ad uscire ma invano, poiché il suo fisico statuario me lo impedisce.
<<Fammi uscire da qui!>> esclamo decisa
Lui si guarda attorno facendo finta di niente, come se non avesse sentito.
<<Fammi uscire da qui!>> ripeto scandendo lentamente.
Lui continua a farsi i fatti suoi nella più totale indifferenza, addirittura sistemandosi i capelli e controllandosi allo specchio.
<<Sei diventato sordo per caso? Apri questa porta ho detto, lasciami passare>> Aumento il tono della voce
Niente.
Nessuna reazione.
Il nulla più totale, sto parlando da sola.La mia pazienza sta svanendo, sento lo stomaco stringersi e la mia bocca pronta a sputare fuori un mucchio di parole non proprio belle.
<<VINCENT VUOI APRIRE QUESTA DANNATA PORTA? LASCIAMI USCIRE DA QUESTO FOTTUTO BAGNO, CAPISCI CHE MENO TI VEDO E MEGLIO È PER ME? NON MI SEMBRA. GUARDA COSA MI STAI FACENDO FARE, STO DELIRANDO, MA SI TANTO CHE VUOI CHE TE NE IMPORTI, PER TE L'IMPORTANTE È AVERNE UNA DIVERSA OGNI GIORNO NON È COSI? E IO INGENUA A PENSARE CHE... CRISTO SANTO MI DEVONO TAGLIARE LA LINGUA, STO PARLANDO TROPPO.>>
Credo che per quanto io abbia urlato forte, le pareti abbiano assorbito tutto il mio monologo, parola per parola. Fortunatamente la musica fuori è alta e non c'è stato il rischio che qualcuno abbia sentito.
<<Hai finito? Adesso sto diventando sordo per davvero>> risponde spostandosi dalla porta cambiando posizione.
Analizzo ogni suo minimo movimento, dal portarsi i capelli all'indietro al sistemarsi la cinta dei jeans.
E se mi stesse mettendo alla prova? Se volesse vedere cosa farò tra pochi secondi? Mi lascerà andare? Non lo farà? Ma no che sto pensando, d'altronde sono solo una sua ossessione del periodo, poi gli passerà come se nulla fosse mai accaduto e potrò finalmente tornare a vivere.
Fulminea, in un suo attimo di distrazione, mi fiondo sulla maniglia della porta per scappare e fuggire via senza mai voltarmi, se non fosse che, nonostante abbassi la maniglia più volte, la mia unica via di uscita non sembra collaborare e non si apre.
Breve attimo di realizzazione, i miei occhi si incrociano con l'immensità dei suoi, scuriti ancor di più da un tratto di eye-liner nero attorno ad essi. Deve averla chiusa mentre mi stavo sciacquando il viso. Furbo. Maledettamente furbo Vinnie, complimenti. Un piccolo sorriso malefico spunta sulle sue labbra, contento del suo misfatto andato a buon fine.
<<Sei matto. Tu sei completamente matto. Che cosa speri di ottenere così?>> ringhio furiosa
<<Te.>>
<<Oh si certo dopo che ti sei abbracciato con quella in piscina aspetta che io ti creda eh>> rispondo con una risata isterica.
<<Prima cosa, è una mia amica d'infanzia, non potrei mai fare nulla con lei, e seconda cosa, perché hai tirato questa questione in ballo? Sei per caso... gelosa?>>.
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Il migliore amico di mio fratello : Vinnie Hacker
RomanceLisa, giovane studentessa diciassettenne della St. John High School si troverà per la prima volta davanti a eventi per lei inimmaginabili e sentimenti a lei nuovi, trovandosi faccia a faccia con il vero significato dell'amore. Per caso incontrerà Vi...