Parte 4

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Mi ritrovo a terra senza averci capito un cazzo di quello che è successo. 

è accaduto tutto così in fretta.

Accasciato su di me si ritrova un ragazzo più alto del solito, capelli mossi e lunghi di un colore che non ho mai visto, ma che ha comunque delle tonalità tendenti al biondo e all'arancio, mascella definita e labbra carnose.

Il suo sguardo è fisso su di me e i suoi occhi scuri in un primo momento mi rapiscono completamente.

i miei occhi iniziano ad osservare lentamente ogni parte del suo petto nudo che per quanto tonico, sembra essere scolpito da Michelangelo. 

Una moltitudine di tatuaggi si fanno strada sulle sue braccia muscolose. Le sue mani grandi e venose caratterizzate da delle unghie bianche sono ai lati della mia testa. 

Indossa solo un pantalone della tuta bianco e nero con delle scarpe sportive abbinate.  

è incredibile come in soli 30 secondi sia riuscita a guardare e memorizzare ogni minimo particolare di un ragazzo che mi è appena caduto addosso.

Con forza decido di spostarlo ma invano, dato che è alto come un guardaroba. Finalmente le sue grosse mani mi liberano ed io riesco ad alzarmi cercando di ripulirmi dalla polvere.

<<Ma sei coglione?>> dico con tono notevolmente infastidito <<Per poco non rischiavo il trauma cranico>>

<<E tu non sai guardarti attorno quando cammini?>> ribatte arrogantemente.

Però, determinato il ragazzo, peccato però che non sappia minimamente di che pasta sono fatta. 

<<Ah e io sarei quella che dovrebbe guardarsi attorno quando cammina? Tu mi sei venuto addosso, che cazzo vuoi da me>>

<<Lisa calmati>> dicono Tracy e Mary-Anne all'unisono.

Ma come faccio? Questo qui davvero mi sta facendo perdere la pazienza.

<<Senti bellezza come prima cosa calmati perché non ho fatto nulla di grave>>

Inizio ad agitarmi, rido istericamente. 

E senza pensarci due volte mi dirigo verso di lui incazzata come una bestia.

<<No senti tu deficiente, quale parte del concetto non ti arriva? Scaraventarmi per terra in quel modo lo consideri una cosa da nulla? E secondo non provare mai più a chiamarmi bellezza>>

<<Altrimenti?>> chiede con fare malizioso.

Con due dita mi prende il mento per guardarmi meglio negli occhi. Percepisco malizia e voglia di sfida allo stesso tempo. 

Il mio sguardo è freddo e deciso, le distanze tra i nostri volti si fanno minime.

E prima che io riesca a contare fino a dieci, la mia mano gli lancia un sonoro ceffone sulla guancia.

Mi stacco da lui e mi dirigo verso le ragazze, ancora incredule a quello che è successo.

<<Dai ragazze, andiamo>>

Ci allontaniamo dalla piazza del parco e iniziamo a passeggiare per andare verso il lungomare.

<<Lisa ma che cazzo fai?>>

<<Semplicemente quello che mi sono sentita di fare Mary-Anne>>

<<Ti rendi conto gli hai tirato uno schiaffo>> dice Tracy come se volesse rimproverarmi

<<Si lo so sono stata impulsiva ma non me ne frega un cazzo>>

Per un attimo cala il silenzio. Silenzio totale e nessuno parla più.

<<Comunque devo dire che non hai fatto proprio male>> dice ridacchiando Tracy tenendo il suo frappè tra le mani.

<<Già. Non ti vedevo tirarne uno simile da quella volta che hai litigato con Mandy in palestra al secondo anno>> dice Mary-Anne ridendo come una pazza.

Mary-Anne ha una risata contagiosa che fa scoppiare a ridere anche me e Tracy.

<<Lei se lo è meritato dai. Mi aveva rotto le scarpe 10 minuti prima della gara>> 

<<E il ragazzo di prima invece?>> domandano insieme

<<Se lo è meritato anche lui... Ma ti pare che neanche mi conosci e mi chiami bellezza? Da quale pulpito?>>

<<Mi fa troppo ridere come lo ha detto se ci ripenso>> dice Tracy con aria divertita.

<<Senti bellezza...>> scimmiotta Mary-Anne 

<<E poi tu come un razzo sei partita e hai fatto ''No senti tu''>> 

Tracy non fa neanche in tempo a finire la frase che scoppia a ridere anche lei.

<<Quanto siete sceme>> dico ridacchiando anche io.

Verso le 7 ritorno a casa. Non mangio nulla, non ho fame. Vado direttamente in camera mia per mettermi il pigiama.

Mi infilo sotto le coperte e faccio partire ''Why'd you only call me when you're high'' degli Arctic Monkeys sul mio spotify con il volume al massimo.

Inizio a ripensare a quello che è successo al parco oggi. Allo schiaffo che ho tirato a quel ragazzo. Sarò stata troppo esagerata? Avrei dovuto reagire diversamente? 

Non lo so e non lo voglio sapere. L'unica cosa che so per certo invece è che in parte mi sento soddisfatta di averlo fatto. Che illuso, pensa davvero di conquistare una ragazza con un semplice sguardo malizioso? No caro, non me. 

La mia testa adesso è in piena confusione ed è diventata un via vai di dubbi.

E senza accorgermene, crollo in un sonno profondo risucchiata dalla musica nelle mie cuffie.

Continua...



Il migliore amico di mio fratello : Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora