capitolo 12 " abbiamo poco tempo per fuggire"

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Le guardie ci scortano fino ad una stanza, dove ci fanno entrare

"Aspettate quì, ora arriva Janson" e con molta violenza ci scaraventano nella stanza buttandoci letteralmente dentro. Non so come sia successo, ma forse questa mossa violenta ha fatto sorgere di nuovo la nausea e il senso di svenimento in me, e così inizio a barcollare perchè vedo nero

"Stai bene?" mi domanda Thomas, mentre mi aiuta a rialzarmi da terra

"Si, mi gira solo la testa" e d'improvviso mi abbraccia e all'orecchio mi sussurra

"ci stanno ascoltando, ma mi sono organizzato con gli altri, tieniti pronta" e si stacca da me rivolgendomi un sorriso

"Non ci posso credere!!!" dico guardando alle spalle del ragazzo, mentre sto riflettendo sulla sua frase. La mia scatola, un'altra volta è quì, appoggiata ad un lettino. Mi avvicino al letto e prendo la scatola tra le mani, percorrendone i bordi con le mie mani, come se l'avessi mai vista, quando la porta di quella stanza si apre.

"Eccovi ragazzi" dice Janson con quel suo sorrisetto inquietante quanto strano, mentre si avvicina a noi

"Che vuoi?" mi precede Thomas, posizionandosi accanto a me, per proteggermi da qualsiasi cosa avesse in mente quello psicopatico

" Quella che vogliamo tutti....una cura, e se non mi aiuterete con le buone, non avrò altra scelta che farlo con le cattive" dice mentre si gira e inizia a fabbricare qualcosa con le mani

"Cosa intendi con le cattive?" domando, sperando di non ricevere la risposta che ci siamo già dati io e Tommy con uno sguardo

"Bhe, dovrò uccidervi...entrambi, e parleremo solo di un tragico incidente" dice. E d' improvviso si gira verso di noi. Tra le mani, tiene strette due siringhe, con un liquido blu al loro interno, e Thommy si posiziona sempre davanti a me

"Ci stavamo fidando noi" dice Thomas cercando di convincere l'uomo a non farci del male e a non toccarci

"Avreste dovuto pensarci prima, entrambi, il vostro sangue va bene anche da morti, non è un problema" dice Janson, e continua ad avvicinarsi, lentamente. Ho paura, lo ammetto, molta paura che a me e Thomas ci facciano del male. Paura del dolore, ma la paura più grande è quella di lasciare Newt e tutti i nostri amici

"ORAAAAAAAAA!!!!!!" urla Thomas, con tutta l'aria disponibile nei suoi polmoni, e all'improvviso, la grata sul soffitto, che doveva essere quella per l'areazione, si rompe, rivelando i nostri amici, capitanati da quello che probabilmente dev'essere Aris. Newt e Minho scendono, mentre Aris, Alby, Theresa, Winston, Gally e Fry restano sù. Subito mi fiondo tra le braccia del biondo e lo bacio come mai avrei pensato di fare

Minho e Tommy si occupano di Janson, dandogli due pungi nello stomaco e facendolo svenire poco dopo

"Forza" urla Aris da sopra "Abbiamo poco tempo", così afferro la mia scatola al volo e Newt mi aiuta a salire

"Mai felice di rivedervi come ora!" dico vedendo i ragazzi venire in nostro aiuto e ci allontaniamo nel condotto, mentre da sotto, Janson, che probabilmente si è ripreso, urla

"Non durerete una notte là fuori, specialmente voi due" rivolgendosi ovviamente a me e a mio fratello, mentre sento il senso di nausea aumentare in me e ci facciamo largo nel condotto

SPAZIO AUTRICE

ecco il capitolo di stasera...mi dispiace di non aver pubblicato ieri ma ero via...spero che comunque questo, come tutta la storia, vi piaccia...commentate e lasciate una stellina

Maze runner//continuate a correre, radurai// NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora