capitolo 33 " Lui potrebbe aiutarmi"

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Vengo svegliata in piena notte da un dolore lancinante allo stomaco. Provo a girarmi e rigirarmi nel letto per provare a fermare il dolore, ma l'unica cosa che ottengo sono altre fitte, sempre più potenti. Vedo Theresa dormire beatamente nel letto affianco al mio: sembra così tranquilla che non voglio svegliarla.

Passano ancora minuti, ma il male non sembra volersi arrestare e così decido di alzarmi dal letto per fare due passi. Esco dalla stanza, ma l'unica cosa che vedo è il buio più totale della notte, affiacato dal rumore dell'aria che viene tagliata dal passaggio della berga. Poi il mio sguardo si ferma sulla cabina di pilotaggio, all'interno della quale vedo una flebile luce, così mi avvio verso la cucina per prendere del caffè per Jeorge, tenendo stretta a mano allo stomaco per le continue fitte che non sembrano volevano fermare.

"Ehi" dico a Jeorge, entrando nella cabina "Pensavo volessi un pò di caffè" concludo, sedendomi accanto a lui e depositando la tazza sul mobile accanto

"Non penso che tu ti sia svegliata in piena notte solo per farmi del caffè" dice continuando a fissare il cielo, ma indicando con un dito la mia mano attorcigliata allo stomaco

"Già" dico arrendendomi nel volerlo nascondere

"Com'è iniziato?" mi chiede, riferendosi ovviamente al dolore allo stomaco

"Nella Radura..." inizio "Prima arrivava molto più raramente, poi piano piano ha inoùiziato a farmi sempre più male, fino a che una notte non ho vomitato una sostanza nere. Poi c'è stata la fuga e sembrava finito, ma Thommy ha riiniziato a sentirsi male.....e stanotte anch' io dopo molto tempo" dico guardando l'uomo alla guida

"Sai.... ho sempre pensato che noi non saremmo mai fuggiti dalla C.A.T.T.I.V.O." inizia indicando Brenda che sta riposando sul divano accanto a noi nella stessa stanza

"Poi ho conosciuto Brenda. E' una figlia per me e non so che cosa farei a quei bastardi se potessero farle male. Ma anche tu sei come una figlia per me, come Theresa. E ti prometto che gliela faremo pagare, in qualche modo" conclude. Non mi aspettavo delle parole del genere, non da Jeorge, l'uomo che sta sempre sulle sue. Ma evidentemente mi sbagliavo anche su di lui.

"Grazie" riesco a sussurrare

"Ora và a riposarti" dice mostrando un sorriso nascosto.

Non riesco a fare calmare il dolore, davvero non so come fare; sembra che dentro di me si aggrovigli qualcosa, ma non so che cosa sia. Come se mille aghi mi s'infilassero nella pelle, tutte insieme; come se l'aria mi fosse strappata dai polmoni. Ma guardandomi attorno, mi viene in mente l'unica persona che potrebbe aiutarmi: Newt. Riesce sempre ad alleggerire il mio dolore e a farmi penare ad altro.

Mi dirigo nella stanza dove i tre stanno dormendo e piano piano, delicatamente apro la porta. I tre stanno dormendo, ognuno in un letto. Inizio ad entrare nella stanza per riuscire a distinguere l'unica chioma bionda

"Ehi" mi sussurra Thomas, mentre realizzo che ho appena trovato Newt

"Ehi" dico cambiando direzione e sedendomi sul letto di mio fratello

"Che 'è?" mi chiede, mettendosi seduto

"Tranquillo, non è niente" dico cercando di tranquillizzarlo

"Lo so che ti fa male, Jade, siamo fratelli e non riesci a mentire, nemmeno di notte" dice sorridendo

"Bhe, pensavo che la sua compagnia potesse aiutarmi" dico indicando il biondo

"Lo farà" dice sdraiandosi di nuovo e facendo finta di dormire. Mi allontano dal suo letto per dirigermi a quello di Newt, poco distante dal suo

"Ehi..." dico dopo che per un pò ho accarezzato la sua chioma, seduta sul ciglio del letto

"Che ci fai quà? Cos'è successo? Stai bene?" chiede tutto d'un fiato, tirnandosi su in solo colpo. Evidentemente era abitutato a farlo anche nella Radura.

"Tranquillo, è tutto ok...posso dormire con te?" gli chiedo

"Stai male, vero?" mi chiede anche se probabilmente ha già capito la risposta e così mi limito a fargli un cenno e posare il mio sguardo sul braccio

"Vieni quì" dice allargando le braccia, e facendo spazio sul letto

"Grazie" dico facendo un enorme sorriso e mi appoggio al suo petto

"Sta tranquilla, ci sono io" mi sussurra all'orecchio. E mi addormento, non prima di avere visto sul volto di mio fratello un sorriso, nella nostra posizione.

Maze runner//continuate a correre, radurai// NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora