capitolo 20 " Janson aveva ragione, cazzo"

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Vengo svegliata dalla luce debole del Sole mattutino e dal leggero vento che si fa spazio tra i miei capelli scompigliati. Mentre mi giro per dare il buongiorno al mio biondo, mi accorgo che di lui non c'è alcuna traccia...ecco, lo sapevo, ne ero certa, si è sicuramente pentito di quello che abbiamo fatto ieri sera, che stupida che sono stata a pensare che potessimo vivere una vita normale. "Che idiota che sei" continuo a ripetermi tra me e me, ma proprio mentre mi schiaffeggio il viso, vedo in lontananza Minho.

Decido di alzarmi e di raggiungerlo perchè sono sicura che con le sue battute non mi faccia pensare al fatto che Newt potrebbe essersi pentito di tutto, forse perfino di quello che c'è stato prima di stanotte. Mi alzo e m'incammino, ma noto una cosa strana: vicino all'asiatico, sdraiato a terra, c'è mio fratello. Inizio a correre e non me ne importa nulla se là c'è anche Newt...quello è mio fratello e come lui protegge me, anch'io devo fare lo stesso con lui.

"Che succede ragazzi??" dico mentre mi piego sulle ginocchia per riprendere il fiato che ho perso durante la corsa

"Stanotte non è stato bene....ha vomitato....qualcosa... e di sicuro non era la poltiglia di Fry" dice Aris, mentre è seduto accanto a Thomas

"Ehi, Thommy" dico abbassandomi per riuscire a toccarlo. Ha una cera davvero orribili: è bianco come il latte e ha due profonde occhiaie. E' in una specie di dormi-veglia, ma quello che gli dà la forza di tenere gli occhi aperti è la mano salda di Theresa nella sua.

"Sto bene, Jade" mi dice mio fratello, mentre mi siedo accanto a lui

"Ma non dire scemenze, sei uno schifo" gli dico sorridendo

"Sempre gentile" mi ribatte e gli deposito un bacio sulla testa

"Ora riposa" gli dice Aris, mentre Theresa gli fa un cenno con la testa per indicare il fatto che se ne sarebbe presa cura lei

"Jade, vieni un attimo?" mi domanda Minho, affiancato dagli altri, compreso Newt

"Certo" gli dico alzandomi e seguendoli.

Arriviamo dietro la specie di grotta, fuori dalla visuale dei due ragazzi che si stanno tenendo per mano

"Che c'è?" chiedo mentre noto che gli altri mi stanno guardando con aria triste e quasi malinconica

"Vedi....quella che Thomas ha vomitato stanotte è quello che hai vomitato tu la notte della fuga" dice tutto d'un fiato Newt. Non ci posso credere, quindi Janson aveva ragione? quella testa di caspio aveva ragione.

"Non ci credo" dico passandomi una mano sul viso per asciugarmi la lacrime e perdendo l'equilibrio

"E' tutto ok" mi dice Newt,prendendomi e abbracciandomi

"No...non è tutto ok, non voglio che mio fratello passi quello che ho passato io. E' orribile dormire due ore a notte e contorcersi dal dolore" dico anch'io tutto d'un fiato

"Lo so...ma Thomas è forte ce la farà" dice Gally

"Già" dico asciugandomi le lacrime e tornando da mio fratello

"Riposati Thomas, partiremo tra un paio d'ore, così nel pomeriggio dovremmo arrivare da Brenda e Jeorge" dice Aris e passiamo quelle ore a cercare di non far soffrire Thomas...a cercare di farlo star bene, in vista del lungo viaggio che avremmo dovuto affrontare.

SPAZIO AUTRICE

spero che la storia vi stia piacendo...commentate e scrivete come vorreste che andasse avanti la storia

Maze runner//continuate a correre, radurai// NewtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora