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Faye non riuscì a concentrarsi sui libri, sembrava che improvvisamente tutto avesse perso importanza. Non era più motivata come pochi giorni prima a studiare, a mettersi a suonare o a fare qualunque altra cosa. Persino alzarsi da quel dannato letto le sembrava un'impresa faticosa.

Dana intanto era in preda allo studio ed aveva disperatamente bisogno di una mano da Faye, ma trovandosi in quello stato era una richiesta abbastanza inutile.
Neanche lei riusciva a concentrarsi nel sentire la pallina anti-stress della bionda colpire il soffitto ripetutamente. Quel suono stava mandando Dana all'esasperazione, per questo scrisse ad Austin di venire subito in camera e fare qualcosa.

Austin Gutierrez aveva un anno in più a Faye ed era un tipo alquanto riservato. Preferiva sempre starsene in disparte a fumare e a leggere libri gialli.
La sua bellezza non passava affatto inosservata: era alto, portava la barba ed aveva la tipica aria da ragazzo misterioso che tutte le ragazze della NYU amavano. Un tipetto completamente diverso dall'egocentrico Gabriel, che non faceva altro che mostrare la sua parte vanitosa e logorroica.
Ad ogni modo, Austin ignorava ogni ragazza - a meno che non si trattasse di fumare erba da qualche parte - perché nutriva un'enorme cotta per Faye da poco prima l'inizio del primo anno. Ricordava il primo giorno in cui la vide come se fosse ieri.

L'università non era ancora iniziata e, come succedeva per ogni Senior, Austin visitò le varie università alle quali era interessato durante i rispettivi open day. Aveva già fatto visita alla Columbia, alla Berkeley e all'università di Oregon. Mancava solamente la NYU per decidere con sicurezza che strada intraprendere.

Era maggio ed il sole picchiava forte, nonostante le temperature non sembrassero così alte per lui. Austin portava sempre addosso la sua amata giacca di pelle nera. La NYU aveva accolto troppe persone per i suoi gusti, sembrava quasi di stare ad un concerto.

Era in fila ad aspettare il suo turno per parlare con chi di dovere e ricevere informazioni, quando vide una ragazza dai capelli biondi raccolti in una perfetta coda di cavallo, leggermente mossi sulle punte.
Si trovava proprio all'entrata dell'edificio e stava leggendo la brochure della facoltà di Giornalismo. Ad ogni paragrafo sorrideva immaginando il suo futuro in quell'università e riuscì a vedere una certa luce in lei. Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso!

Indossava un top color verde bosco, il quale andava incredibilmente a pennello con la tonalità chiara della sua pelle dato che i due colori si contrastavano, e dei semplici jeans. Non sapeva con esattezza perché fosse così colpito da quella ragazza in particolare, ma una cosa era sicura: vedere che anch'essa fosse così interessata al giornalismo e alla scrittura risvegliò in lui la speranza di entrare alla NYU.
Non parlarono quel giorno, si scambiarono solamente una serie di sguardi e sorrisi imbarazzati, però moriva dalla voglia di incontrarla di nuovo.

E insomma la sua speranza divenne realtà: Austin fu ammesso alla NYU e quando si trasferì nel dormitorio, luogo in cui ha conosciuto Gabriel, non faceva altro che chiedersi se la bionda si trovasse lì.
Sfortunatamente, una volta essersi conosciuti, Faye era già interessata ad un altro ragazzo. Nessuno ha mai scoperto chi fosse, non ne parlava mai con nessuno e gli altri non provavano a chiederle informazioni al riguardo, perché non avrebbe mai dato una risposta.
Nonostante questo lato un po' misterioso ed introverso, Faye sapeva essere una buona amica ed Austin cercò sempre di fare la sua parte. Di fatti corse subito dalle due ragazze appena ricevette il messaggio.

«Ah, finalmente! Non so più cosa fare con lei, è stesa su quel letto a lanciare quella fastidiosa pallina da ore!» lamentò Dana non appena vide Austin entrare in camera.
Faye non sembrò molto contenta di quella sceneggiata. Bloccò la pallina gialla nel suo pugno destro e si poggiò sui gomiti guardando la sua amica in cagnesco.
«Sul serio? Hai chiamato Austin per questo?» chiese infastidita.
«Non mi da fastidio!» disse Austin e Dana si voltò subito a guardarlo alzando le sopracciglia. Anche se non aveva detto una singola parola, il suo sguardo diceva letteralmente "Ma non mi dire!" .
Tutti erano a conoscenza della cotta di Austin per Faye, ma ogni volta lui lo negava imbarazzato.

𝑨𝑷𝑯𝑹𝑶𝑫𝑰𝑻𝑬, 𝚝𝚘𝚖𝚑𝚘𝚕𝚕𝚊𝚗𝚍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora