Epilogo

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Faye si svegliò alle sei come da routine e nonostante non avesse la forza di alzarsi, era costretta — se non da una forza interiore, dalle guardie del carcere. Quel posto era veramente scadente, puzzava di muffa e di detersivo per lavare i pavimenti. Faceva freddo, anche se era più un'aria talmente secca da infastidire la tua pelle. Dopotutto la cella era minuscola e malcurata, al momento era occupata solo da Faye e Kinsey, l'unica ragazza con la quale ha stretto amicizia.
Come ogni altra amicizia nata in un carcere, la loro è iniziata con la domanda "Perché sei dentro?" da parte di Kinsey, proprio perché Faye non avrebbe mai aperto bocca.

Quando Faye mise piede lì dentro per la prima volta, la cella era occupata anche da Lara, ma è stata trovata impiccata proprio al centro della stanza da Faye. Inizialmente la bionda rimase a fissare il corpo senza vita della sua compagna per qualche minuto, immobile e con gli occhi spalancati, poi una volta che tornò in sé andò a chiamare le guardie per toglierla da lì.
Kinsey d'altro canto era fin troppo abituata a vedere certe cose e quindi il suicidio della sua compagna di cella non la toccò minimamente — forse non erano neanche tanto legate. Ma adesso anche Faye si stava lentamente abituando a tutti gli orrori possibili che poteva vedere lì dentro ogni giorno. Ormai, alcune cose non le facevano neanche più effetto o ribrezzo, ma infondo non sopportava quel posto e ancor di più odiava il fatto di esserci entrata per sbaglio.

Il cibo faceva schifo, ogni mattina era costretta a fare dei lavori che neanche voleva fare, spesso è stata vittima di calci e pugni da parte di Occhio Rosso, una delle donne più temute lì dentro. Grossa, muscolosa, con una fronte immensa e il corpo ricoperto di tatuaggi. La chiamavano "Occhio Rosso" proprio perché la sua pupilla destra era completamente rossa.
Faye invece era stata soprannominata "Sfascia-matrimoni", per via della sua accusa.

Quel giorno era importante per molti, perché si potevano ricevere visite e soprattutto era quasi Natale. Però Faye non ha mai ricevuto nessuna visita, erano passati mesi ormai e non ha più rivisto nessuno dei suoi amici, né tantomeno la propria famiglia. Ma non ha mai smesso di pensare a Tom neanche una volta, si chiedeva come stesse e quanto lo avesse fatto soffrire. Ma soprattutto... lui credeva davvero a tutto questo?
E sua sorella... che fine aveva fatto? Era incredibile che lei non avesse voluto farle visita, erano fin troppo legate per evitare una cosa del genere.
Comunque sia non aveva quasi più importanza, nessuno sarebbe passato neanche oggi... o almeno così pensava.

Una delle guardie aprì la cella di Faye, facendole sapere che c'era una visita per lei. A primo impatto rimase di stucco perché non poteva crederci, poi il suo pensiero andò subito a Tom. È arrivato? Le avrà fatto un regalo di Natale? Allora le crede!
Ma quando arrivò alla sala per le visite e si mise seduta al tavolino in attesa dell'ospite, tutta la sua felicità ed adrenalina svanirono non appena vide che chi le aveva fatto visita era in realtà Dana. Certo le faceva piacere vederla, ma avrebbe preferito vedere Thomas.

«Ciao Faye,» lei stava aprendo la bocca per risponderle ma Dana non le diede il tempo di farlo.
«Fa un po' ridere... no? Che tu eri una delle più brave, studentessa modello, con intuito... eppure ti è sfuggito qualcosa» Faye non capì di cosa stesse parlando inizialmente. Lo sguardo compiaciuto di Dana era impossibile da decifrare, poi cominciò a ridersela da sola.
«Ho ucciso io Ashton» le sussurrò poi dopo essersi inchinata verso di lei. Faye spalancò gli occhi cominciando a tremare, non poteva essere vero. Perché aveva fatto una cosa del genere?
«C-cosa...» Faye cominciò a balbettare e Dana rise semplicemente di più.
«Ah, che goduria! Vederti finalmente in basso. Prima era tutto un "Faye di qua, Faye di là"... persino Garrett parlava di te. Ma sono riuscita a cambiare questa storia, sono riuscita a distruggere l'immagine della perfetta Faye» Faye sentì i propri occhi bagnarsi, non sapeva come reagire e non conosceva questa nuova Dana. Sembrava essere un'altra persona, non riusciva nemmeno a riconoscerla.
«Beh, non è stato facile, ho dovuto organizzare tutto nei minimi dettagli per evitare di farmi beccare. Lo ammetto, sei stata complicata, ma non così tanto da rovinarmi i piani. Vuoi sapere come ho fatto?» sembrava quasi che tutto questo fosse un gioco per la sua ex compagna di stanza e Faye non riusciva neanche ad immaginare come avesse fatto, perché era fin troppo scossa in quel momento.
Dana afferrò quindi la sua borsa e dopo averci frugato all'interno cacciò fuori una carta d'identità mostrandogliela.

«Margaret, sono io» ora Faye si sentiva completamente persa nel vedere quel documento falsificato, ma riuscì a iniziare a fare qualche collegamento. Era lei la babysitter, era lei che Tom aveva riconosciuto ed era lei che contattava Fiona per incastrare Faye. Ma perché tutto questo?
«Devo dire la verità, capisco perfettamente perché fossi così tanto presa da Ashton insomma il vecchio sapeva scopare piuttosto bene!» dopo aver sentito quelle parole Faye avrebbe voluto darle addosso.
«Oh, che ti aspettavi? Che Ashton avesse occhi solo per te? Pft, non eri la prima e sicuramente neanche l'ultima. Ma non preoccuparti... io non amavo Ashton, in realtà non me ne fregava nulla... l'unico mio interesse eri tu. Tu e la tua insopportabile perfezione, avevi tutto, tutto quello che una persona poteva volere ed io vivevo nella tua ombra. Per questo dovevo fare qualcosa, pensavi di star impazzendo? Tutto è stato merito mio, vedi? Nessuno riesce ad avere a che fare con te come lo faccio io, nessuno riuscirà mai a capirti come ti capisco io. E poi era tutto in regola... da piccola sei stata tu ad uccidere Maggie, la tua migliore amica, peccato che ancora nessuno lo sa, ma io sì. Io so fino a che punto puoi impazzire. Io so tutto di te, Faye Bennett»

«N-non capisco... dove vuoi arrivare? Non ho mai fatto qualcosa per ferirti» Faye sentì una lacrima caderle dall'occhio destro. Dana improvvisamente tornò seria, sembrando quasi infastidita da questa sua frase.
«Nulla? Hai sempre preferito altri, Faye. Non mi hai mai detto nulla di Ashton ma io lo avevo capito, lo vedevo nei vostri occhi quando vi incontravate per strada ed è stato solo dopo che ho messo piede in casa sua. L'ho fatto solo per te Faye, io non amo Ashton, non l'ho ucciso perché nessun'altra poteva averlo, ma perché lui non poteva avere te»
«Signorina, il tempo è scaduto» avvisò la guardia, Dana si girò chiedendogli un solo secondo in più e poi tornò a guardare Faye.
«Non preoccuparti Faye, mi sto prendendo cura io di tutto. Mi occuperò io di Tom, quando uscirai di qui potremo stare assieme senza distrazioni, non è fantastico?» Faye si sentiva sempre più confusa, il suo unico pensiero era mettere in salvo Thomas ma non poteva agire chiusa in quel carcere.
«Che vuoi dire con "mi occuperò io di Tom"?»
«Avrà modo di rincontrare suo fratello. L'importante è che tu starai con me» dopo aver detto questo le lasciò un bacio sulle labbra e la guardia afferrò Dana per le braccia tirandola via, dato che non poteva toccare il carcerato.
«Ti aspetto dall'altro lato, da sola» urlò Dana mentre veniva portata via, anche perché era scaduto il tempo per la visita.

Faye non fece altro che fissarla mentre andò via e una volta sparita rimase ancora per qualche secondo seduta a quel tavolo, con la testa che le doleva e gli occhi che versavano lacrime su lacrime.
Faye era innocente come ricordava, Dana aveva ucciso Ashton non perché lo amava, ma perché amava lei. Dana era ossessionata da Faye, proprio come Faye era ossessionata da Maggie al tempo. Che avesse usato questa cosa come una sorta di metafora? Che fosse stato il karma?
Il vero problema era che Faye si era innamorata di Thomas e non passava un solo giorno senza pensare a lui. Ora, più che mai, aveva capito che era in pericolo. Doveva trovare un modo per uscire da lì, doveva mettersi in contatto con Gabriel, Austin e Thomas.

Il suo unico pensiero ora era salvare Tom.

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SPAZIO AUTRICE
Finalmente ho concluso questa storia! Era la mia preferita ma purtroppo ho avuto problemi per decidere come concluderla. Ho optato per un salto temporale a quando si trovava già in carcere e concluderla così. Ovviamente questo finale aperto lascia intendere che ci sarà un sequel, non so ancora quando ma se mi seguirete saprete tutte le novità.

Vi è piaciuta questa storia? Siete curiose di sapere come andrà avanti e cosa succederà a Tom?

Vi ringrazio per essere arrivate fin qui e per aver letto la mia storia, ne sono molto legata e sono felice che abbia avuto un buon feedback. Se siete interessate a leggere altro di mio, potete trovare altre storie sul mio profilo.

Love you, Barbara ❤️

𝑨𝑷𝑯𝑹𝑶𝑫𝑰𝑻𝑬, 𝚝𝚘𝚖𝚑𝚘𝚕𝚕𝚊𝚗𝚍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora