Quattro

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«Non credo sia umanamente possibile fidarsi di una persona in così poco tempo..» non era di certo la prima cosa assurda che Faye sentì dire dal suo nuovo "amico", ma era anche vero che i due si erano alleati nel scovare un assassino e ciò richiedeva un enorme quantità di fiducia.

«Puoi perlomeno fingere?» Tom unì le sue mani in segno di preghiera, come se la stesse implorando. Faye pensò quindi che sarebbe stata una buona idea scoprire indizi prima che la polizia potesse farlo, perché avrebbe potuto eliminare ogni traccia della loro relazione segreta. I due quindi si incamminarono a passo svelto verso la camera di Thomas.

«Ho trovato questo in camera di mio fratello, era nascosto in una mattonella staccata nel soffitto del bagno» e cacciò fuori dal comodino della sua scrivania un telefono nero.
Faye si immobilizzò alla vista di quel telefono, vari flashback cominciarono a presentarsi innanzi ai suoi occhi, come per esempio quel weekend a Santa Barbara.

«Un telefono vecchio che non usava più?» chiese agitata, come se volesse davvero una risposta affermativa. Tom scosse la testa lanciando in aria il telefono per poi riprenderlo con la stessa mano.
«Mio fratello aveva un'amante!» annunciò sicuro, poi si mise seduto sul suo letto posto affianco alla porta, guardando la ragazza compiaciuto.
«Cosa hai letto?» chiese lei e Tom scosse la testa, abbassando lo sguardo.
«Ahimè, nulla.. si sblocca solo con un codice, ma non ho idea di quale possa essere. Ne ho provati mille ma sono tutti errati,» il ragazzo cominciò a digitare numeri a caso, fallendo miseramente. Faye invece sospirò senza far troppo rumore, sentendosi leggermente sollevata. Ciò voleva dire che la sua era solamente una supposizione, era l'unica a conoscenza di quel codice.

Faye afferrò il telefono dalle sue mani, fingendo di analizzarlo e poco dopo il cellulare di Tom squillò. «Scusami, devo rispondere!» si alzò facendole cenno di aspettare ed uscì dalla stanza, lasciando l'amante segreta da sola con l'unico indizio tra le sue mani. Lei si tolse finalmente il cappotto da dosso, sentendo un lieve calore sulle sue spalle, e lo poggiò sullo schienale della sedia. Sfilò via quei fastidiosi tacchi, toccandosi poi i talloni doloranti, e si mise seduta sul suo letto digitando il codice di sblocco.
Il telefono diede via libera a Faye di controllare ogni cosa: galleria, messaggi, telefonate.

Si sentiva molto agitata nel vedere l'home page di quel telefono. Non sapeva cosa le aspettava - in realtà sapeva benissimo cosa fosse presente su quel cellulare, aveva semplicemente paura di vederlo.
Con il pollice schiacciò sull'app di messaggistica, deglutendo alla vista di quella serie di messaggi.

A: Perché non vuoi lasciare Fiona?
Sei un codardo, tu non la ami!

A: Sono stanca di aspettare,
avevi promesso che le avresti parlato.

Faye sentì i suoi occhi combattere per trattenere le lacrime, poi portò una mano alla sua bocca scoppiando nuovamente a piangere. Era asfissiante, quel sentimento, quel vuoto... stava lacerando ogni parte del suo corpo.
Cancellò ogni fotografia, messaggio e video che potesse incriminare Faye, ma mentre faceva ciò la porta si aprì costringendola a chiudere velocemente ogni app aperta e bloccare il telefono, si asciugò poi le guance bagnate dalle lacrime.
«Scusami, era importante.. hai scoperto il codice?» Faye scosse la testa mordendosi il labbro inferiore senza distogliere lo sguardo dal pavimento e lui si passò le mani per il viso in segno di stanchezza.

«Come stai?» chiese Faye fissando il ragazzo che le dava le spalle. Tom non si aspettò una domanda del genere, infondo era banale rispondere con un "Come dovrei stare? Mio fratello è stato assassinato", ma sapeva che quella domanda richiedeva altro.
Si voltò verso di lei, lasciando che le mani potessero cadergli lungo il corpo a peso morto, e notò che lo fissava in attesa di una risposta. Si rese conto in quel momento dei suoi occhi lucidi e leggermente arrossati, non capì perché avesse pianto dato che era rimasta per poco tempo da sola.

𝑨𝑷𝑯𝑹𝑶𝑫𝑰𝑻𝑬, 𝚝𝚘𝚖𝚑𝚘𝚕𝚕𝚊𝚗𝚍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora