«Se cresceranno traumatizzati dall'assenza di una figura paterna sarà colpa tua»
«Dovresti amarmi, eppure non vuoi fare un figlio con me»
«Figliolo, ma perché non crei una famiglia con Jessica? Sembra essere la ragazza perfetta per te.. non volevate restare assieme per tutta la vita? Che farai se non metti su famiglia?»
Ogni donna nella vita di Thomas aveva cercato di spingerlo a diventare padre un giorno, cosa che in realtà non lo aveva mai entusiasmato più di tanto. Lui non si sentiva affatto la persona adatta a mantenere una famiglia, a crescere degli omini con le sue sembianze e a mettere da parte se stesso per qualcuno di più piccolo. Proprio lui.. che non era in grado neanche di badare alla sua persona. E poi non credeva di saperci fare con i bambini, anche se quando era in compagnia dei suoi nipoti sembrava essere lo zio perfetto. Portava sempre regali da Londra e raccontava loro aneddoti sull'università e i viaggi bizzarri che di tanto in tanto faceva assieme alla sua ex compagna Jessica. Inventava giochi nuovi e li spingeva a risolvere enigmi sempre più complessi, diceva che era un modo per sviluppare la loro logica. Ma non voleva passare la sua vita a fare questo con qualcuno "di suo".. o almeno non era il suo obiettivo per il momento. Incredibile però come ogni donna che incontrava voleva la stessa cosa da lui, partendo da sua madre: ha sempre sperato in un futuro ricco di nipoti, diceva sempre "che uomo sei se non metti su famiglia?". A suo padre questo non interessava, d'altronde lui aveva cambiato moglie due volte e nonostante amasse tanto la sua famiglia, non credeva che fosse la stessa a rendere un uomo tale. Un'idea completamente diversa da quella dell'attuale moglie, ma l'idea del matrimonio e dei figli spaventava così tanto Tom, perché aveva paura di non esserne all'altezza.
Negli ultimi mesi, prima della morte di suo fratello, Tom si sentiva sotto pressione. Jessica non faceva altro che spingerlo a fare un figlio — avrebbe voluto un maschio — e spesso ha provato a rischiare di farsi ingravidare senza il suo consenso. Per questo motivo i due hanno cominciato a litigare sempre più col passare dei giorni, per Thomas era assurdo un comportamento del genere. «Io non mi sarei mai permesso di fare certe cose senza la tua approvazione» le urlava sempre contro, «questa è pazzia!» e ogni discussione finiva con Jessica che scoppiava in un mare di lacrime per far sentire Tom in colpa. Lei credeva di esser pronta a diventare madre, lui le faceva notare ogni volta che chi si sentiva pronto non si comportava in quel modo. In quanto compagna sapeva anche essere la donna perfetta per lui. Era ordinatissima e avevano diviso le faccende di casa, lei odiava stirare e lavare per terra, per questo lo faceva sempre lui. Appena finiva di mangiare lavava quell'unico piatto sporco pur di non vedere una montagna di piatti sporchi nel lavello. Profumava di ciliegine ed era sempre in tiro per ogni occasione. Alla sera indossava sempre un pigiama di raso e faceva una maschera per il viso due volte a settimana prima di andare a dormire. Consigliava a Tom i prodotti migliori per la sua pelle in modo da non fargli smettere mai di prendersi cura di sé stesso. Spesso uscivano per andare a correre all'Hyde Park ed ogni volta si fermavano di continuo per vedere gli scoiattoli gironzolare. Quando visitavano i genitori e la famiglia di Ashton a New York, lei era sempre attiva ed aiutava la madre e Fiona con qualunque esigenza. Era follemente innamorata di Tom, proprio come i parenti del ragazzo lo erano di lei, ogni volta che rincasava lo accoglieva tra le sue esili braccia per poi riempire il suo viso di baci e per questo lui si sentiva amato come non mai. La mattina era sempre all'università, amava profondamente la sua materia e aveva sempre la testa sui libri. I suoi voti alti e le sue ambizioni per il futuro erano ciò che la madre di Tom guardava con più ammirazione. Jessica era pronta a diventare mamma, perché la sua carriera non sarebbe mai finita: proveniva da una famiglia di medici e chirurghi molto famosi e bravi a Londra quindi, nel caso di una possibile gravidanza, non appena si sarebbe sentita pronta avrebbe finito gli studi in un batter d'occhio e avrebbe cominciato a lavorare. Thomas invece non aveva nessun parente di successo a Londra, quindi l'idea di far entrare un bambino nella loro casa (per lui) significava andare in bancarotta, dover lasciar perdere gli studi e la possibilità di diventare un giornalista. A differenza di Faye, a Thomas sarebbe piaciuto molto lavorare in televisione come giornalista.
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𝑨𝑷𝑯𝑹𝑶𝑫𝑰𝑻𝑬, 𝚝𝚘𝚖𝚑𝚘𝚕𝚕𝚊𝚗𝚍
Mystery / Thriller[COMPLETATA] Per scovare l'assassino di suo fratello, Tom decide di chiedere aiuto ad una ragazza che non conosce affatto. Faye Bennett è una studentessa di Giornalismo alla prestigiosa New York University dall'aria misteriosa e menefreghista. Alunn...