TOC TOC

89 8 1
                                    

Un rumore mi sveglia di soprassalto.

TOC TOC

Guardo l'orologio, sono le otto e un quarto.

-Servizio in camera, posso entrare?

Ormai sembra inutile dire di no, anche se avrei voluto dormire quell'attimo in più.

-Sii entri pure.

Dico sbadigliando mentre mi sistemo seduto sul lettino.

Una robusta donna entra in camera portandosi appresso un carrelino.

-Stamattina abbiamo soltanto tè, tutte le bevande calde sono state esaurite durante la notte con il gelido arrivo della neve.

-Neve?!

-Neve, già.

Conferma la donna con voce ferma mentre mi versa il tè nella tazza posandola sul comodino alla mia sinistra.

-Ha bisogno d'altro?

Mi chiede mettendosi le mani su i suoi fianchi tondeggianti, come se si fosse tanto sprecata a versarmi del tè.

-Si

Le rispondo stuzzicandola.

-Mi potrebbe spostare le tende?

La donna non risponde e sbuffando le scosta con fare sbrigativo.

-Ecco fatto, buona giornata.

Rispose con tono stufato mentre chiudeva con la grazia di elefante, la porta.

La giornata non prometterebbe niente di buono se dipendesse dall' augurio della signora.

Delicatamente prendo la tazza fumante dal comodino,rivolgendo lo sguardo a destra, oggi come ogni mattina,vedo il letto disfatto di Madison vuoto. In questo momento si troverà in ambulatorio a fare i suoi esami di controllo.

Dopo ieri notte,dopo aver urlato al mondo chi sono veramente, mi sento infinitamente più forte e vivo.

La guerra fra me e il mio secondo cuore è definitivamente cessata e posso tirare un sospiro di sollievo.

Ahhh la mia prima giornata libera da pensieri cupi e paure!

Eh che giornata!

Sbircio fuori dalla finestra, i grattacieli di Birmingham sono totalmente immersi nella candida neve che sembra, con le sue braccia gelide, abbracciare la città.

Non ho mai più visto così tanta neve dal matrimonio di mia zia, Samantha Glasgow, a Londra.

Un giorno davvero indimenticabile quello, in cui avevo conosciuto Emma, la figlia del futuro marito di Samantha.

Nonostante abbia un anno in più di me, devo dire che ho subito legato con Emma, non solo perché è una persona talmente dolce da farti venire le carie, ma anche perché vedo in lei la premurosa sorella maggiore che non ho mai avuto.

E inoltre lei adora la neve e questo paesaggio la avrebbe fatta letteralmente impazzire di gioia!

Mi ricordo al matrimonio, quando feci amicizia con lei e suo frattelo Louis, i giri che faceva su stessa a braccia aperte per prendere più neve possibile e i piccoli fiocchi di neve che si adagiavano delicatamente sui i suoi capelli bruni.

Insomma, una ragazza davvero buffa!

Paul, suo padre,vedendomi così affezionato alla sua famiglia, mi aveva invitato per le vacanze estive, nella loro residenza estiva in campagna.

Second heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora