CASA

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Lacrime di pioggia rigano i  finestrini della jeep blu e come  piccoli singhiozzi, picchiettano sulla carrozzeria insistemente.

Chi l'avrebbe mai detto che queste due settimane  sarebbero  state così lunghe e solitarie?

Notti tetre, a rigirarsi dal lato all'altro del letto a cercare di dimenticarsi ogni  stupido sentimento provato e a ripensare al mio comportamento da idiota.

-Sam, ci sei? Ancora  cinque minuti e  siamo arrivati a casa.

L'incisa voce di mia madre alla guida, mi riporta sul pianeta terra.

-Si sì, ci sono.

Il motore della jeep s'arresta quando ci ritroviamo davanti al semaforo.

-Tieni,ecco  il tuo cellulare, sarai contento di sapere che hai  ricevuto un sacco di messaggi!

Dopo avere inserito l'intero braccio nella borsa sulle sue gambe e aver settaciato ogni suo angolo, mi passa di fianco il telefono.

Finalmente un oggetto familiare ai miei polpastrelli!

-Coosa? Mi hanno inviato più di cinquecento  messaggi?!? Da quando hanno iniziato a interessarsi  così tante persone a  me?

-Ovvio, da  quando sei finito sul notiziario.

L'auto riparte attraversando il mercato della cittadina Blackhealt per poi dirigersi verso Limes ave.

-Non sai quante volte i tuoi amici m'abbiano chiamato per sapere come tu stassi! Tyler soprattutto, gli è dispiaciuto moltissimo non esserti vicino.

Visualizzo i messaggi inviatomi e oltre cento erano solo del mio migliore amico.

Come ho potuto tutto questo non pensare a lui?  All'unica  figura più cara e intima che mi è stata più vicino fin  dai tempi delle elementari. Il solo vero amico di cui mi sono mai potuto fidare. Dimenticamerlo?  Sì, devo ammetterlo: l'ho fatto e solo adesso mi accorgo il mio egoistico errore ma  da adesso mi assicurerò che non accada più. Anzi, voglio chiamarlo.

Velocemente digito  il suo numero, devo ALMENO dirgli che sono tornato.

Gli interminabili secondi ad aspettare che risponda si moltiplicano ma il telefono suona libero, accidenti!

-Chi chiami Romeo,Aline?

Mia madre si fa curiosa sporgendosi in avanti per vedere lo schermo luminoso fra le mie mani.

-No affatto, ho chiuso con le ragazze.

-Okaay.

Sbuffa alzando gli occhi al cielo,le ho detto solo la verità.

Mia madre si volta e mi porge le stampelle,siamo arrivati alla casa monotona casa.

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