Second heart

Inutile esistere

-Un ... nuovv...

Soltanto ora mi accorgo di sudare freddo, i battiti di quel quel cuore non mio, aumentano all' impazzata, mi gira la testa; vorrei strappare la fascia che avvolge il mio petto e bruciarla.

-No..no...non è vero...dimmi che stai mentendo ...Madison?! Era uno scherzo? Ah-ah- ah-   non è divertente!

Sto impazzendo, sento che sto per svenire, per addormentarmi ancora. In confronto, l'incubo di Jack era quasi un sogno.

Cerco di trattenere il fiato, non voglio sentire un'attimo di più le pulsazioni di quel cuore, che non mi appartiene.

È come un puzzle fuori posto, uno straniero nel mio corpo.

Oddio, che senzazione orribile, un intruso dentro  di me!!

Non voglio sapere neanche come è avvenuto il trapianto che mi ha salvato il mio corpo, perché tanto non ha salvato la mia anima e adesso è inutile esistere!

Per la prima volta nelle mia vita, se si può considerare ancora tale, avrei voluto morire nell' incidente invece che vivere con un cuore di uno sconosciuto.
Era una donna? O un'uomo?  Come si chiamava? 

-Perché a me? PERCHEEEEEEEEÈ a me?!!! Voglio morire!

Dico tremando.

- SAM SMETTILA SUBITO!

In lacrime, guardo Madison.

-Tu non pui capire.

Singhiozzo.

-Samuel Carnison è morto tre giorni fa, durante l' operazione lui ...lui non c'è più.

Le lacrime mi offuscano gli occhi, Madison è diventata una figura sfocata e non mi può aiutare.

-Hey, hey, basta. Ho sbagliato lo ametto non dovevo dirtelo, mi dispiace.

-Invece è colpa mia, non dovevo insistere ma soprattutto non volevo coivolgerti.È soltanto un mio grandissimo sbaglio, punto.

-Ma Sam...

-Ti ho detto di NON chiamarmi così! Lui è morto. Io ...io non  sono nessuno.

Ora stiamo giocando al gioco "no, è colpa mia "e Madison è ostinata a vincere.

-Sa... mhh no. Okay, è il momento che ti racconti la mia storia.
Tanto vale, lasciamola vincere.

Mi tranquillizzo e per sopresa di lei e bisbiglio.

-okay, racconta.

-Un anno fa mi è stata diagnosticata la leucemia, non sai come ero disperata! Come te volevo morire! Pensavo che fosse inutile continuare a vivere se dal un giorno all'altro non ci sarei stata più. Fui portata in ospedale e fra una chemio terapia e l'altra, ho avuto modo di conoscere delle storie simili alla mia,delle persone con una speranza sovraumana con cui hanno superato ostacoli imvalicabili, che sia nel bene che nel male avrebbero affrontato ogni situazione con dignità e coraggio.

Grazie a loro io mi sono ricreduta, adesso, non dico che ero felice di morire ma, se fosse accaduto lo avrei fatto con onore.

Fortunamente il mio giorno non è ancora arrivato, sembra  che io sia guarita, i dottori per il momento mi hanno consigliato di stare a riposo e ogni mattina vado a fare degli esami per controllare che sia tutto okay.

Sam non ti devi abbattere! Così non risolvi nulla, so che sei un ragazzo intelligente, te lo si legge negli occhi! Quindi non mollare a metà dell' opera, ti prego!!

La ragazza sa essere persuasiva e per un momento ho pensato al meglio.

Ma una domanda mi rimbobò in testa.

-Ma allora chi sono io?

- Sei tu che scegli chi essere, per me potresti chiamarti anche Jonathan!

Il nome non è che soltanto una convezione, una regola. L'importante è il tuo spirito ciò che ti viene dal cuor...

Madison si ammutolì portandosi le mani alla bocca, come per bloccare quello che stava dicendo, evidentemente si era pentita di avere detto quell'ultima parola.

-Ops, scusa non volevo!

-Fa niente, non l'hai fatto apposta. Ma ora dormi, riposati,  tutti questi discorsi ti hanno stancato lo si vede dai tuoi occhi...