È arrivata l'ospite

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West Bay, Giugno 1990

I raggi del sole illuminavano la piccola cittadina di West Bay. Si sentiva che l'estate era arrivata, la stagione amata da tutti: i bambini avevano appena finito la scuola, la spiaggia si riempiva di ragazzi e di turisti venuti ad ammirare le meravigliose coste britanniche e gli universitari, che si erano dovuti trasferire in città per continuare i loro studi, ormai avevano dato tutti i loro esami, e potevano finalmente far ritornare dalle loro famiglie. In quest'ultimo gruppo, faceva parte Jack Walker che, dopo aver dato l'ultimo esame di letteratura inglese, poteva finalmente lasciare la gelida Londra e poter ritornare nell'amato paesino dov'era cresciuto e a cui era molto legato.

Appena arrivato nella cittadina, tutti iniziarono ad accogliere il giovane:
-Buongiorno Mr. Smith- salutò Jack
-Oh, ciao Jack. Mamma mia non ti avevo riconosciuto - ricambiò il Mr. Smith, il giornalaio - Quante volte ti devo dire che mi devi chiamare John!? -

Mr. Smith era il giornalaio di West Bay. Era conosciuto da tutti nel centro abitato e lui conosceva tutti, in particolar modo era molto legato alla famiglia Walker. Era un uomo basso, corporatura media, capelli bianchi. Era un persona molto buona, ma era molto pettegolo: quando succedevano qualcosa in paese, lui era il primo a saperlo.

- Me ne ricorderò, come sta? - domandò Jack
- Molto bene, gli affari vanno a gonfie vele. Tu come va con l'università? -
-Molto bene, ora che ho dato l'ultimo esame, ho deciso di ritornare per passare un po' di tempo con la mia famiglia -
- Sei proprio un bravo ragazzo, Jack. I tuoi genitori devono essere molto fieri di te e dei tuoi fratelli- affermò John, dandogli una pacca sulla spalla- Comunque, qualche giorno fa, è passata di qui tua madre, per comprare il quotidiano «The Sun». Mi ha detto che in questi giorni arriverà una nuova studentessa per il soggiorno estivo -
- Quale sarebbe la novità? - domandò in modo ironico Jack
- Sembra che la ragazza venga dall'Italia, per essere più preciso dalla Sicilia -
-Dalla Sicilia!- esclamò Jack - certo Abbiamo avuto studenti che provenivano dall'Italia, ma mai dalla Sicilia -

Dopo un po', Jack guardò l'orologio in pelle che aveva al polso e si accorse che si erano fatte le 10:00. Salutò Mr. Smith e iniziò a dirigersi verso casa.

10 minuti dopo

Finalmente Jack arrivò davanti casa sua, però non suono subito il campanello: osservò la casa dov'era cresciuto e vide che non era cambiato niente da quando era partito. A causa di una bufera, che aveva colpita Londra in inverno, Jack non poté tornare a casa ed era più o meno 1 anno che non rivedeva la sua famiglia.

- Jack! - all'improvviso il giovane si sentì chiamare, ma appena vide chi lo stava risvegliando dai suoi pensieri, gli spuntò un enorme sorriso sul volto.
- Mamma! - urlò Jack, abbracciando la madre.
- Non sai quanto sono felice di rivederti- sussurrò la madre in lacrime - Mi sei mancato un sacco, sarà all'incirca 1 anno che non ci vediamo-
- Anche tu mamma -
- Ma vieni entriamo, gli altri saranno molto felici di rivederti -

Madre e figlio entrarono dentro la casa ha due piani e, come aveva già previsto Jack, non era cambiato nulla.
- Tesoro, guarda chi c'è -
- Amore che hai da gridare cosí... - il padre non riuscì a completare la frasi appena vide chi c'era con la moglie - f
Figliolo, sei tornato finalmente. Non puoi capire quanto ci sei mancato!? -
- Lo so, papà. Mi siete mancati anche voi, ma dove sono le piccole pes...-
- Mamma papà, che succede?- domandarono in coro i due fratellini
- Si parla del diavolo e spuntano le corna-
Improvvisamente Jack si trovò adesso i due fratelli
- JACK! CI SEI MANCATO -
- Anche voi -
- Dove sei stato per tutto questo? - - Perché non sei venuto a Natale? - -Mica hai una nuova ragazza? - Queste domande riempirono la testa di Jack.

-Micheal e Clara, ora basta. Andate in piscina con papà, nel frattempo io aiuto vostro fratello a svuotare le valigie - consigliò la madre in tono molto serio.
I due bambini presero la mano del padre e si diressero verso la piscina e Jack si diresse verso la sua stanza insieme alla madre. Appena entro in stanza, si accorse che qualcosa era cambiato: non c'era il suo letto matrimoniale, ma c'erano due lettini.

-Mamma come mai ci sono due lettini? -
- Beh come già sai, ogni estate noi... -
- Si lo so, che quest'anno ci sarà una ragazza siciliana -
- Devo tagliargli la lingua Mr. Smith - sussurrò la madre ironicamente, più a sé stessa che al figlio, - Visto che la storia la sai, l'altro giorno, nella camera degli ospiti, è caduto un pezzo del tetto. Siccome non voglio far morire nessuno, abbiamo deciso di farla dormire qui-
- Nella mia stanza!?- urlò furioso Jack -Perché non potevi farla dormire nella stanza di Clara o di Micheal? -
-Innanzitutto, non osare usare quel tono con me, signorino. Poi non posso lasciar dormire una ragazza di ventuno anni nella stanza di due bambini. Mi raccomando, comportanti da brav'uomo, non hai più quattordici anni-

Ci furono cinque minuti di silenzio che sembrarono infiniti.
- Almeno cosa sai di questa ragazza? - domandò Jack per rompere il ghiaccio
- Come già sai, viene dalla Sicilia. Si è diplomata al liceo scientifico con 100 e lode e frequenta l'università di Catania. Un mio carissimo amico, il signor Di Stefano, mi ha informato che una studentessa modello è che nessuno aveva mai preso ad ogni esame 30 - spiegò la madre con tono fiero, felice della scelta che aveva preso
- In tutti gli esami prende 30? - domandò stupito Jack - io se prendo 25 è un miracolo-
- Tranquillo, questo l'hai preso da me-

Dopo aver disfatto la valigia e aver parlato del più e del meno, una macchina si fermò davanti alla casa dei Walker.

- Mrs Walker, è arrivata la nostra ospite - la informò Vanessa, la domestica.

𝑷𝒐𝒍𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora