Cambiamo argomento

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West bay, Giugno 1990

- No, non c'è bisogno. Però, mi farebbe piacere, se mi potresti dire dov'è la tua stanza - lo ringraziò Giulia
-Certamente -

I due salirono le scale e per un momento Giulia si senti un po' spaesata, a causa di tutte quelle porte che riempivano il lungo corridoio del piano.
- Tranquilla, ti ci abituerai - la tranquillizzò con voce calma Jack.

Giulia si senti più tranquilla e ringraziò il giovane con un sorriso.

- Allora, qui c'è la camera dei miei, a destra c'è la camera di Clara, accanto c'è la stanza di Micheal, lì infondo c'è il bagno e qui c'è la mia stanza, ma per ora sarà la nostra camera -  spiegò Jack.

Nel frattempo, Giulia entrò in stanza e iniziò ad aprire la sua valigia e a riporre le sue cose nell'armadio che Jack gli aveva indicato. Jack, che nel frattempo era rimasto alla porta, non poteva fare a meno di osservare il profilo della giovane
- Anche se sono fidanzato -pensò lui tra sé e sé - non posso dire che è una brutta ragazza -
- Perché non mi parli un po' di te? - domandò Giulia, rompendo il ghiaccio che si era creato.
-Come scusa? -
- Ho chiesto, perché non mi parli un po' di te, prima non mi hai rivolto neanche una parola -
- Io sono molto timido con gli sconosciuti-
- Beh, allora siamo in due -
- Finalmente c'è qualcuno come me - scherzò Jack ridendo - Comunque mi piace un sacco leggere e scrivere, adoro la letteratura italiana e inglese. Infatti frequento la facoltà di lettere al King's College. Quando finirò l'università, mi piacerebbe diventare uno scrittore -
- Io alle lezioni di letteratura era un miracolo che non mi addormentavo-
- Beh, vale anche per me con la matematica -
- Però una domanda mi sorge spontanea, tua madre fa l'insegnante di astronomia, tuo padre, da quanto mi hanno detto, fa l'architetto. Ma questa passione per la letteratura, da dov'è nata? -
- Anche i miei genitori ancora oggi se lo chiedono, ma dicono che ho preso quest'amore da mia... mia nonna materna - gli spiegò quasi in lacrime Jack. - È morta quando avevo 16 anni, ma è morta da sola in Italia, sai noi abbiamo origini italiane -
- Mi dispiace, non volevo farti piangere - 
- Non è colpa tua, come potevi saperlo. Sono io che non riesco ad accettare la sua morte, gli volevo un bene dell'anima-

In quel momento Jack, non riuscì a trattenersi e scoppiò in lacrime
- Ascolta: tua nonna non vorrebbe vederti così, lei vorrebbe vedere quel nipote timido con un sorriso stupendo che amava tanto - sussurrò Giulia sottovoce, mentre si avvicinava a Jack per asciugargli le lacrime.

I visi dei due giovani erano talmente vicini, che ognuno poteva sentire il respiro dell'altro. Rimasero per un paio di minuti così per poi allontanarsi.

-Cambiamo argomento. Hai detto che dopo l'università vuoi fare lo scrittore? - domandò mentre poneva nel cassetto l'ultimo paio di pantaloni
- Si, la scrittura è stata sempre una delle mie più grandi passioni. Mi aiuta quando sono arrabbiato e mi ha anche aiutato a riprendermi dalla morte di mia nonna - spiegò Jack - Tutti i miei insegnanti di letteratura erano sempre fieri di me, dicevano che i temi che facevo sembravano scritti da uno scrittore di fama mondiale -
- I tuoi compagni ti dovevano invidiare un sacco per questo ? -
- Si, ero molto invidiato da i miei compagni. Fino al liceo, non avevo molti amici - concluse malinconico Jack
- Anch'io ti posso capire. Alcuni dei miei compagni dicevano sempre che ero la cocca degli insegnanti, ma non mi importava molto-
- A me non importava molto la loro amicizia. Io ho continuato a seguire il mio sogno. Ora sto scrivendo un libro -
-Davvero, ma è fantastico! Di che cosa parla?-
- In realtà è solo una bozza, ma parla di una storia d'amore tra due giovani, ma devo ancora continuarla-
- Sarò la prima a comprarlo- lo informò Giulia, facendo l'occhiolino
-Ma adesso basta parlare di me, parlami un po' di te? -
- Che ti posso dire, mi piace la musica, infatti suono la chitarra. In estate mi piace guardare il cielo stellato in spiaggia e poter realizzare il mio più grande sogno, quello di diventare una degli astronomi più famosi al mondo -
- Che genere musicale ascolti? -
- In realtà ascolto un po'di tutto. Adoro la musica è, dopo l'astronomia, una delle mie più grandi passioni.-
- Beh, non siamo così tanto diversi dopotutto - puntualizzò Jack
- Infatti, secondo me, andremmo molto d'accordo -

-Giulia, Jack. Il pranzo è pronto! - urlò la signora Walker dal piano di sotto

𝑷𝒐𝒍𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora