Iniziamo a fare qualche bozza approssimativa dopo aver accordato la scenografia.
La canzone che hanno scelto di registrare e filmare si chiama 바다 ovvero mare.Non l'ho ancora ascoltata però ieri, mentre aspettavo che venisse su il caffè, ho buttato l'occhio su dei fogli che erano sopra al tavolo in sala; credo fossero di Seokjin perché erano vicino ai suoi quaderni.
Vicino al titolo che non riuscivo a mettere a fuoco vedevo dei disegnini di onde quindi suppongo fossero proprio le bozze della canzone.
Inoltre mi ha preparata dicendomi che sarà molto triste e io già mi immagino crollare in una crisi di pianto davanti a tutti.Non sono brava a trattenere le mie emozioni tanto meno se tristi.
Sono stata molto attenta alle parole di Yoongi perché non avendo letto il testo e avendo solo avuto alcuni dettagli, dovevo completamente affidarmi a lui.
Tutto quello che so è che il tema è basato sugli opposti: senza la presenza di uno, non può sussistere l'altro.
Non sono molto attenta sull'abbozzare qualcosa però, tutta la mia attenzione cade sulle sue candide mani.
Sono così perfette. Grandi e sottili, le vene erano molto sporgenti e violacee, ma mi accorgo subito che le unghie sono tutte rovinate, con le pellicine arrossate attorno.
Ritorno subito alla realtà.
"Torno subito, vado a mettere qualcosa di vecchio così non sporco questi vestiti".
Corro in camera di Jin, tolgo il cardigan di Jimin e lo ripiego sul letto.
Opto per una maglia nera un po' rovinata piegata in fondo al cassetto.Scendo con la stessa velocità con cui sono salita.
"Jin, posso usare questa maglia?" chiedo per sicurezza. Il mio migliore amico veste con tutti brand di lusso e non riuscirei mai a ripagargli nemmeno un paio di calzini se dovessi rovinarli.
"Certo, l'ho usata l'anno scorso per pitturare casa quindi non ti preoccupare di sporcarla"
"Grazie!"Torno a raggiungere il mio compagno di pittura quando mi accorgo che stava già iniziando a tracciare le linee guida in matita sulla tela.
È seduto sulle ginocchia con la tela appoggiata al muro.Così mi accovaccio vicino a lui a guardare cosa stava facendo.
Si gira e mi fa un sorriso con le labbra serrate ma mi ha trasmesso una dolcezza incredibile.
"Spero non ti dispiaccia per non averti aspettata"
"No no assolutamente, hai fatto bene, figurati"
Torna con il viso verso la tela. Prendo in mano lo sketch che aveva realizzato e rimango incantata per come ha organizzato e ideato tutto.Non lo conosco affatto, ma credo nasconda dentro di se un mondo immenso da scoprire.
Le ore passano e iniziamo anche a stendere la prima mano colore.
Jin e Jimin sono sempre stati per conto loro, non si sono limitati a preparare i colori, ma si sono occupati di sistemare gli appunti e ne hanno approfittato per ripassare la coreografia.Sono già le 18 e comincio ad avvertire la stanchezza; stiamo lavorando da 5 ore e sono fuori casa da due giorni, due giorni intensi.
"Sei stanca?" Mi chiede Yoongi vedendomi ferma a fissare le macchie di colore sulla superficie bianca.
"Abbastanza"
"Anch'io" e di nuovo mi sorride.
"Se vuoi ti accompagno a casa, dove abiti?"
"Oh... ma non voglio disturbarti" rispondo imbarazzata.
"Non è un disturbo, magari dobbiamo fare la stessa strada"
"Abito dalla parte opposta del negozio per animali"
"Vedi? Lo sapevo, devo andare a prendere il cibo per il mio cane, dobbiamo fare la stessa strada"Annuisco e vado a prendere i miei vestiti sporchi e prometto a Seokjin che i suoi glieli avrei riportati lavati e profumati appena ci saremo rivisti.
Mi sento un po' a disagio a fare la strada sola con lui, non so cosa dirgli, sono un po' agitata; non è che mi intimorisce solo che ho paura di dire stupidaggini.
È così bello: la sua pallida pelle si colora di calde sfumature date dal tramonto davanti a noi, i suoi capelli si muovono leggermente per via del leggero venticello portato dalla pioggia di questa notte.
Porta le mani in tasca e guarda dritto davanti a se quando la sua calda voce rompe il silenzio.
"Che ci fai a Seoul? Cosa ti ha portata a cambiare vita?"
"Sono arrivata l'anno scorso, ho imparato il coreano in meno di un anno; mi sono innamorata della Corea tre anni fa, ho iniziato a guardare i k-drama e ascoltare il k-pop, fino a quando mi sono innamorata di tutto ciò che la riguarda"
"Oh capisco, cosa stai studiando alla nostra università?"
"Belle arti, sto facendo la parte accademica, più precisamente pittura"Si gira e i nostri occhi si incontrano.
"Allora potremmo trovarci per dipingere ogni tanto, sai... io studio produzione musicale, però da un po' di mesi ho trovato la pittura un buon metodo per fuggire dalla realtà e rilassarmi"
"Molto volentieri" gli sorrido.
L'idea di passare del tempo con lui mi piace davvero, trovo che sia un ragazzo da scoprire, ha quell'aria misteriosa che mi cattura.
Non l'ho ancora visto ridere, solo dei dolci sorrisi che lasciavano intravedere i denti; sono sicura che avrà un bel sorriso.
Senza rendercene conto siamo davanti casa mia.
"Eccoci" disse girandosi verso di me "ora vado a prendere le crocchette per Holly, ci vediamo domani"Oh è vero, domani abbiamo lezione e per fortuna inizia alle 10 così ho tempo per riposare un po', da sola e tranquilla.
Posso metabolizzare quello che è successo in questi giorni e riflettere, perché ancora non né ho avuto modo.
Ci salutiamo con un accenno di inchino e le nostre strade si dividono.
Entro dalla porta d'ingresso e dopo essermela chiusa dietro le spalle tiro un sospiro profondo.
Non perdo tempo e butto in lavatrice i vestiti. Mi siedo sul letto e mi distendo guardando il soffitto, il bianco soffitto di camera mia, lasciandomi investire dai mille pensieri che non potevo reprimere.
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Ciao lettori, i capitoli precedenti sono in revisione, ho cambiato i tempi verbali quindi riadatterò tutta la storia e farò delle aggiunte.
Grazie per essere arrivati fino a qui, al prossimo capitolo. ♡
Alessia
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Spring Day
FanfictionL'amore spesso ci cambia, ci fa scoprire lati nascosti di noi, spesso prende e non restituisce. Non sempre regala emozioni positive, molte volte fa solo provare un forte dolore al petto. Questa è la storia dell'incontro predestinato di una ragazza...