14º Capitolo

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Un'ora infinita, ma per lo meno sono riuscita ad andare avanti senza corrodermi lo stomaco dall'agitazione.
La lancetta suona le 12:00 in punto.

Raccolgo velocemente la mia borsa e mi dirigo fuori dall'aula salutando la professoressa e i miei compagni di corso; decido di aspettare Yoongi davanti all'ingresso, visto che non ci siamo dati appuntamento in nessun punto e per di qua deve passarci per uscire.

"Eccomi" spunta dietro di me afferrandomi una spalla e facendomi sobbalzare "andiamo?"
Annuisco sorridendo e facendo rallentare i battiti cardiaci.

Attraversiamo il viale ombreggiato dalle folte chiome degli alberi e raggiungiamo la sua macchina nel parcheggio dell'università.

Neanche il tempo di metterla in moto che comincio a tartassarlo di domande riguardanti il posto in cui voleva portarmi.

"Ti conviene mettere l'anima in pace perché non te lo dirò e dovremo fare un ora di strada" mi guarda con un sorrisetto divertito.
Sbuffo incrociando le braccia come una bambina.

"Ma almeno pranziamo? Ho fame!"
"Non ti preoccupare nemmeno di questo, ho pensato a tutto io, tu devi solamente rilassarti"

Una parola: sono una persona troppo curiosa e non riesco a trattenermi e a non scervellarmi, ma in questo caso decido di farlo, so che ogni mio sforzo per estrapolargli anche una singola informazione sarà inutile e non ho notevoli capacità persuasive.

"Va bene" gli do tregua affacciandomi al finestrino cercando di trovare qualche indizio dai cartelli stradali.
Onestamente nemmeno questo mi aiuta, sono in Corea da un anno e mezzo, quasi due, molte strade non le conosco o non le ho proprio memorizzate.
Una cosa è certa ci stiamo allontanando dalle montagne. Mi sta portando al mare? È la prima cosa che mi viene in mente.

"Raccontami qualcosa ti te!" mi rivolgo verso di lui "se abbiamo tutto questo tempo da passare in macchina tanto vale usarlo, così poi non penso alla destinazione".
"Cosa vuoi sapere curiosona?"
"Cosa ti piace, per esempio, cosa non sopporti, cose così "
"Non mi piacciono le persone curiose come te"

Neanche il tempo di fare l'offesa che si mettere a ridere e mi scompiglia i capelli.
"Sto scherzando... mmh allora, cosa mi piace? I mandarini, oh si, quelli mi piacciono alla follia... poi, il mio cane Holly, lui mi piace parecchio, devi vedere come dorme: si prende tutto lo spazio e a me tocca l'angolo in parte al comodino hahahaha
ma va bene così, glielo cedo volentieri.
Mi piace scrivere musica e comporla, da poco ho iniziato a suonare la chitarra; suono il pianoforte da quando ne ho ricordo, mi ha insegnato mio padre a suonare, nonostante abbia perso la passione e abbia rinunciato ad inseguire i suoi sogni".

Lo ascolto attentamente, la sua voce calda accarezza i miei timpani; il sole colpisce le sue braccia salde sul volante e risalta la sua candida carnagione quasi di porcellana, passerei ore a descriverlo perché qualsiasi cosa faccia in qualsiasi contesto è bellissimo.

Parliamo del più e del meno fino ad arrivare in un parcheggio davanti alla spiaggia.
"Mi hai portata al mare?" Mi si illuminano gli occhi nonostante avessi quel presentimento.
"Dietro ho caricato un asciugamano e ho preparato il mangiare"
"E se ti avessi detto di no?"
"Me lo sarei mangiato tutto da solo che domande" ridacchia.

Apro il bagagliaio e lo aiuto a portare le cose nonostante volesse fare tutto da solo, ovviamente ho insistito per rendermi utile e ha ceduto.

Ci sediamo difronte al mare, la spiaggia era completamente isolata, nessun rumore estraneo, nessun pensiero negativo, niente di niente, solo noi.

"Spero ti piacciano le cose che ho preparato, non ho esagerato con il piccante perché non sapevo se poteva piacerti"
"Sei stato davvero gentile, grazie".

Do un boccone ai tramezzini ai frutti di mare e insalata, a qualche carne speziata, assaggio anche il kimbap e rimango senza parole; è tutto così delizioso, non pensavo fosse bravo a cucinare.
"Yoongi è tutto buonissimo"
"Tutto merito degli insegnamenti di mia mamma"

Ah sono pienissima ora, lo aiuto a ordinare le cose e faccio spazio per distendermi sulla coperta.
"Lo sai che non digerisci bene stando distesa?"
"Lo so, ma mi sta venendo sonno, questa notte non ho dormito molto"
"Si vede"
"Come? si vede così tanto?"
"Beh un po'" e si mette a ridere.

Il sole mi sta riscaldando e l'aria mitiga perfettamente il tutto, chiudo gli occhi e mi abbandono al rumore della brezza marina.

Vedo un'ombra comparire davanti ai miei occhi che apro immediatamente: mi ritrovo Yoongi a pochi centimetri dalla mia faccia.

"Lo so che vorresti un bacio, ma volevo solo toglierti una ciglia dalla guancia"
Divento rossa, non mi vedo ma mi sento andare a fuoco e non è il sole.
Mi alzo di scatto.

"Esprimi un desiderio e soffia" dice Yoongi avvicinando il dito con sopra la mia ciglia.

Soffio.

"Fatto" esclamo.
Il sole comincia ad andare dietro le nuvole, ma non tira aria di pioggia, evidentemente il vento le ha spostate verso di noi.

"Prendi e chiudi gli occhi"
Mi passa una cuffietta e l'altra la indossa lui.
"Con il mare davanti ha tutto un altro effetto"
Schiaccia play e parte "바다".

Sto bene, è tutto bello attorno a noi, lui lo è, ce la posso fare questa volta; l'ascolterò tutta senza bloccarmi.

Chiudiamo gli occhi e ci abbandoniamo alle parole e alla melodia.
A metà canzone sento che mi afferra la mano che era appoggiata al mio ginocchio; gliela stringo e intrecciamo le dita.

Apro gli occhi lentamente come se mi fossi risvegliata da un sogno e li rivolgo a lui, mi stava guardando e chissà da quanto.

"Ho aspettato che chiudessi gli occhi"

Mi aveva risposto senza che gli ponessi la domanda.
Mi avvicino a lui e mi appoggio al suo petto come l'altra sera, mette un braccio sopra le mie spalle per stringermi a se e lasciamo finire la canzone mentre fissiamo le sterminate acque difronte a noi.

Affiorano i ricordi di ieri sera.
Quel suo profumo addosso che mi risale le narici e mi fa sentire a casa, il suo battito cardiaco risuona nel mio orecchio quasi come se cercasse di armonizzare il mio, quasi come se si sovrapponessero in un unico battito.
Le nostre mani sono ancora intrecciate e non c'è modo o tentazione di dividerle.

Lo sento distendersi sulla coperta accompagnando il mio corpo all'indietro, mi giro su un fianco e appoggio su di lui quasi abbracciandolo.
Sento il suoi respiri, il calore del suo corpo, la tonicità dei suoi muscoli del torace; il suo braccio ancora ben saldo su di me mi fa sentire al sicuro.

"Potrei stare così per tutta la vita" sospira Yoongi accarezzandomi il viso.
"Potremmo farlo"
"Non credo proprio..."
"Perché?"
"Perché sta per iniziare a piovere".

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