22º Capitolo

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Abbiamo scelto un classico film di Netflix, poco impegnativo da guardare, quei film da adolescenti innamorati che si conoscono al liceo.

Finita la nostra merenda poggio il tutto in parte al letto e mi accoccolo a Jin che è subito pronto ad avvolgere il braccio sulle mie spalle.

Quando sono triste lo faccio sempre: Jin mi viene sempre a trovare, mi prepara la merenda e mi tiene stretta a se senza dirmi nulla.
Mi raccontava sempre che da piccolo sua mamma era solita a fare lo stesso e con lui funzionava, ed effettivamente pure con me.
Senza di lui non so cosa farei, è sempre pronto a sostenermi e sopportarmi.

"Jinnie?"
"Mh?" risponde facendomi i grattini sul braccio.
"Lo sai che ti voglio tanto bene? Vero?"
"Certo che lo so, dove lo trovi uno così?"
"Dai cretino, sono seria" gli mollo una pacca sul petto.
"Agh... si che lo so, te ne voglio anch'io".

Ci appisoliamo senza nemmeno rendercene conto, la televisione in sottofondo mi fa da sonnifero ogni volta.
Dopo non so quanto tempo vengo svegliata dalla suoneria di un messaggio.

Ho dimenticato di mettere il cellulare in silenzioso.
È Yoongi.
Yoongi?? Ma gli ho dato il mio numero?

"Ale? Perché stai sorridendo come un'ebete? Chi ti ha scritto" mi deride Jin spintonandomi per farmi cadere

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"Ale? Perché stai sorridendo come un'ebete? Chi ti ha scritto" mi deride Jin spintonandomi per farmi cadere.
"Yoongi" arrossisco.

"Si lo so, gli ho dato io il tuo numero, non ringraziarmi" aggiunge "ah preparati che ti porto in un bel posto"
"Come?? E me lo dici così? A che ora?" Balzo in piedi agitata.

"Dopo cena, mangiamo una cosa al volo e alle otto e mezza partiamo, abbiamo sicuramente mezz'ora di strada se troviamo traffico"
"Ah perfetto allora inizio ora a cambiarmi, vado a farmi una doccia" annuncio avvicinandomi alla porta del bagno.
"Va bene, io vado a casa a cambiarmi, torno per cenare con te"
"Okay, passa a prendere degli hamburger al ristorantino vicino ad H&M"
"D'accordo, a dopo; mi raccomando fatti bella"
Lo saluto ringraziandolo.

*sbam*
Certo che potrebbe essere più delicato quando chiude la porta.

Appoggio sopra la lavatrice i vestiti di Yoongi non prima di aver inalato il suo profumo un'ultima volta.

Entro in doccia, apro l'acqua calda che lascio scrollare sul mio corpo.
Il vapore annebbia la stanza non facendomi vedere nulla attorno a me, mi lascio abbandonare dal silenzio e il calore, il rumore dell'acqua mi rilassa in una maniera impeccabile.
Passo il bagnoschiuma fresco all'arancia per tre volte così da profumare ovunque.

Esco avvolgendomi l'accappatoio e aprendo leggermente la finestra per fare uscire il vapore.
Mi avvicino allo specchio che si sta disappannando e fisso riflesso per qualche istante senza dire o pensare nulla; lo abbandono dopo un respiro profondo chinandomi a risciacquare un po' di schiuma rimasta tra i capelli.

Mi strofino l'asciugamano togliendo l'acqua in eccesso per poi indossare l'intimo bianco che avevo precedentemente preparato sopra la mensola.

Sento dei rumori in entrata.
"Jin sei tu?" urlo titubante.
"Si sono io"
Ma quanto è stato veloce?
In realtà sono stata io a mollo sotto la doccia per troppo tempo.
"Il ristorante era chiuso, quindi ho portato da casa dello spezzatino di carne che mi ha fatto mamma"
"Ah ecco perché sei arrivato così presto! Pensavo di essere stata io troppo a lungo in doccia ma comunque mi sembrava troppo poco".

Indosso una t-shirt nera lunga che mi fa praticamente da vestito e raggiungo il mio migliore amico in cucina per cenare.
"Dopo mi aiuterai a scegliere cosa indossare"
"Io??"
"Si tu, chi altro?"
"Non preoccuparti lascia fare a me" risponde con aria fiera.
Non so se debba preoccuparmi o meno.
"Mangiamo se no si fredda" dico servendo la carne sui piatti e apparecchiando alla buona la tavola.

...
Lasciamo in lavastoviglie i piatti sporchi e ci dirigiamo in camera mia.

"Bene, fammi vedere che cos'hai!"
Si piazza davanti al mio armadio spostando velocemente i vestiti appesi.
"Si può sapere dove mi porti?" Chiedo impaziente con le mani sui fianchi.
"Tu non preoccuparti"
"Così mi agito ancora di più"

Non mi bada neanche a pagarlo e lo vedo lanciare sul letto dei vestiti: un paio di jeans neri aderenti e un dolcevita nero.
"Bene, aggiungici cintura, Jordan, giacca e arricciati i capelli" mi guarda soddisfatto.
"Ah... okay" rispondo con aria sorpresa, stranamente ha azzeccato i miei gusti.

"Su preparati, io ti aspetto in cucina"
Tutto mi sembrava troppo sospettoso, ma seguo alla lettera quello che mi dice senza farmi troppe domande che sarebbero risultate inutili, infondo poco aveva senso e di certo non mi avrebbe dato mezza risposta.

Credo di averci messo meno di un'ora a fare tutto, i capelli hanno richiesto svariato tempo.
"Sei perfetta" mi guarda dall'alto al basso con espressione divertita.
"Su andiamo che se no facciamo tardi!"
Presa la borsa ci precipitiamo all'uscita.

Una Mercedes nera è parcheggiata davanti al cancello.
"È un'occasione speciale che sei venuto con la tua baby?"
Si, la chiama così e mi sono abituata anch'io a chiamarla così.

"Oh si, tu non hai nemmeno idea"
Bah... capirlo, però effettivamente mi sto agitando non sapendo nulla.
Entriamo in macchina, allaccio la cintura e partiamo.
Picchietto nervosamente la mano sulla portiera.

"Potresti gentilmente smetterla?" si rivolge a me Seokjin alzando il sopracciglio.
"Sono ansiosa"
"Rilassati e goditi il viaggio"
Sospiro alzando il volume della radio.

Fuori è già praticamente buio, i nostri visi vengono illuminati dalle luci della città e dei neon dei locali.
Seoul è molto trafficata e piena di persone essendo sabato sera. I locali sono pieni e già si intravedono qualche gruppo di ragazzi e uomini di mezza età allegramente ubriachi sbraitare sui tavoli.
Lungo le vie qualche copietta per mano a guardare le vetrate dei negozi.

"Ci siamo quasi" annuncia Jin.
Oh finalmente penso tra me e me.
Entriamo in un grande parcheggio quasi del tutto pieno.
Di fronte a noi c'è un luna park??
"Non potevi portarmi in un posto migliore!" Esulto sganciandoli la cintura e uscendo selvaggiamente dalla macchina.
Mi si illuminano gli occhi come una bambina davanti ad un negozio di giocattoli.

"Prendiamo le caramelle? E lo zucchero filato?"
"Tutto quello che vuoi" risponde Jin sorridendomi.
"Dai avviamoci all'entrata, Ale".

Lo prendo sottobraccio e comincio a ringraziarlo senza sosta; oggi ha davvero fatto tanto per me e mi sento enormemente in debito.

Camminiamo tra i giochi vedendo bimbi e ragazzini urlare e divertirsi, genitori davanti alle giostre che aspettano che i più piccoli finiscano il giro.
Mille luci e colori mi circondano e non riesco a togliermi il sorriso stampato di dosso.

Mollo la presa da Jin e mi incammino verso la ruota panoramica.
Il mio sguardo resta verso l'alto a guardare i posti più alti.
"Wow" esclamo sotto voce.

"Ci andiamo?"
Ma questa voce...
Mi giro di scatto e me lo ritrovo davanti.
Yoongi.

Tutto intorno a noi si ferma, si arresta per secondi interminabili, in sottofondo parte "Turn up the radio" di Madonna dalla giostra accanto.

Il mio respiro in sospeso e il cuore all'impazzata.
Il mio corpo immobile davanti al suo, gli occhi secchi da quanto li sto tenendo aperti.

Lo stomaco in scompiglio.
Indossa una felpa oversize nera, dei jeans skinny e un paio di Vans.
Il sorriso stampato in viso.
Quello spettacolo indescrivibile.
I capelli neri dove si intravede la rasatura sotto sono spostati dal vento, la sua pelle bianca che risalta i suoi occhi profondi.
Quest'istante vorrei rimanesse così per sempre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28, 2021 ⏰

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