Chi potrà mai essere? Ah già, i ragazzi mi avevano parlato di più di un nuovo componente.
Cado dalle nuvole e ritorno con la testa sulle spalle.Jin corre velocemente ad aprire, per poi tornare con la stessa velocità al posto neanche gli rubassimo il cibo dal piatto.
"Sei un maleducato" gli dico scuotendo la testa incredula. Non credo neanche mi abbia sentito, di solito mi risponde a tono.
Vado ad accoglierli io.
Okay forse era meglio se mi avessero avvertita prima di invitarmi... mi ritrovo davanti altri tre ragazzi: uno molto alto con delle dolci fossette, uno davvero tanto bello, ha un piercing al sopracciglio e il braccio destro pieno di tatuaggi, penso sia più giovane degli altri vedendolo così di primo impatto, e...
"Ah ciao, tu sei il ragazzo di stamattina!"
"Ciao, non mi sono neanche presentato perdonami... mi chiamo Yoongi" mi dice con la mano tra i capelli.Finalmente conosco il nome del misterioso e gentile ragazzo.
"Ciao io sono Alessia, piacere di conoscervi; ah e grazie ancora per stamattina"
"Io sono Jungkook"
"E io Namjoon"
"Prego entrate"dico loro con cortesia.
Yoongi mi sorride entrando e io ricambio chiudendo subito dopo la porta e avviandomi dietro di loro.Li accompagno in sala e noto con stupore che hanno finito tutti di mangiare.
"Bene, adesso possiamo iniziare!" esclama Jin con aria soddisfatta accarezzandosi la pancia piena.
Io rimango seduta sul divano ad ammirare la performance dei ragazzi.
Non riesco a schiodare i miei occhi da loro... sono davvero bravissimi e molto in sintonia.Finite le canzoni applaudisco, mi alzo in piedi e inizio a saltellare congratulandomi con loro.
"Sono state due ore intense!" dice Hoseok esausto.
"Per oggi possiamo dire basta! Come siamo andati Ale?" Mi chiede Jimin."Benissimo, veramente, farete grandi cose, ne sono sicura" dico con piena onestà e orgoglio.
Jimin mi viene incontro e mi abbraccia forte, accarezzandomi la testa.
Rimango un po' immobilizzata, prima che partissi non era così affettuoso, cioè si, ma non così.
Non capisco cosa gli sia preso."Jin, se non ti dispiace vado a farmi una doccia e a cambiarmi" dice Jimin.
"Vai pure, noi intanto ordiniamo la pizza!"[...]
19:00
Jimin ancora non è e la pizza arriverà tra 5 minuti."Ale, puoi andare a vedere che fine ha fatto quel ritardatario?" mi chiede gentilmente Hobi.
Salgo al piano superiore della lussuosa casa di Jin, percorro il lungo corridoio pieno di foto e busso alla porta della camera di Jin da dove si sentiva Jimin canticchiare.
*tok tok*
Apre la porta quasi subito lasciandomi spiazzata e mi guarda con un visino dolce.Ha appena messo le lenti azzurre, infatti ha gli occhi ancora leggermente arrossati. Ovviamente gli stanno benissimo con i suoi capelli biondo platino.
Appena abbasso lo sguardo mi accorgo che l'unica cosa che lo copre è l'asciugamano, è ancora tutto bagnato.
"Jimin! Ma fino ad adesso hai fatto solo la doccia e ti sei messo le lenti?!"
Dico imbarazzata coprendomi la faccia.Lui scoppia a ridere per nulla a disagio.
"Scusami, adesso arrivo subito"
Chiudo la porta e scendo piano in modo da rendermi conto di quello che è appena successo.
Non perché sia stata una cosa anormale, siamo andati molte volte in piscina e al mare insieme, non era la prima volta che lo vedevo senza maglietta.Cerco di capire perché quella visuale mi ha fatto venire le farfalle allo stomaco e perché non riesco a togliermi questo sorrisino stupido dalla faccia.
"Eccoti" incontro Jin a metà scalinata.
"Sto andando a prendere il carica batt..."
Si interrompe... "perché quella faccia?" Mi chiede guardandomi negli occhi."Nulla nulla".
Corro giù il più velocemente possibile senza dare spiegazioni e senza voltarmi.Preparo la tavola e vado in dispensa a prendere le birre e la Coca Cola.
"Ehi"
Mi volto di colpo facendo quasi cadere la cassa.È Jimin.
Si è messo la felpa nera di Balenciaga e dei pantaloni della tuta e le Birkenstock.È stato veloce a cambiarsi però.
"Hai bisogno di una mano?"
Mi giro a prendere le ultime casse, gliele do senza dirgli si o no ed esco senza guardarlo.Ma che mi sta succedendo? Ci conosciamo da tempo, non mi è mai successa cosa simile, tutto è partito da quell'abbraccio inaspettato.
"La smetti di scappare da una parte all'altra della casa? Si può sapere cosa ti succede?" mi chiede Jin esasperato.
"Ti ho detto nulla!"
"Si, con quella faccia tutta rossa me lo dici... sappi che lo verrò a sapere!" dice puntandomi il dito."Come vuoi" rido e scappo a prendere le pizze che in quest'istante il fattorino ha suonato il campanello.
Sono le 21 e abbiamo appena finito di mangiare, decidiamo di sederci fuori sulle poltrone a bordo piscina, Jin prende la chitarra e Jimin inizia a cantare una canzone loro che si intitola "Butterfly".
Mentre la canta mi guarda, anche se cerco in tutti i modi di fare finta di nulla; non ce la faccio.
Finito di suonare, vado a prendere del soju che avevo messo in fresca quando ero andata in dispensa dopo aver visto Jimin in asciugamano mezzo nudo.
Uno shot tira l'altro e la mia testa inizia a girare.
Ultimamente reggo poco l'alcol.
Ma devo cercare di controllarmi prima che mi escano dalla bocca cose che non voglio dire; o fare cose che solitamente non farei e che sarei capace di fare sotto effetto di alcolici.Anche gli altri sono mezzi andati.
Alcuni vanno dentro a giocare alla play, io decido di rimanere fuori con Jimin e Hobi.La mia vista si sta annebbiando e la mia stabilità è pressoché poca.
Jin che prima era seduto vicino a me e mi stava scaldando il lato destro si è alzato per andare dentro dagli altri e subito dopo l'ha raggiunto Hoseok con la scusa che aveva freddo.Che una scusa poi tanto non era perché nonostante abbia bevuto ho iniziato anch'io a sentire un po' di freddo.
Rimango a fissare l'acqua della piscina muoversi lentamente dal vento che preannunciava l'arrivo della pioggia; quando mi accorgo che Jimin si è alzato per venire verso di me.
Si sede affianco a me senza dire nulla.
Non so il motivo ma bevo altri tre shot di seguito.
Il mio stomaco inizia a bruciare e la mia gola è altrettanto in fiamme."Basta bere!" Mi rimprovera Jimin togliendomi l'ultimo bicchiere di mano.
"Tu chi sei per dirmi cosa fare?!" dico in modo poco decifrabile con il dito puntato sul suo petto.
E crollo su di lui senza rendermene conto.
Lo sento ridere, prende la coperta che era sul divanetto affianco e me la mette; appoggio la testa sul suo petto e lui mi abbandonai al suo caldo abbraccio.
Alzo lo sguardo in modo da incrociare il suo, mi guarda teneramente con il suo solito sorriso stupendo.
Allungo la mano per accarezzagli il viso ma lui me la prende e la stringe a se, mi da un bacio leggero sulla fronte che echeggia nel silenzio che ci sta avvolgendo e mi addormento senza avere il tempo di rendermi conto di ciò che è appena successo.
STAI LEGGENDO
Spring Day
FanfictionL'amore spesso ci cambia, ci fa scoprire lati nascosti di noi, spesso prende e non restituisce. Non sempre regala emozioni positive, molte volte fa solo provare un forte dolore al petto. Questa è la storia dell'incontro predestinato di una ragazza...