Sono le 9:00 del mattino.
Sono ancora tra le braccia di Jin, avvolti dal calore delle lenzuola e dei nostri corpi. Mi stropiccio gli occhi con una mano.
La luce filtrava dalle tapparelle illuminandoci i visi, non si sentiva alcun rumore esterno se non il canto degli uccellini; tutto fin troppo allegro per iniziare una giornata schifosa.Sento Seokjin svegliarsi e muoversi per stiracchiarsi cercando di non scontrarsi su di me.
"Buongiorno Ale"
"Buongiorno Jinnie, non ti staccare, coccolami un po'" gli afferro il braccio che mi ha tenuta stretta per tutta la notte.
"Non sono mica Yoongi""Daii" insisto "sarà una giornata pensate, lasciami iniziare bene almeno il risveglio"
Sbuffa fortemente di proposito spostandomi le ciocche sulla schiena.Quando dicevo che dovrebbero farlo santo perché mi accontenta sempre, non stavo scherzando.
Inizia a farmi i grattini su tutto il fianco destro, quasi quasi torno ad appisolarmi."Posso smettere? Sono stanco"
"Mamma mia, Seokjin un po' di romanticismo insomma" inizio a ridere girandomi verso di lui.
"Cosa facciamo oggi?"
"Io niente, tu dovrai parlare con Jimin"Mi ritorna il magone.
"Ho paura"
"Di cosa?"
"Di averlo ferito, di non ritornare più come prima""Conoscendolo farà un po' il prezioso i primi giorni, poi gli passerà, lo conosci sai quanto ti vuole bene!"
Accenno un sorriso.
"Ma prima che tornassi dall'Italia non ti ha detto nulla riguardo a me? Prima di partire non mi aveva fatto intendere nulla"
"Onestamente no, mi diceva in continuazione che non vedeva l'ora che tornassi ma come me e Hobi d'altronde, non ha fatto capire nulla, tanto meno ce ne ha parlato"
"Mmmh"Tutto quello che riesco a dire, non riesco a darmi una spiegazione e l'unica soluzione è affrontarlo.
"Dai su, andrà bene; adesso prepariamoci che dobbiamo andare a lezione" si alza dal letto togliendomi le coperte e dandomi una pacca sulla gamba.Mi lamento contorcendomi tra le lenzuola.
Dopo tre minuti decido di alzarmi a fatica.
"Dobbiamo proprio andare?"
"Si, dobbiamo"Ci prepariamo e onestamente non ho proprio voglia di farmi bella, una felpa e dei leggings andranno più che bene, metto anche un cappello con il frontino: ho due occhiaie che fanno paura e i miei occhi sono ancora arrossati; sono proprio presa male.
Lungo la strada decidiamo di fermarci dalla signora Kim a bere un caffellatte con la panna.
Ci sediamo fuori visto che manca più di mezz'ora.
"Alessia, non hai ancora aperto bocca... ti vuoi calmare?"
Sospiro persa nel vuoto senza nemmeno rispondere."Hobi!" Esclama Jin.
Mi giro dietro di me e lo vedo attraversare la strada.
"Ehii"
"Ciao Hobi"
Finalmente è arrivato il mio sole."Come state?" ci chiede sorridente.
"Io bene, ma lei... guardarla"
"Cos'hai Ale?" Mi chiede preoccupato Hoseok togliendomi il cappello dalla faccia e vedendo in che stato fossi.
Sono sempre ben curata quando esco di casa e non è normale che sia così, cerco di essere presentabile pure quando non sto bene."È successa una cosa, Hobi..."
Gli racconto dei giorni a casa di Jin, dal primo bacio a dove ci spiamo spinti; di quando ho parlato con Yoongi per la prima volta e di come mi abbia travolta, del nostro bacio di ieri sera."Sai... mi ha parlato di te ieri quando mi ha portato a casa, mi ha chiesto se c'era qualcosa tra te e Jimin, ma ovviamente gli ho risposto di no e che siete solo migliori amici"
"Come te l'ha chiesto? Che espressione aveva?"
"Era tranquillo, forse un po' con timidezza; Yoon è abbastanza serio è difficile interpretare le sue emozioni" conclude Hobi assicurandomi che sarebbe andato tutto bene.
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Spring Day
FanfictionL'amore spesso ci cambia, ci fa scoprire lati nascosti di noi, spesso prende e non restituisce. Non sempre regala emozioni positive, molte volte fa solo provare un forte dolore al petto. Questa è la storia dell'incontro predestinato di una ragazza...