pt.2

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Albus' pov
-Albus! Sei qui?
Gellert si fermò un attimo e rispose per me:
-Sí, zia, Albus é qui sopra con me!
Poi mi guardó un attimo, con l'espressione più innocente che gli avessi mai visto fare.
- Liebling... ti piace?
Come se fosse veramente preoccupato...
-Stupid-oh! Gellert... c'è tua zia... Ah!
Mi aveva ripreso in bocca e con una mano mi aveva afferrato il polso, forzandomi ad affondare le dita tra i suoi capelli.
Voleva essere spinto e aveva annullato l'incantesimo apposta.
Gli tirai i capelli, sentendolo prendermi fino in fondo.
-Gellert... sto per... Anh!
Non disse nulla e si aggrappò ai miei fianchi, muovendosi velocemente.
-Ah!Ven-gooh!
Lo pressai contro le mie cosce e lui mugugnò qualcosa.
Si alzò, pulendosi le labbra con la manica.
-Ho paura che ti abbia sentito, amore.
Arrossii di colpo, un po' per quel "amore" e un po' vergognandomi.
Gli ero venuto in bocca...
-Allora, tesoro, ti é piaciuto?
Mi misi le mani in faccia, cercando di coprire il mio rossore.
Avevo la pelle chiara, quindi mi capitava spesso di avvampare, diventando dello stesso colore dei miei capelli.
-Allora? Vuoi rispondermi in francese per evitare di arrossire?
Sospirai. Ancora con quella storia. Qualche giorno prima mi aveva sorpreso a cantare (per Ariana) una canzoncina in francese e da allora continuava a prendermi in giro.
Lo guardai e sorrisi malizioso.
Senza che sospettasse niente gli presi i polsi e lo spinsi contro il letto, piegandomi poi su di lui e sussurrandogli:
- Certo che mi é piaciuto... sei così bravo...
E niente, il giorno dopo non riuscii a sedermi.
Bathilda era uscita di nuovo e non sentí le mie urla.
Grazie a Dio.



Well, anche questa é finita.
Sto pubblicando durante la video lezione, sperando che la prof non mi ammazzi.
:-)

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