L'uomo dai due volti

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Il giorno dopo

A leggere il prossimo capitolo si prenotò Euphemia: <L'uomo dai due volti>

<ma nessun essere umano può avere due volti>disse Remus

Era Raptor.

<Che cosa?!>dissero tutti in tono sorpreso

<Raptor osa toccare mia figlia ed Harry e giuro che potresti ritrovarti 20 metri sotto terra>lo minacciò Sirius

«Lei!» esclamarono Harry e Artemid col fiato mozzo.
Raptor sorrise. Non un solo muscolo gli si mosse sul volto.
«Io» disse calmo. «Mi stavo proprio chiedendo se ti avrei incontrato qui,
Potter».
«Ma io pensavo... Piton...»
«Chi, Severus?» Raptor rise, e non fu la sua solita risatina tremula, bensì
una risata fredda e tagliente. «Sì, Severus sembra proprio il tipo giusto,
non è vero? È talmente utile averlo qui a svolazzare dappertutto, come un
pipistrello gigante! Con lui in giro, chi sospetterebbe mai del po-povero,
ba-balbuziente p-professor Ra-Raptor?» Harry non credeva alle proprie orecchie. Non poteva essere vero!

<non vorrete dirmi che lo sfigato balbuziente era colui che voleva rubare la pietra>disse Lucius scettico

«Ma Piton ha tentato di uccidermi!»
«No, no, no! Sono stato io. La tua amica Granger mi ha urtato involontariamente quando è corsa ad appiccare fuoco a Piton, durante la partita a
Quidditch. Con quello spintone ha interrotto il mio contatto visivo con te:
ancora pochi secondi, e sarei riuscito a disarcionarti dalla scopa. Anzi, ci
sarei riuscito anche prima, se Piton non avesse continuato a borbottare
controincantesimi nel tentativo di salvarti».
«Piton cercava di salvarmi

<VISTO?!>disse Severus

«Ma certo» disse Raptor, sempre in tono gelido. «Perché credi che volesse arbitrare lui la tua seconda partita? Cercava di evitare che io ci riprovassi. Veramente buffo... Non c'era bisogno che si desse tanta pena. Non
avrei potuto fare niente comunque, con Silente che assisteva alla partita.
Tutti gli altri insegnanti pensavano che Piton stesse cercando di ostacolare
la vittoria del Grifondoro, lui si è reso veramente impopolare... e che gran
perdita di tempo, visto che nonostante tutto, stanotte vi ammazzo».

<RAPTOR>urlarono James e Sirius

Raptor schioccò le dita. Dal nulla apparvero delle funi che si avvolsero
strette intorno a Harry e Artemid.
«Voi siete troppo ficcanaso per continuare a vivere, Potter e Black. Andarvene in giro a quel modo per tutta la scuola, il giorno di Halloween! Per quanto ne
sapevo io, mi avevi visto benissimo mentre venivo a sincerarmi di che cosa ci fosse a guardia della Pietra».
«Allora il mostro l'ha fatto entrare lei
«Ma certamente. Ho un talento speciale con i mostri, io... Avrai visto
senz'altro che cosa ho fatto a quello della stanza qua accanto. Ma purtroppo, mentre tutti correvano dappertutto cercando di stanarlo, Piton, che già
sospettava di me, è venuto dritto filato al terzo piano per intercettarmi, e
non solo il mio mostro non ti ha fatto a pezzi, ma neanche il cane a tre teste è riuscito a staccare la gamba a morsi a Piton come si deve.
«E ora, Potter e Black, aspettate un attimo e fate silenzio. Devo esaminare questo
specchio molto interessante».
«Lei è un pazzo!» urlò Artemid a Raptor ma non ricevette risposta.

<Artemid ha ragione>disse Alis*

Solo in quell'istante Harry si rese conto dell'oggetto che si trovava alle
spalle di Raptor. Era lo Specchio delle Brame. «Lo specchio è la chiave
per trovare la Pietra» mormorava Raptor mentre tastava la cornice. «Figuriamoci se Silente non escogitava una cosa del genere... ma tanto lui è a
Londra... e per quando sarà tornato, io sarò già molto lontano».
Tutto quello cui Harry riusciva a pensare era di continuare a impegnare
Raptor nella conversazione, impedendogli di concentrarsi sullo specchio.
«Ho visto lei e Piton nella foresta...» gli uscì detto.
«Già» rispose Raptor indolente, girando attorno allo specchio per osservarlo da dietro. «All'epoca, mi stava addosso, cercando di scoprire fino a
che punto fossi arrivato.

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