Il Bolide Fellone

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Il giorno dopo a colazione

A leggere il prossimo capitolo si prenotò Fleamont <Il Bolide fellone>

Dal giorno del disastroso episodio con i Folletti della Cornovaglia Allock non aveva più portato in classe creature vive.

<meno male>disse Euphemia

Ora leggeva agli alunni
brani dai suoi libri e a volte inscenava alcuni degli episodi più drammatici.
In genere chiamava Harry a farsi aiutare in queste ricostruzioni; fino a quel momento Harry era stato costretto a recitare la parte di un contadino sempliciotto della Transilvania che Allock aveva curato per un Incantesimo
Tartagliante, uno yeti incimurrito e un vampiro che da quando Allock gli
aveva prestato le sue cure non era riuscito a mangiare nient'altro che lattuga.

<me lo immagino>disse Marlene

Durante l'ultima lezione di Difesa contro le Arti Oscure, Harry fu chiamato alla cattedra, questa volta per impersonare un lupo mannaro.

A quel punto i Malandrini si scambiarono uno sguardo ridendo

Se non
avesse avuto un'ottima ragione per non voler guastare l'umore di Allock si
sarebbe rifiutato di farlo.
«Un bell'ululato, Harry... proprio così... e poi, che ci crediate o no, gli
sono piombato addosso... così... l'ho scaraventato a terra... così... con una
mano sono riuscito a tenerlo fermo e con l'altra gli ho ficcato la bacchetta
magica in gola. Poi ho raccolto le ultime forze e ho eseguito il difficilissimo Incantesimo Omosembiante. Lui ha emesso un lamento pietoso... forza, Harry... più forte... bene così... il pelo è scomparso, le zanne si sono ritratte e lui è tornato uomo. Semplice, e tuttavia efficace... E un altro villaggio mi ricorderà sempre come l'eroe che li ha liberati dal terrore degli
attacchi del lupo mannaro, che si ripetevano tutti i mesi».

<immagino>disse Narcissa

La campanella suonò e Allock balzò in piedi.
«Compiti a casa: comporre una poesia sulla sconfitta da me inferra al lupo mannaro Wagga Wagga! La migliore verrà premiata con una copia firmata di Magicamente io».

<ma che compito è questo?!>disse la McGranitt sconcertata

Gli alunni cominciarono a uscire. Harry si precipitò in fondo alla classe,
dove Ron, Hermione e Artemid lo stavano aspettando.
«Pronti?» bisbigliò Harry.
«Aspettiamo che escano tutti» rispose Hermione nervosa. «Adesso...»
Si avvicinò alla cattedra, tenendo stretto in mano un pezzo di carta.
Harry, Ron e Artemid la seguirono.
«Ehm... professor Allock?» balbettò Hermione. «Volevo... prendere
questo libro dalla biblioteca. Solo per una lettura propedeutica». Gli porse
il pezzo di carta con la mano che le tremava leggermente. «Ma il fatto è
che il libro si trova nel Reparto Proibito della biblioteca e quindi serve che
un insegnante mi firmi l'autorizzazione... Sono sicura che mi aiuterà a capire quel che lei dice nel suo A spasso con gli spiriti a proposito dei veleni
ad azione ritardata...»

<è un ottima idea quella di parlargli del suo libro>disse Emmeline

«Ah, A spasso con gli spiriti!» disse Allock prendendo il biglietto che
gli tendeva Hermione e rivolgendole un grande sorriso. «Forse è il mio libro preferito. Le è piaciuto?»
«Oh, sì!» esclamò Hermione con entusiasmo. «Cosi astuto il suo modo
di intrappolare l'ultimo con il passino del tè...»
«Bene, sono sicuro che nessuno troverà niente da ridire se offro un piccolo aiuto extra alla migliore studentessa della scuola» disse Allock con
calore, tirando fuori un'enorme penna di pavone. «Carina, vero?» disse
fraintendendo l'espressione disgustata sul volto di Ron. «In genere la uso
per firmare i miei libri».
Tracciò un'enorme firma tutta svolazzi e ghirigori e restituì il biglietto a
Hermione.
«Allora, Harry» disse Allock mentre Hermione ripiegava il biglietto e
con dita tremanti lo riponeva nella cartella, «domani, se non sbaglio, si
gioca la prima partita di Quidditch della stagione. Grifondoro contro Serpeverde, vero? Mi dicono che sei molto bravo. Anch'io giocavo come Cercatore. Mi chiesero di entrare nella Nazionale, ma ho preferito dedicare la
vita a combattere le Forze Oscure. Se dovessi sentire il bisogno di allenarti
un po' privatamente, non esitare a chiedermelo. Sono sempre felice di trasmettere la mia esperienza a giocatori meno abili...»

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