Il bambino che è soppravvisuto pt.3

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Tuttavia, quella gente avvolta nei mantelli...
Quel pomeriggio trovò molto più difficile concentrarsi sui suoi trapani e quando lasciò l'ufficio alle cinque in punto era ancora talmente assorto che, appena varcata la soglia del palazzo, andò a sbattere dritto dritto contro qualcuno.
"Scusi" bofonchiò, mentre il poveretto -un uomo anziano e mingherlino- inciampava e per poco non finiva lungo disteso. Ci volle qualche secondo prima che Mr Dursley si rendesse conto che l'uomo indossava un mantello viola. L'ometto però non sembrava per niente offeso dal fatto di essere quasi scaraventato a terra. Al contrario, un lungo sorriso gli illuminò il volto e con vocina stridula che destò l'attenzione dei passanti disse: "Non si scusi, mio caro signore, perché oggi non c'è niente che possa turbarmi! Si rallegri, perché Lei Sa Chi finalmente se n'è andato! Anche i Babbani come lei dovrebbero festeggiare questo felice, felicissimo giorno!"

<TU SAI CHI SE N'È ANDATO!!!!!>dissero tutti

<professor Silente ce l'ha fatta>disse Remus

A quel punto, il vecchietto abbracciò Mr Dursley cingendolo dalla vita e poi si allontanò.

<ci è riuscito>disse ridendo Sirius

Mr Dursley rimase lì impalato. Era stato abbracciato da un perfetto sconosciuto. Poi pensò che quel tale lo aveva chiamato 'Babbano', qualsiasi cosa volesse dire.

<è una persona senza poteri magici>disse cin voce ovvia Tiger

<se il libro ti potesse sentire allora si, il tuo commento sarebbe stato utile>disse sarcastico Lucius

Era esterrefatto. Si affrettò a raggiungere la macchina e partì alla volta di casa, sperando di aver lavorato di fantasia, cosa che non aveva mai sperato prima perché non approvava le fantasie.
Non appena ebbe imboccato il vialetto del numero 4 di Privet Drive, la prima cosa che scorse -e che certo non contribuì a migliorare il suo umore- fu il gatto soriano che aveva visto la mattina.

<professoressa cosa ci fa ancora lì?>disse Marlene

Seduto sul muro di cinta del giardino. Era assolutamente certo che fosse lo stesso: i segni intorno agli occhi erano identici.
"Sciò!" gli gridò Mr Dursley.

<come se un Babbano potesse fare paura alla professoressa>disse Mary

Il gatto non si mosse. Si limitò a fissarlo con sguardo severo.

<COME HA FATTO A NON MORIRE?!!>dissero i Malandrini

Mr Dursley si chiese se normalmente i gatti si comportassero così. Cercando di riprendersi, entrò in casa. Era ancora deciso di non dire niente alla moglie.

<ha paura della moglie>disse divertita Andromeda

<e come biasimarlo>dissero all'unisono Fleamont e Ted, Andromeda e Euphemia gli lanciarono un'occhiataccia

Mrs Dursley aveva passato una buona giornata, in tutto e per tutto normale. A cena, gli raccontò per filo e per segno i guai che la signora Della Porta Accanto aveva con la figlia, e poi che Dudley aveva imparato una nuova frase: "Non volio!"
Mr Dursley cercò di comportarsi normalmente. Una volta messo a letto Dudley, se n'è andò nel soggiorno appena in tempo per sentire l'ultimo telegiornale.
"E infine, da tutte le postazione di avvistatori di uccelli riferiscono che oggi, sull'intero territorio nazionale, i gufi hanno manifestato un comportamento molto insolito. Sebbene normalmente escano di notte a caccia di prende e ben di rado vengano avvistati di giorno, fin dall'alba sono stati segnalati centinaia di gufi che volavano in tutte le direzioni. Gli esperti non sanno spiegare perché, tutt'a un tratto, i gufi abbiano modificato il loro ritmo sonno/sveglia". Lo speaker si lasciò scappare una risatina.

to change what has to happenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora