Il bambino che è soppravvisuto pt.2

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La luce doveva avergli giocato qualche brutto tiro.

<si certo la luce>disse ironica Narcissa

Si stropicciò gli occhi e fissò il gatto, che gli ricambiò l'occhiata. Mentre l'auto girava l'angolo e percorreva un tratto di strada, Mr Dursley tenne d'occhio il gatto nello specchietto retrovisor
e. In quel momento il felino stava leggendo il cartello stradale che indicava Privet Drive. No, lo stava guardando; i gatti non sanno leggere le mappe e neanche i cartelli stradali.

<i gatti normali no...>iniziò James

<...ma Minnie si!>concluse Sirius

Mr Dursley si riscosse quei pensieri e allontanò il gatto dalla mente. Mentre si dirigeva in città, non pensò ad altro che al grosso ordine di trapani che sperava di ricevere quel giorno.
Ma una volta giunto alla periferia della città, avvenne qualcosa che gli fece dimenticare i trapani.

<ha una pessima concentrazione>disse Severus ricevendo il consenso di molti compresi gli insegnanti

Bloccato nel solito ingorgo del mattino, non poté fare a meno di notare che in giro c'erano un sacco di persone vestite in modo strano. Gente con indosso dei mantelli.

<cos'hanno che non vanno i mantelli?!>chiesero alcuni Purosangue

<i Babbani non usano i mantelli>disse semplicemente Lily

Mr Durlsey non sopporta le persone che si vestivano in modo stravagante: bastava vedere come si cominciavano certi giovani! Immaginò che si trattasse di qualche stupidissima nuova moda. Mentre tamburellava le dita sul volante, lo sguardo gli cadde su un capannello di quegli strampalati,

<ma come si permette!>dissero in molti

vicinissimo a lui. Si stavano bisbigliando qualcosa tutti eccitati. Mr Dursley sentì montare la rabbia nel constatare che un paio di loro erano tutt'altro che giovani. Ma che roba!
Quello li doveva essere più anziano di lui e portava un mantello verde smeraldo!

<il verde smeraldo è un colore bellissimo!>dissero le Serpi

Poi però pensò che potesse trattarsi di qualche sciocca trovata. Ma certo! Era gente che faceva una colletta per qualche motivo.

<si certo una colletta>dissero ironicamente in molti

Si, doveva essere proprio così.
Poi, il traffico riprese a scorrere e alcuni minuti più tardi Mr Dursley giunse al parcheggio della Grunnings con la mente di nuovo presa tutta dai trapani.
Nel suo ufficio, al nono piano, Mr Dursley sedeva sempre con la schiena rivolta alla finestra. Se così non fosse stato, quella mattina avrebbe avuto ancor più difficoltà a concentrarsi sui suoi trapani. Lui non vide i gufi volare a sciami in pieno giorno, ma la gente per strada si. E li additavano, a bocca aperta, guardandoli passare a tutta velocità, uno dopo l'altro sopra le loro teste. La maggior parte di quelle persone non aveva mai visto un gufo neanche di notte. Ciononostante, Mr Dursley ebbe il privilegio di una mattinata perfettamente normale, del tutto immune dai gufi. Uscì dai gangheri con cinque persone diverse. Fece molte telefonate importanti e qualche altro urlaccio. Fino all'ora di pranzo, il suo umore si mantenne ottimo. A quel punto decise che, per sgranchirsi le gambe, avrebbe attraversato la strada per andare a comprarsi una ciambella dal fornaio di fronte.

<ha fatto molta strada>disse ironico Mulciber

Aveva completamente dimenticato le persone col mantello fino a che non ne superò un gruppetto proprio accanto al fornaio. Mentre passava, scoccò loro un'occhiata furente. Non sapeva perché, ma lo mettevano a disagio. Anche queste bisbigliavano  tutte eccitate, ma di cassette per raccogliere le offerte non ne vide neanche una. Fu passando loro accanto di ritorno dal fornaio, con un'enorme ciambella in un sacchetto,che colse qualcosa di quel che stavano dicendo.
"I Potter, proprio così, è quel che ho sentito..."
"...già il figlio Harry..."

<che c'entriamo noi e nostro figlio?>dissero all'uniscono Lily e James per poi guardarsi

Mr Dursley si fermò di colpo. Fu invaso dalla paura. Si voltò a guardare il capannello come se volesse dire qualcosa, ma poi ci ripensò.
Attraversò la strada precipitosamente e raggiunge in tutta fretta il suo ufficio; intimò alla segretaria di non disturbarlo per nessuna ragione, afferrò il telefono, e aveva quasi finito di fare il numero di casa quando cambiò idea. Mise giù il ricevitore, si lisciò i baffi, pensando...no, era stato uno stupido. Potter non era poi un nome così insolito.

<Potter è un nome insolito>disse Fleamont

Era certo che esistessero miriadi di persone che si chiamavano Potter e avevano un figlio di nome Harry.

<si certo, se ci credi tu>disse sarcastica Andromeda

E poi, ora che ci pensava, non era neanche tanto sicuro che suo nipote si chiamasse proprio Harry.

<ok che non lo avete mai visto ma almeno sapere come si chiama>disse la professoressa Burbage

Del resto, non lo aveva mai neanche mai visto. Avrebbe potuto chiamarsi Harvey. O Harold.

<che nomi orrendi!>parlò Frank per la prima volta

Non c'era ragione di impensierire Mrs Dursley; se la prendeva tanto ogni volta che le si parlava della sorella! E non poteva darle torto: se l'avesse lui una sorella del genere...

<sarebbe solo fortunato!>dissero tutti gli insegnanti

to change what has to happenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora