La Festa Di Complemorte

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Leggete lo spazio autrice e IMPORTANTE!!!

A pranzo

A leggere il capitolo fu un Serpeverde di nome Rosier <La Festa di Complemorte>

<odio quaste feste>disse Sirius

<ci sei già stato?>chiese Marlene

<si, io e i Malandrini siamo stati invitati da Nick>rispose Sirius

Arrivò ottobre, che stese una coltre di freddo umido sui campi e nel castello. In infermeria, Madama Chips ebbe il suo daffare a curare un'improvvisa epidemia di raffreddore che aveva colpito professori e studenti. Il
suo decotto Tiramisù aveva un effetto immediato, anche se lasciava con le
orecchie fumanti per molte ore. Ginny Weasley, che aveva anche lei un'aria smunta, fu costretta da Percy e da Beth a berne un po'. E col fumo che le usciva
da sotto i capelli rosso fuoco sembrava proprio che avesse la testa in
fiamme.
Per giorni e giorni, gocce di pioggia grosse come pallottole picchiarono
sulle finestre del castello; il livello del lago salì, le aiuole divennero rigagnoli fangosi e le zucche di Hagrid raggiunsero le dimensioni di capanni
da giardino. Ma l'entusiasmo di Oliver Baston nell'organizzare regolarmente gli allenamenti non venne meno; fu per questo motivo che in un
tempestoso sabato pomeriggio, pochi giorni prima di Halloween, Harry fu
visto far ritorno alla torre del Grifondoro fradicio fino al midollo e completamente inzaccherato.

<spera di non incontrare Gazza>disse Remus

A parte la pioggia e il vento, non era stato un allenamento felice. Fred e
George, che avevano spiato la squadra dei Serpeverde, avevano constatato
con i propri occhi la superiorità delle nuove Nimbus Duemila Uno. Riferirono che la squadra dei Serpeverde era composta da sette forme indistinte,
di colore verdastro, che saettavano nell'aria come aerei da decollo verticale.
Harry aveva imboccato il corridoio, sciaguattando con le scarpe piene
d'acqua, quando incontrò qualcuno dall'aria preoccupata quasi quanto la
sua. Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma della Torre del Grifondoro, stava guardando cupamente fuori dalla finestra e bofonchiava tra sé e sé: «...non
risponde ai requisiti... un centimetro e mezzo, a dir tanto...»
«Salve, Nick» gli fece Harry.
«Salve, salve» rispose lui sobbalzando e guardandosi intorno. Di traverso sui lunghi capelli ondulati portava un magnifico cappello piumato e indossava una tunica con una gorgiera che nascondeva la sua testa quasi del
tutto recisa dal collo. Era pallido come un cencio e attraverso il suo corpo
diafano Harry poteva vedere il cielo scuro e la pioggia che veniva giù a catinelle.
«Mi sembri preoccupato, giovane Potter» disse Nick ripiegando una lettera trasparente e riponendola nel farsetto.
«Anche tu» disse Harry.
«Ah» Nick-Quasi-Senza-Testa agitò una mano con gesto elegante. «Una
questione di scarsa importanza... non è che proprio desiderassi di entrare a
far parte... avevo pensato di fare domanda, ma a quanto pare 'non rispondo
ai requisiti'».

<non mi dire che sta ancora provando a fare quella cosa>disse Lily

<probabile>disse Remus a mo' di risposta

A dispetto del tono disinvolto, la sua faccia esprimeva una profonda amarezza.
«Ma non avresti pensato anche tu» sbottò tutto d'un tratto ritirando fuori
la lettera, «che essere stati colpiti al collo quarantacinque volte con un'ascia non affilata avrebbe dovuto rappresentare un buon passaporto per partecipare alla Caccia dei Senzatesta

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