La Tana

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Il giorno dopo, a colazione

A leggere il prossimo capitolo si prenotò Molly <La Tana>

<ma è casa nostra>disse Bill

«Ron!» esclamò in un soffio Harry, strisciando verso la finestra e aprendola in modo da poter parlare attraverso le sbarre. «Ron, come hai... che cosa...?»
Lo spettacolo che gli si presentò davanti agli occhi lo lasciò senza fiato.
Ron si sporgeva fuori dal finestrino posteriore di una vecchia automobile
color turchese, parcheggiata a mezz'aria.

<la voglio!>urlò Sirius

<non ti basta la moto>disse Artemid

<nah>disse Sirius

E dai sedili anteriori i gemelli
Fred e George, i fratelli maggiori di Ron, guardavano Harry sorridendo... e c'era anche Artemid!

<grandi!!>esultarono in molti

«Tutto bene, Harry?»
«Ma che cosa ti è capitato?» chiese Ron. «Perché non hai risposto alle
mie lettere? Ti ho chiesto almeno una dozzina di volte di venire a stare da
noi, e quando papà è tornato a casa e ha detto che avevi avuto un richiamo ufficiale per avere usato la magia di fronte ai Babbani...»

<tecnicamente non è stato lui>disse James

«Non sono stato io... e come ha fatto, lui, a saperlo?»
«Lui lavora al Ministero» disse Ron. «Lo sai che non siamo autorizzati a
fare incantesimi fuori della scuola...»
«Senti chi parla!» disse Harry guardando l'auto volante.
«Oh, questa non conta» disse Ron. «L'abbiamo solo presa in prestito; è
di papà, non abbiamo fatto noi l'incantesimo. Ma fare magie di fronte ai
Babbani con cui vivi...»
«Te l'ho detto, non sono stato io... ma è troppo lungo da spiegare. Però
puoi dire tu a Hogwarts che i Dursley mi hanno chiuso a chiave e non mi
fanno tornare a scuola, e che naturalmente io non posso fare niente di magico per liberarmi, se no il Ministero penserà che è il secondo incantesimo
che ho fatto in tre giorni...»

<Harry evita di metterti nei guai per una volta>disse Lily

«Sta' un po' zitto!» disse Ron. «Siamo venuti a prenderti, tu vieni a casa
con noi».

<Ramoso>disse Sirius chiamando James

<si??>rispose il James

<perchè tu non mi sei venuto a prendere con una macchina volante?! Sai mi sono fatto il tragitto da casa mia a casa tua sulla scopa con la pioggia e sottolineo CON LA PIOGGIA>disse Felpato lamentandosi

«Ma neanche voi potete fare incantesimi...»
«Non ci servono gli incantesimi» disse Ron con un ghigno accennando
ai sedili anteriori. «Dimentichi chi è con me».
«Lega questo intorno alle sbarre» disse Fred gettando a Harry l'estremità
di una corda.
«Se i Dursley si svegliano sono morto» disse Harry legando strettamente
la corda intorno a una sbarra, mentre Fred metteva in moto.
«Non preoccuparti» disse Fred, «e stai indietro».
Harry indietreggiò nell'ombra accanto a Edvige, che sembrava essersi
resa conto dell'importanza di quel che stava accadendo e rimaneva immobile e silenziosa.

<quella civetta è davvero intelligente>disse Marlene

Il motore girava sempre più forte e d'un tratto, con uno
schianto, le sbarre si staccarono e l'automobile schizzò in avanti. Harry
corse di nuovo alla finestra: l'inferriata penzolava a qualche metro da terra.
Ansimando, Ron la caricò in macchina. Harry tendeva l'orecchio, ma dalla
stanza da letto dei Dursley non giungeva alcun rumore.
Quando le sbarre furono al sicuro sul sedile posteriore, accanto a Ron,
Fred fece marcia indietro avvicinandosi il più possibile alla finestra di
Harry.
«Sali!» disse Ron.
«Ma tutta la mia roba per Hogwarts... la bacchetta magica... il manico di
scopa...»
«Dove sono?»
«Chiusi nell'armadio del sottoscala, e io non posso uscire da questa stanza...»

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